Pensieri e RiflessioniSpiritualità

E’ risorto perchè potessimo risorgere con Lui!

La via serpeggiava ancora davanti a me, si inerpicava flessuosa fino a sparire nel cielo trasparente. I sassi si accavallavano nelle costruzioni più improbabili e maestose, contornati da fiori che, come piccoli sorrisi, si appropriavano delle frastagliate crepe nella roccia.

Sentivo un fortissimo impulso di raggiungerli, di proseguire la mia scalata.

Era come se qualcosa dentro di me mi chiamasse alla meraviglia di quella vetta

ma ero bloccata.

Il mio corpo non riusciva a rilassare un solo muscolo per poter fare un passo avanti.

Forte nella mia testa rimbombava il desiderio di scendere, di tornare nella sicurezza della valle, di non rischiare…

Ero contratta, non potevo resistere ancora molto. Lucenti piccole gocce di sudore mi tagliavano le guance infuocate…

Cosa dovevo fare? Cosa? Quale voce in me ascoltare?

Chiusi gli occhi.

La luminosità di un raggio mi pervase d’un tratto e

sentii il mio cuore che batteva lento nel respiro di Qualcun altro.

Nella mia anima scese una pace sconosciuta, perfetta.

Continuavo a respirare in modo lento e scandito, e a poco a poco mi parve come di abbandonarmi su quella nuda roccia. Mi parve come se questa mi completasse,

e le mie mani fossero strette in altre mani forti e conoscitrici del cammino.

Aprii gli occhi e guidata da uno spirito di vita trovai gli appigli per salire la mia parete, come non avesse avuto segreti per me.

Mi pervase una consapevolezza, piena di dolore e al tempo stesso meravigliosa. Mi passò davanti agli occhi la figura di un uomo al quale il corpo implorava salvezza, ma che seppe abbandonarsi alle guglie aguzze del suo cammino con vivido desiderio d’amore. Non aveva più importanza quanto facesse male, né quanto non fosse umano… perché in lui abitava il Cielo!

Scelse di raggiungere la vetta per segnare la strada a tutti coloro che sarebbero venuti dopo di lui, modellò le rocce affinché io potessi trovare i miei appigli.

Ed ora io sentivo il suo grido di dolore e amore a condurmi. Il vento, tutta la natura circostante mi abbracciava con una dolcezza infinita, ma tanto tenace da riuscire a sorreggermi nelle cadute.

Non importa quante volte inciamperò, quante volte dovrò ripercorrere il mio cammino.

Non conta quante volte smarrirò la strada.

Se saprò riabbandonarmi alle Sue braccia, qualunque sentiero avrò intrapreso mi porterà alla vetta… e quando finalmente avrò vinto il timore e vi sarò arrivata, brillerò come luce nella notte.

Come un diamante che riflette lo splendore di chi glielo ha donato, così anche io potrò brillare dell’amore di Dio.

Gesù è risorto, ha sconfitto ogni timore ed è salito al Cielo… quello stesso cielo che tocca la vetta del nostro cammino.

Ha vinto la morte ed è lì con le braccia spalancate per accogliere chiunque lo desideri. Lui dal primo passo che facciamo ci fa conoscere il suo tenero amore che combatte come mano al nostro fianco.

E’ risorto perché potessimo risorgere con Lui, e perché trovassimo la salvezza nell’abbraccio che ci offre e che possiamo ricambiare.

Oggi proviamo a spalancare lo sguardo verso il suo cuore, ad asciugarne le lacrime e a consolarlo come merita… a spogliarci noi dal bisogno e dalle richieste per risorgere nella semplicità del nostro solo e sincero essere per Lui come ogni giorno Lui fa per noi!

Lucia Rota

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