Attualità

La cooperazione tra i popoli: una scuola d’eccellenza

di crescita, di interscambio di relazioni e di culture, di apertura all’altro e al diverso. E’ fonte di solidarietà e di partecipazione, occasione di creazione di reti e di condivisione di quei principi fondamentali dell’uomo che sono i diritti ineguagliabili (all’acqua, all’educazione, all’alimentazione, alla libertà, alla salute, all’uguaglianza, all’accesso ai beni comuni, ecc.),  e per questo rappresenta una scuola d’eccellenza di formazione umana e di educazione alla mondialità.

Negli ultimi anni registriamo, come segnale positivo, che è cresciuta la richiesta, da parte principalmente dei giovani, di un coinvolgimento attivo, anche per brevi periodi, nelle attività delle nostre missioni, che non si limiti a un “sostegno a distanza” o di tipo esclusivamente economico.

Nuovi Orizzonti, come sempre attenta ai bisogni e alle proposte che emergono dal mondo giovanile, ha lanciato ai giovani la proposta concreta di entrare in una relazione di scambio con i paesi del sud del mondo, perché la cooperazione diventi un vero agente di cambiamento non solo per i paesi che necessitano di aiuti, ma anche per la persona che mette in gioco se stessa e i propri parametri culturali per entrare in un’esperienza di relazione autentica e di

solidarietà umana. Dopo un periodo di formazione e di conoscenza dell’associazione, i giovani che lo desiderano, possono quindi fare esperienza di un campo lavoro nelle missioni all’estero, in Brasile o in Bosnia,  aiutandoci a costruire quel ponte di solidarietà che supera  l’idea tradizionale di aiuto fondato sull’assistenzialismo, e si orienta a una “cooperazione di comunità”, ovvero a una nuova cooperazione paritaria, basata sul riconoscimento dei reciproci bisogni e dei possibili scambi.

A chi sostiene che il mondo giovanile sia caratterizzato esclusivamente da un disagio esteso, dall’uso e abuso di droghe,  dal mito confuso di veline e calciatori, da una superficialità diffusa e generalizzata, rispondiamo convinti che accanto a tutto questo, e più forte di tutto questo, rimane nei giovani la voglia di donare e donarsi, che troppo spesso va in cortocircuito dentro i confini stretti di una società dove tutti sembrano bastare a se stessi.

E’ per questo che servono canali nuovi, puliti, liberi, dove il desiderio di far vivere e comunicare questa parte profonda di noi, possa autodeterminarsi ed esprimersi. La cooperazione nei paesi del sud del mondo rappresenta, in questo senso,  una via maestra che ci conduce alle soglie del nostro mondo interiore, dove abita il nostro “essere dono”, perché  è nel sud del mondo che la povertà è ancora uno spazio aperto che ci accoglie per dirci: “sei importante!”.

Anna, Luigi, Claudia, Ilaria, Alessandra, sono i 5 ragazzi che quest’anno hanno deciso di mettersi in gioco, di dire un sì convento alla solidarietà e all’impegno, di andare con serietà “alla scuola dei poveri”, perché il miracolo della vita che trova pienezza nel farsi dono, ancora, meravigliosamente, accada.

Pagina precedente 1 2
Tags

Related Articles

2 thoughts on “La cooperazione tra i popoli: una scuola d’eccellenza”

  1. Ho avuto la fortuna di trascorre un mese circa a Quixadà nel lontano 1998 e di trascorrere diverso tempo tra quei bimbi delle favela della favelas di monte alegre e di godere del clima di estrema povertà di quella gente che però era ricchissima di gioia per il dono della vita e della fede in Colui che tutto può… Continuate così che noi vi sosteniamo con la nostra umile e misera preghiera che il Signore però non lascia inascoltata…

    E gioia Sia sempre e grazie a tutti voi!

Lascia un commento

Close