Attualità
La piaga della schiavitù ‘moderna’
L’eco del Messaggio di Pasqua del Santo Padre mi ha indotta a fare un minimo di ricerca e di approfondimento, e i numeri mi hanno sollecitata a parteciparvi una piccola riflessione, sul web c’è molto se si cerca …Il 25 marzo si è celebrato lo Slavery Remembrance Day…ogni traduzione mi sembra riduttiva… Il tema dell’ONU per il 2013 era il seguente: ‘Per sempre liberi: celebrando l’emancipazione‘ (letterale!)…Ricordare, giustamente, oltre 400 anni di schiavitù ‘passata’ e quei terribili capitoli di storia dell’umanità in cui più di 15 milioni di uomini, donne e bambini sono state vittime della tratta oltre oceano, dall’Africa agli Usa, obbliga a interrogarsi: la piaga è stata, in qualche modo, -sarebbe un sogno, se lo fosse definitivamente!- debellata? Se il 25 marzo di 206 anni fa l’Impero britannico approvava lo Slave Trade Act, una legge che proibiva il commercio internazionale di schiavi, che Gli Stati Uniti avevano approvato all’ inizio del mese, chiunque avrebbe potuto pensare che essa non sarebbe scomparsa tanto in fretta neppure dal resto del mondo.
Bisognava porre il primo passo verso l’abolizione e dichiararla fuori legge . Nel 1833, 180 anni or sono, il Parlamento inglese ordinava la liberazione degli schiavi nelle colonie. Nel 1865 il Congresso degli Stati Uniti approvando il XIII emendamento, voluto da Abramo Lincoln iniziava a camminare per la definitiva messa al bando, e, infine, il 2 dicembre 1949 l’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvava la Convenzione per la repressione del traffico di persone e dello sfruttamento della prostituzione altrui.
Se è legittimo e doveroso celebrare, far memoria e ricordare…siamo chiamati prima di tutto, come esseri umani pensanti, razionali e sempre pronti a proclamare diritti da pretendere per se stessi e molto meno per gli altri…a non dimenticare i bambini che muoiono di fame e che per un cucchiaio di farina fanno la guerra in Africa o rischiano la vita in un laboratorio clandestino…ma anche a guardarci accanto, a superare il pietismo e a praticare la giustizia, che implica cambiamento e opere di carità autentica, quella che si compromette e non lascia correre…
E proprio lungo le nostre strade cittadine la prostituzione, a cui in troppi sono costretti ( altro che libertà di amare e d’essere amati!), squalifica il nostro senso di umanità e di civiltà, sopprime la libertà di troppi esseri umani…donne, spesso bambine, minorenni con documenti falsi, ragazzi immigrati incatenati a ‘ricatto’ d’ogni genere, umanità la cui sofferenza giace ‘nell’ombra della notte’ che non vogliamo vedere o che in troppi ‘perbenisti’ ritengono necessaria ai bisogni ‘maschili’ preponderanti e di una sessualità a dir poco distorta (vedi domanda-offerta via internet che si aggiunge ai traffici di schiavi indotti e coinvolti). Siamo soliti tollerare , quasi sempre senza nessuna ripugnanza o presa di posizione, anzi offrendo monete, impietositi e soddisfatti, almeno come male minore, l’accattonaggio che sfrutta bambini spesso costretti a qualunque cosa persino in metropolitana, esposti da sconsiderati o solo ‘poveri’ d’altro genere, a ballare seminudi, a girare per le offerte… passiamo oltre anche all’illegalità di commerci organizzati sostenuti da organizzazioni criminali e che fungono da copertura allo spaccio di droghe e molto altro…compriamo in maniera inconsapevole nella giunga dei prodotti che troviamo in ogni luogo, non attento al commercio ‘etico’, perché costa meno a noi, senza sapere quanto viene a costare ad altri in fatto di dignità, benessere e autentica qualità di vita!
E’ urgente risvegliare, far risorgere la nostra coscienza e la nostra umanità comune, avvertire l’appartenenza degli uni agli altri, nella famiglia umana, di rifiutare l’antico male di predazione dei forti sui deboli dei secoli scorsi, purtroppo sempre più presente nel mondo: i nomi diversi e le molteplici altre forme sono frutto della ‘creatività’ del male che si sa organizzare e moltiplica le sue risorse senza temere ‘concorrenza’… ANTI- SLAVERY denuncia che 126 milioni di bambini vengono impiegati e sfruttati in forme di lavoro disparate che danneggiano la loro salute, ecco le forme più diffuse di schiavitù riportate :
Bonded lavoro: in milioni di persone diventano lavoratori vincolati prendendo o essere indotti a prendere un prestito per il poco quanto il costo dei farmaci per un bambino malato. Per ripagare il debito, molti sono costretti a lavorare per lunghe ore, sette giorni alla settimana, fino a 365 giorni l’anno. Ricevono alimenti di base e rifugio come ‘pagamento’ per il loro lavoro, ma non può mai pagare il prestito, che può essere tramandata da generazioni.
Il matrimonio precoce e forzato colpisce le donne e le ragazze che sono sposate senza possibilità di scelta e sono costrette ad una vita di servitù spesso accompagnata da violenza fisica.
Il lavoro forzato colpisce le persone che sono illegalmente assunti da individui, governi o partiti politici e costretti a lavorare – di solito sotto la minaccia di violenza o altre sanzioni.
La schiavitù per discendenza : le persone sono nate in una classe di schiavi o sono un ‘gruppo’ i cui membri la società vede adatti ad essere utilizzati come schiavi.
La tratta coinvolge il trasporto e / o il commercio di persone – donne, bambini e uomini – da una zona all’altra al fine di costringerli in condizioni di schiavitù.
Peggiori forme di lavoro minorile colpisce circa 126 milioni bambini in tutto il mondo del lavoro che è dannoso per la loro salute e il benessere.
Donne soprattutto del Sud est asiatico sono costrette alla prostituzione, i bambini sono vittime del traffico nei paesi dell’Africa occidentale, gli uomini costretti a lavorare come schiavi nelle aziende agricole brasiliane. La schiavitù contemporanea assume forme diverse e colpisce persone di ogni età, sesso e razza.
Caratteristiche comuni…Uno schiavo è:
- costretto a lavorare – sotto minacce psichiche o fisiche;
- posseduto o controllato da un ‘datore di lavoro’, di solito attraverso l’abuso mentale o fisico o abusi minacciati;
- disumanizzato, trattato come un oggetto o comprato e venduto come ‘proprietà’;
- fisicamente costretto, subisce restrizioni nel suo / la sua libertà di movimento. (riport. da anti-slavery, ns.tr.)
Ubiquitaria , dunque, la schiavitù preferisce ancora oggi sempre e solo i più deboli in forze e risorse, i bambini e le donne che non hanno, in molte parti del nostro mondo e ancora nel terzo millennio, neppure il diritto alla parola e tanto meno la possibilità di combattere la violenza! Essa ne sfrutta il lavoro e i corpi, ne assoggetta la bellezza e l’innocenza… schiaccia l’intelligenza e sopprime l’umanità comune in ogni singola persona! Logiche di perversione economica vengono imposte da gruppi dominanti e organizzazioni criminali sino a ridurre gli esseri umani ad oggetti del peggior mercato della storia…Ad esso possiamo tutti opporci con un’azione decisa, personale, familiare, collettiva, di scelta e di opinione: associazioni, istituzioni e governi…noi per primi!
Vi segnalo un video sulle dieci realtà che non possiamo ignorare:
Top 10 Facts About The “S” Wordhttp://www.freetheslave.net