Evangelizzazione

Omelia: III Domenica di Quaresima – Anno B

Omelia di Don Davide Banzato sul Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 2,13-25.


Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 2,13-25.
Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco.
Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi,
e ai venditori di colombe disse: «Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato».
I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora.
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?».
Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».
Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?».
Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa molti, vedendo i segni che faceva, credettero nel suo nome.
Gesù però non si confidava con loro, perché conosceva tutti
e non aveva bisogno che qualcuno gli desse testimonianza su un altro, egli infatti sapeva quello che c’è in ogni uomo.

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5 thoughts on “Omelia: III Domenica di Quaresima – Anno B”

  1. CARISSIMO AMICO-FRATELLO-Sacerdote… Tutto insomma,…volevo solo dirti che ieri,…ancora una volta,…m’hai colpito!!!
    …”TUTTA La legge e i Profeti racchiusa in TWEET”…proprio non si può sentire…simpaticamente s’intende!!!
    TI voglio bene!!!!
    6 UNICO!
    ciao

  2. Traffichiamo nella casa del Signore quando patteggiamo con Dio nella preghiera; quando ci rechiamo alla messa per pagare la tassa settimanale, e così sentirci giusti presso l’Altissimo, quando vantiamo dei “diritti” con Dio; quando facciamo della chiesa un “covo” per poterci nascondere nel nostro intimismo, ed evitare in tal modo lo stressante servizio ai fratelli.
    Togli o Signore dai nostri cuori l’indifferenza e ogni attaccamento ai beni temporali, che ci impediscono di vedere la tua presenza nella creazione e nei nostri cuori.
    Grazie don Giacomo

  3. Che belle parole Don Davide, quanto mi piacerebbe sentire una tua messa, perché non vieni a dirla nella mia parrocchia ?
    Mi piaci perché parli benissimo ai giovani ! Immagino che fortunati sono quelli che si confessano da te !

  4. Che bello… “spegnere i volumi del cuore”. Com’è difficile farlo? Davide, le tue omelie riempiono il cuore, ascoltarle è come stare per qualche minuto nel deserto e ascoltare la voce del Signore!

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