Evangelizzazione

Una band di preti e seminaristi

La canonizzazione dei due papi è stata una straordinaria occasione di evangelizzazione. Piazza Navona, ad esempio, nei giorni dell’evento ha avuto qualcosa in più: non solo turisti, pellegrini e romani, ma anche una croce itinerante alla quale i passanti hanno appeso le più diverse intenzioni di preghiera, mentre una perfetta band latinoamericana – di venti elementi tra sacerdoti e seminaristi – ha suonato, cantato e ballato la gioia cristiana.

1“Siamo sacerdoti e seminaristi di nazionalità diverse, ha spiegato Juan Carlos, e qui a Roma studiamo filosofia e teologia. Approfittiamo di queste giornate per condividere la gioia di avere Cristo nel cuore e di camminare con Lui.” E ancora: “Tante delle nostre vocazioni sono nate grazie alla testimonianza di Giovani Paolo II che ci ha trasmesso speranza e forza nel portare Cristo al mondo. Questa è la nostra vocazione: andare in tutto il mondo e predicare il Vangelo.”  Ci sono molti modi per “parlare di Gesù” ha aggiunto un altro seminarista: “Prima di tutto con la testimonianza, con una vita buona e secondo il Vangelo, poi con tanta semplicità…anche solo con un po’ di musica”. E funziona. Presto un grande cerchio di persone ha attorniato l’insolita band che dal puro ritmo della salsa è passata all’annuncio cristiano. Mentre il gruppo musicale si esibiva, altri compagni o confratelli si facevano incontro ai curiosi e li invitavano alla processione verso una chiesa adiacente, dove erano esposte le reliquie di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Molti di coloro che sono entrati in chiesa si sono poi accostati al sacramento della confessione, ma anche in strada alcuni sacerdoti attendevano coloro i quali volevano riconciliarsi con il Padre celeste. Esternamente, invece, i bambini partecipavano al torneo di calcetto “Sfida il prete”..uno contro uno con i giovani calciatori in collarino bianco.

4“Ero venuta in Piazza Navona per incontrare un’amica e non mi sarei mai aspettata di trovare dei sacerdoti musicisti o di finire con loro a pregare in chiesa” ha detto una passante. Ma questi sono i cristiani del 2000, questa è la creatività dello Spirito Santo, questa è la fantasia di chi ama. E allora ecco la chiesa di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II: giovani giullari di Dio per le strade del mondo, confessori di strada, processioni improvvisate in piazza, seminaristi evangelizzatori. Insomma…porte spalancate al mondo e nuove idee per diffondere la notizia dell’incarnazione, morte e resurrezione di Gesù Cristo figlio di Dio. Ovunque e soprattutto nei luoghi distanti dalla fede, senza paura, con una bella dose di libertà dal giudizio di se stessi e dalla compiacenza altrui. Con l’aiuto di Dio i due santi papi hanno fatto la loro parte. Ora tocca ai cristiani di oggi realizzare al massimo la nuova evangelizzazione, nuova nell’ardore, nei metodi, nella espressione ma non nel contenuto (Giovanni Paolo II). L’aiuto di Dio è sempre garantito.

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