Spettacolo

Tu portami via

Questa storia inizia con un Tu. Inizia con il grido disperato di chi chiede di essere salvato. Di una richiesta d’aiuto gridata al cielo.

Ma andiamo con calma. Partiamo dall’oggi.

Cittadella Cielo, Frosinone. Una sera come tante. Due giovani in cammino su strade diverse ma insieme, perché è quell’ “insieme” che fa la differenza. Un dopocena passato in condivisione, scambio di progetti e idee. David ha un evangelizzazione per giovani da organizzare il cui tema principale è l’ Arte di amare: “La pace nel cuore. Come liberarsi da insicurezze, paure, timori condizionanti”.

Paure che ci tengono lì bloccati al suolo e non ci fanno spiccare il volo. Quel volo che troppe volte sogniamo, progettiamo, guardiamo da lontano ma non abbiamo il coraggio di intraprendere.

Per loro ha scelto Tu portami via” di Fabrizio Moro. Rimango colpita da questa intuizione e gli condivido che è quella giusta perché proprio io durante il week end, in adorazione, sulla mia pagina degli esercizi, avevo trascritto a lettere cubitali quel TU PORTAMI VIA”.

Un Tu che non è un Tu qualsiasi, rivolto a chiunque. Un Tu ben mirato rivolto all’Unico che alla fine ho riconosciuto essere capace di “portarmi via”. Ed è proprio questo il messaggio rivolto non solo a quei giovani ma anche a tutti coloro che sono lì fuori. Ma da chi o da cosa io volevo essere portata via?

🎶Dai riflessi del passato” 🎶 Il mio rimanere incatenata ad un passato che torna malinconico a ricordarmi cosa c’è stato di sbagliato, cosa non è andata come volevo, a dirmi “guarda cosa hai combinato, non vali e non puoi combinare più nulla di buono”. Un Tu che mi porta via da tutto questo e mi dice: “Io faccio nuove tutte le cose” e se anche ritornano insistenti i 🎶rimorsi degli errori che continuo a fare” 🎶 imparo che non sono perfetta e non posso esserlo. Posso crescere, imparare dagli errori ma non è detto che non ne farò più anche se ci sono già caduta milioni di volte. Quel Tu mi ricorda che io non sono i miei errori perché mi chiama per nome e mi rivela chi sono veramente.

🎶Portami via dalla convinzione di non essere abbastanza forte quando cado contro un mostro più grande di me”. 🎶 Quante volte ho creduto di non potercela fare perchè l’evidenza mi diceva così. Ma quel Tu continuava a dirmi “credici, credi che non sei sola contro le tue paure, credi che ci sono Io con te, lasciati guidare e portare in alto”. Ho dovuto smetterla di accontentarmi, di credere che nella vita si prende ciò che c’è e iniziare ad ascoltare quei sogni a cui non credevo più, chiusi per troppo tempo nel fondo di un cassetto.

Credere che va bene restare nella realtà ma non farmi limitare 🎶dall’ostilità dei giorni che verranno” 🎶, dalla paura del futuro, di tutto ciò che sarà e delle difficoltà che inevitabilmente ci sono. Ciò che fa la differenza è il come le affronto e la grinta che impiego. Ho capito che è solo quando sono disposta a correre il rischio di un fallimento che allora dimostro a me stessa quanto in quel sogno ci credo anche 🎶se c’è un muro troppo alto per vedere il mio domani”.🎶

Ho imparato che se 🎶mi trovi lì ai suoi piedi con la testa fra le mani” 🎶 devo ricordarmi che non sono sola perché so che ora basta allungare una mano per trovare chi l’afferri anche se sono lì in 🎶ogni angolo di tempo dove io non trovo più energia”.🎶

Un Tu che che ha smosso tutto ciò attraverso una canzone e mi invita a condividere che è un Tu che c’è ed è capace di portarti via 🎶quando torna la paura e non so più reagire”🎶 quando ti senti spalle al muro, quando vorresti andare avanti ma non sai come, quel Tu arriva per spegnere le voci che probabilmente ti ricordano che sei stato abbandonato e che quindi tutti faranno così, sceglieranno altro a te perché c’è di meglio o perché non vale la pena restare.

O se magari ti hanno sempre ripetuto che “sei stato un errore” ti invita a non crederci, ad osare e a metterti in gioco.

Che anche se hai paura di essere tradito/a perché magari è già successo, e credi quindi che faranno tutti/e così, ti ricorda di non chiudere la porta a colui o colei che invece è lì proprio per te e prova a dirti “io sono diverso, dammi una possibilità”.

Che se hai paura di non essere mai abbastanza, abbastanza bella/o, forte, intelligente o simpatica/o sappi che uscire fuori e incontrare l’altro non vuol dire per forza dover superare un continuo quiz perché ti basta solo scoprire che vai bene così come sei.

Ti auguro di scoprire che c’è qualcuno che sta solo aspettando che tu ti mostri proprio così con le tue fragilità per poterle accogliere e amare.

🎶Se fra tante vie d’uscita mi domando quella giusta chissà dov’è” 🎶 per me è stato così: mi sono fermata, ho smesso di correre, di nascondermi in posti a caso, di fuggire senza una meta e mi sono messa in ascolto. Mi sono data il tempo e il modo per (ri)trovare ciò che veramente mi può salvare. O in questo caso Chi.

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