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Anche le pietre parlano a Cittadella

Ci sono voluti 3 anni e un lungo silenzio perché queste parole prendessero corpo in me e potessero sgorgare quasi a mia insaputa…

“Anche i sassi parlano del tuo Amore, qui a Cittadella! Sono in cappellina e il mio sguardo è su di Te, sull’Eucarestia. Dopo tanti, troppi giorni di fatica e di aridità finalmente il mio parlare con Te mi apre il cuore e ogni pensiero è un pensiero di ringraziamento, di lode”.

Ascoltando il rumore della ghiaia che si sposta al passare di una macchina penso: anche questa ghiaia, questo rumore, è Amore di Dio, è Provvidenza, sono pietre che parlano d’amore.

Qualcuno le ha raccolte, trasportate qui, distese, ordinate. Qualcuno avrà acquistato quelle pietre, avrà pagato gli operai. Qualcuno avrà fatto un’offerta a Cittadella o saranno stati i tanti Cittadottiamo… Qualcuno ha voluto compiere quel gesto mosso da un amore visto da Te, Dio che sei Amore.

Poi d’un tratto mi riecheggia questa parola: “Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre” (Lc 19,40). È Gesù che risponde a chi voleva mettere a tacere l’entusiasmo dei suoi discepoli. Quante volte ho vissuto anch’io questo rimprovero da parte di chi non voleva ascoltare o accogliere il mio entusiasmo:  “Torna coi piedi per terra”, “smettila di pensare cavolate”, “non starai dicendo sul serio?” …

Oggi però voglio esprimere quello che ho dentro e, grazie al suono di quella ghiaia e a queste parole di Gesù, non mi vergogno più di pensare e di dire che … quelle pietruzze, quella ghiaia, il sudore dell’operaio che ha steso la ghiaia, chi ha trasportato il materiale, la generosità di chi ha donato, la testimonianza di vita fatta col cuore raccontando i propri inferi e la gioia di aver incontrato Cristo Risorto o la semplice voce accogliente ad un centralino, la risposta ad una mail fatta con il cuore che ha smosso chi ha dato un’offerta, possono aver contribuito a costruire una Cittadella più bella.

E se è vero che Dio è Amore e che la bellezza è l’equivalente visivo della gioia, allora sì, quel rumore di pietre spostate dalle ruote di una macchina sono come un grido di gioia, sono un suono dolce che testimonia e richiama all’Amore, l’Amore di Dio.

Anche questi miei orecchi, oggi, mentre sono davanti all’Eucarestia, al suono di un sassolino che si scontra con un altro al passaggio di una macchina, possono permettermi di  contemplare la bellezza di Dio. Oggi voglio dire con forza che l’Amore di Dio libera, vince, trasforma il cuore, anche quello più indurito e chiuso da paure, ansie, insicurezze, in un cuore nuovo, traboccante d’amore e capace di riconoscere e di permettersi di vivere la gioia piena e vera.

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