Evangelizzazione

Papa Francesco condanna ogni atto di terrorismo, ma non si può insultare la fede degli altri!

Amici carissimi, per chi vorrà più tardi avremo l’appuntamento di Radio Maria alle 15.10 come ogni 3° venerdì del mese e parleremo anche di questo. Ho preferito non pronunciarmi sulle vicende tristi degli ultimi mesi impegnandomi principalmente nel silenzio a pregare perché la Pace è un frutto e un dono della preghiera in primis. Oggi invece consiglio la lettura integrale di quanto detto da Papa Francesco perché importante e perché libero da manipolazioni ideologiche a differenza di tanti dibattiti, retoriche e messaggi di solidarietà inquinati dal proprio narcisismo o dal relativismo imperante. In ballo ci sono tre diritti e dignità: libertà d’espressione, religione, vita. Sono da armonizzare e non da mettere l’uno contro l’altro. “È una aberrazione uccidere in nome di Dio” – dice Papa Francesco – “ma non si può insultare la fede degli altri”.

Gli attentanti e ogni atto contro la vita dei terroristi sono categoricamente da condannare perché la vita è inviolabile sempre e comunque; la libertà d’espressione va difesa e deve essere garantita ma ha dei limiti e non può essere spacciata per offesa violenta; la religione include il diritto alla professione del proprio credo e al poter cambiare religione, sempre in un contesto di rispetto e integrazione autentici senza strumentalizzazioni.

Per me basterebbe il buon senso. Ma si vede non basta. Con parole come “diritti” si mette dentro tutto e il contrario di tutto, facendo scelte così cieche a tal punto da mettere sullo stesso piano la libertà di riproporre delle vignette con il rischio che si perdano altre vite umane  immolate nuovamente per la nostra ottusità. Condannando completamente e sempre ogni atto di violenza terroristico, giusto per capire e aprire gli occhi su quanto deviata e manipolata sia la pretesa di difendere come legittimo diritto d’espressione le vignette incriminate, gli stessi che difendono il diritto di espressione sempre e comunque e su qualunque argomento senza limiti, sono gli stessi che poi ti vietano se sei cattolico di dire certe cose, se credi nella famiglia di manifestarle o parlarne e adesso se se down addirittura di essere semplicemente visto, leggete qui…  Due metri e due misure direi, a volte anche tre, quattro misure. Come dire, siamo tutti uguali, ma a vuole qualcuno é più uguale degli altri!? Proprio su questo molto illuminante é l’articolo “Francia…bella senz’anima?” appena pubblicato da don Giacomo Pavanello.

Ecco qui la cosa più importante: il discorso integrale del Papa in volo verso Manila dove potrete ascoltare la risposta su questo tema di vignette per me stupide e che non hanno nulla a che vedere con il giornalismo né la satira, ma solo con il cattivo gusto e l’ignoranza: DISCORSO DI PAPA FRANCESCO CONFERENZA STAMPA IN VOLO VERSO MANILA 

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1 thought on “Papa Francesco condanna ogni atto di terrorismo, ma non si può insultare la fede degli altri!”

  1. Ritengo che il caro Charlie, sotto un certo profilo, se la sia proprio andata a cercare con il lanternino… Gìà sette o otto anni fa c’erano stati dei problemi per le vignette di Maometto, con il rogo dell’ambasciata danese, 13 persone erano state uccise in Nigeria perchè il nostro caro onorevole Calderoli aveva fatto lo strafottente con una maglietta con le vignette incriminate… ma erano cose tutto sommato molto leggere rispetto alle vignette di Charlie Hebdo. Ne ho visto una raffigurante la trinità cristiana assolutamente blasfema. Un conto è la libertà di satira, un conto il cattivo gusto volutamente offensivo. In ogni caso non si cambia la mentalità di un miliardo e mezzo di persone in poco tempo. Tanto vale prendere atto che non sono tipi disposti a tollerare certe cose e non fare più di queste provocazioni che causano solo altro sangue

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