Evangelizzazione

La conversione, frutto non dell’abilità degli uomini, ma della Parola di Dio

Mi capita spesso di sentire alcune persone che dicono di aver perso la fede per colpa di qualche sacerdote o anche di laici praticanti che, secondo il loro giudizio, sono peggiori di quelli che si definiscono lontani. Nessuno può escludere la responsabilità che abbiamo come testimoni del Vangelo che predichiamo, ma va sempre ricordato che la fede va fondata sulla Parola di Dio, non sugli uomini. E’ vero che gli uomini hanno un ruolo importante nell’evangelizzazione, che tutti siamo responsabili gli uni degli altri, perché battezzati e figli dello stesso Padre, ma non dobbiamo mai fare l’errore di legare a noi le persone senza riuscire a portarle al Signore. In quanto evangelizzatori dobbiamo consacrare la nostra vita a servizio degli altri, ma senza mai sentirci superiori o illuderci pensando di essere migliori. Non dobbiamo essere noi al centro dell’attenzione, ma Dio. Dobbiamo riscoprire il cuore di bambino che è in noi per predicare il Vangelo con umiltà e senza alcun interesse personale. Anche i sacerdoti altro non sono che strumenti di Dio, ogni loro potere viene dal Signore. Ecco perché mai bisogna fermarsi alla persona… anzi la vera grandezza di un sacerdote è riuscire a portare lo sguardo dei fedeli oltre se stesso, verso Dio. Solo Lui è la nostra salvezza.
Certo, non possiamo non sentirci fieri di essere figli di Dio, ma proprio riconoscendo questa grande verità, capiamo che tutto quello che abbiamo è un Suo dono d’amore, che solo Lui ci riempie di grazia, nonostante tutte le nostre fragilità e i nostri peccati.

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