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40 giorni a Medju…

40 giorni a Medju e sentire già questi luoghi Casa! Così la definiscono tanti tra quelli che a Nuovi Orizzonti l’hanno abitata o la portano nel cuore.

La piccola comunità che rinasce in questi posti benedetti è davvero un miracolo, una parola di Dio che prende carne, si fa spazio nelle pieghe della nostra storia e continua quella che, ormai da più di vent’anni, Dio ha iniziato qui con Nuovi Orizzonti, con la nostra Chiara e con ciascuno di noi.

Parti con me. Chiudi gli occhi. Immagina di essere senza madre, senza cari, in una terra straniera, estranea alle tue abitudini più radicate, con una lingua di cui non è possibile nemmeno intuire i significati, in uno scenario fatiscente, pieno di povertà sociali e culturali e conoscerti di nuovo, scoprirti a casa, perché scopri che lei, colei che è tua madre, da sempre, abita lì, abita quei luoghi.

Chi poteva immaginare che in tempi così brevi, dopo tante difficoltà, ci saremmo ritrovati qui a veder nascere e rinascere il nostro carisma in questa terra?

Proprio qui! In questa terra, segnata dalla guerra e dalla sofferenza, siamo spettatori che il cielo e la terra si toccano continuamente.

Ogni volta che andiamo in un campo profughi, nelle baracche, tra povertà estreme, i problemi della terra sembrano sempre troppo difficili da sostenere ma poi, mettendoci in donazione, superando la paura di essere rifiutati, si dischiude il cielo: un volto triste che si fa accoglienza, la diffidenza di un bambino che diventa voglia di giocare, il degrado che si fa scenario di fraternità e condivisione.

Ogni volta che abbiamo l’occasione di fare delle testimonianze ai pellegrini che vengono a farci visita, assistiamo al miracolo di sentire vicine persone mai conosciute e che, fino a qualche minuto prima, ci avrebbero dato a stento la mano. È proprio vero che la testimonianza, quando è vera, quando profuma di Vita, quando canta la Vita, avvicina i cuori, fa cadere i muri e ti fa respirare la fratellanza, il cielo già qui.

E infine, non meno importante, nella vita di comunità. Ogni volta che nella nostra Cittadella Horizonti Mira (Orizzonti di Pace) costruiamo la casa sulla Roccia e proviamo a rendere concreto quel Vangelo che sempre meditiamo, si dischiude il cielo!

È troppo bello stare in verità e libertà! Sentirti accolto per quel che sei, con fratelli che non ti amano perché hai nascosto loro le tue povertà, ma perché le conoscono fino in fondo e sanno provare ad amarti.

Amandoti ti spingono ad essere migliore.

Mi sono chiesto più volte perché tutto questo a Medjugorje risulta più naturale, più semplice e poi ho pensato che, se è vero che tante famiglie alla morte della madre muoiono e si disgregano, è anche vero che, nel ritrovarla e metterla al centro, si ritrovano e si ricongiungono! Chissà quante volte abbiamo cercato di appagare la nostra voglia di cielo, cercandola per ore e chilometri; ora possiamo cantare, usando le parole di Gino Paoli, il Cielo in una stanza! Grazie Mamma!

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