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Il mio cuore ha ripreso a battere forte

Una “Giornata Cuore” quella di sabato 27 ottobre scorso a Villaricca (NA). Dopo la toccante esperienza Micors a Medjugorje che suscitò in me emozioni di intensa tenerezza e compassione, ho avuto l’onore e la gioia di poter replicare l’esperienza, insieme ai giovani volontari di Cittadella Cielo Frosinone, accompagnati da Enzo Fratamico e dalla responsabile di area Lucia Tognarini, e la nostra equipe Micors di Villaricca, tra le baraccopoli dell’hinterland napoletano.

Ebbene, è stato un po’ come rivivere la meravigliosa esperienza comunitaria di quella santa terra bosniaca.

Tutti insieme, uniti nella gioia e con un obiettivo comune: cercare di portare un po’ di luce a chi ne ha più bisogno. E così è stato, infatti, per grazia e virtù dello Spirito Santo. Vedere “Mami”, l’anziana di casa, vestita con i panni della festa per accoglierci nel modo migliore e fare gran festa con noi mi dato infinita gioia. Allo stesso modo, mi ha riempito il cuore di orgoglio e felicità vedere le nostre fantastiche volontarie Micors, Monica, Marisa, Lella e Ada, abbracciare quelle sorelle e quei fratelli in Cristo con tutto il loro calore ed il loro immenso amore.

Sono veramente fiero di voi, sorelle!

Ma le emozioni sembravano non finire più… per fortuna!

E così, mentre riprendevo con lo smartphone un momento di grande divertimento tra i ragazzi ed alcuni fratelli di colore in un’altra baraccopoli poco distante dalla prima, ho spostato un attimo lo sguardo dallo schermo per “godermi” meglio la scena e lì, all’improvviso, ho avuto come una rivelazione.

In quel momento, guardando quei ragazzi ballare e cantare tutti insieme con gioia, ho visto il ritratto del mondo come Dio lo vorrebbe vedere dipinto.

Tutti insieme, come un’unica grande famiglia qui in terra, come in cielo. E lì mi sono profondamente commosso, come spesso mi accade da un po’ di tempo a questa parte. In quel momento credo che un altro pezzetto del mio cuore abbia ripreso a battere forte.

Grazie, ragazzi, perché con voi mi sento veramente in famiglia e grazie, Gesù, perché come sempre non smetti mai di stupirmi!

Francesco Sequino

 

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