Spettacolo
MinoRock – Rock cristiano a Mantova
Un’altra recente realtà mantovana tutta rock per lodare l’Altissimo…
Il MinoRock è un gruppo di giovani incaricato dal Centro di Pastorale Giovanile di animare gli eventi diocesani di incontro dei giovani con il Vescovo. Suonano musica rock, cantando canzoni ispirate da messaggi di speranza e di fede.
Composto da 12 giovani, alcuni professionalmente qualificati, provenienti da diverse parti della diocesi di Mantova, si trovano da 5 anni a suonare musica giovane per i giovani. Caratteristica specifica del gruppo è di accostare ad una musica energica e coinvolgente, testi che parlano di valori cristiani. La miscela che ne esce è un genere identificato con Gospel Rock con brani Rock realizzati con coro a più voci.
L’esperienza maturata in ventidue concerti li ha portati a constatare l’interesse che questo genere produce nei giovani, anche se lontani dalla fede, insieme all’esigenza di esprimersi ad un livello più professionale con la realizzazione di un CD autoprodotto con persone professionalmente competenti.
Ecco i siti nei quali si possono leggere le informazioni riguardo questo gruppo, ascoltare alcuni brani, consultare le foto dei concerti.
Ho letto che per il coordinamento delle numerose attività di nuova evangelizzazione in cui sono impegnati ci sono delle AREE DI SERVIZIO, che si impegnano concretamente, anche se a vari livelli, a mettere in comunione i doni e i talenti ricevuti dal Signore, fornendo un supporto trasversale per le iniziative nazionali, a tutte le Zone e ai singoli Gruppi di Cavalieri della Luce!
Non so se ho doni o talenti ma vorrei mettermi in contatto con il responsabile dell’area di servizio ” Spettacolo e animazione” dal sito non riesco e verificare se posso essere utile alla conmunità
grazie
Ciao Pierluigi! Eccomi qua! Come ti piacerebbe metterti a servizio? Che tipo di attitudini ritieni di avere? O come ti piacerebbe dare il tuo contributo?
(puoi scrivermi un messaggio personale se preferisci scrivendo @elenamartelli)
SALVE A TUTTI SONO GABRIELE BASTARDI DEVO CONDIVIDERE CON VOI QUELLO CHE DA CIRCA 26 ANNI CERCO DI FARE TRA MODENA E SASSUOLO ( SONO DISLESSICO FACCIO MOLTA FATICA A SCRIVERE SPERO SI CAPISCA ) se durante le vostre attivita ne parlate forse si puo sensibilizzare tante persone
IN SINTESI CERCO DI CONDIVIDERE LA PASQUA TUTTI I GIORNI CON TUTTE LE PERSONE CHE INCONTRO
HO LA CONSAPEVOLEZZA DI AVER RICEVUTO TALENTI CHE NON POSSO TENERE SEPOLTI E HO CERCATO DI SVILUPPARE ATTIVITA DOVE SI PUO VERAMENTE AIUTARE TANTE PERSONE NON RIESCO A DORMIRE SENTO DI AVERE UNA GRANDE RESPONSABILITà HO CONCRETAMENTE TROVATO E FATTO PER ATTIVITA DI GRANDE UTILITA SOCIALE CHE POSSONO ESSERE AVVIATE IN TANTI POSTI DANDO L’OPPORTUNITà DI POTER DARE UNA SPERANZA A TANTE PERSONE CHE STANNO VIVENDO GRANDI DIFFICOLTA SIA ECONOMICHE CHE INTERIORI ) HO TROVATO CHI è RIUSCITO IN PARTE A DESCRIVERE QUELLO CHE STO CERCANDO DI FARE
RAOUL FOLLEREAU
La “Casa dell’amico”
C’è qualcosa per il povero, di peggiore della povertà stessa: è la solitudine. Il suo stato miserabile crea il vuoto attorno a lui. Ha l’impressione di essere abbandonato nel momento medesimo in cui non può bastare al suo destino.
Senza dubbio vi sono i “soccorsi”, quelli che si sollecitano su moduli stampati, dinanzi a pubblici impiegati indifferenti. Per quanto rilevanti possano essere, non faranno che ritardare il crollo. Ciò di cui il povero ha bisogno è il conforto, la comprensione, l’amicizia, più ancora che queste elemosine. Ci sono poi delle miserie che rimangono insensibili al denaro, che non si possono confortare facendo la fila dinanzi a uno sportello. Ognuno non ha che da frugare nella sua memoria o nel suo cuore per rendersi conto che non sono le meno dolorose.
Ora, se la povertà è una disgrazia spesso immeritata, non deve però mai essere un fallimento. Ecco perché abbiamo proposto di creare le “case dell’amico”.
Che cos’è la casa dell’amico?
Non è un asilo, né un rifugio. E’ una targa su una porta. Un indirizzo soltanto, l’indirizzo di un uomo o di una donna capace di accogliere con rispetto o intelligenza le miserie, qualunque esse siano, che verranno a confidarsi.
Lo si chiama “il direttore” perché il suo compito è di indirizzare quelli che vengono da lui, verso gli organismi, le opere o le persone capaci di aiutarli veramente ed efficacemente. Aiutare è, anzitutto, capire. Il direttore deve saper ascoltare. La prima carità è spesso ascoltare pazientemente, a cuore aperto, il racconto delle disgrazie. Un racconto sempre troppo lungo, perché di sofferenze sempre troppo dolorosamente subite. Il direttore deve essere disponibile, cioè pronto ad impegnarsi immediatamente al servizio di ogni causa. La carità è una presenza. Non bisogna soltanto donare, ma donarsi. Deve essere in rapporto con tutte le opere di beneficenza della sua zona senza eccezione alcuna. Deve avere a portata di mano l’elenco aggiornato di tutti coloro che (medici, avvocati, ecc..) siano capaci di interessarsi di una miseria che non abbia il mezzo, o non osi di sua iniziativa andare fino a loro. Il direttore deve essere imparziale, senza preconcetti. Riceve indistintamente chiunque, e con le stesse attenzioni. Quando si entra da lui, nessuno deve poter sospettare chi è venuto per dare e chi per ricevere. Così sarà salvata quell’alta e gelosa dignità del povero che deve essere la nostra costante preoccupazione. Il direttore, ben s’intende, non ha pregiudizio alcuno di razza o di religione. Fa sua la parola di Pasteur: “Non ti domando né le tue opinioni né la tua religione, ma quale è la tua sofferenza”.
Il ruolo non è di distribuire soccorsi e non lo farà che in casi eccezionali e urgenti. Egli è là per ricevere, per comprendere e per indicare a ognuno il cammino che gli permetterà di ritrovare il suo equilibrio e la sua pace. Egli è un po’ il medico delle anime; più che il benefattore, l’amico. Sua divisa sono queste parole di san Paolo: “Senza la carità l’elemosina è nulla”. Scrive nel suo cuore, se non sulla sua porta:
Chiunque tu sia o da qualunque luogo tu venga, viandante, fermati: qui, per te, comincia la speranza.
IN PROVINCIA DI Modena ci sono circa 500 associazioni di volontariato non le conosco tutte ma fino adesso non ho trovato una che si occupi di dare questo tipo di aiuto anche le varie parrocchie o il centro di ascolto della caritas non riesce a dare questo servizio lo dico perchè ho accompagnato personalmente una persona ( visto che io sto gia aiutando tanti altri non riuscivo materialmente ) dopo il colloquio il volontario ci ha detto che non riusciva ad aiutarci paradosso mentre uscivamo ci si è affincata una persona Modenese che disperato non era stato aiutato e dormiva in stazione del treno e aveva anche tentato di suicidarsi
in conclusione ero entrato per liberarmi di una persona e che fosse seguita meglio mi sono trovato due persone da seguire trovargli da mangiare e da dormire ( uno in garag e uno in macchina era inverno è andata avanti cosi per vari giorni prima di trovare una sistemazione da amici )
vi devo salutare non ho un mio PC dove scrivere sono da un amico
spero di poterti scrivere le varie attività il piu presto possibile
STO VIVENDO GRANDI PROVE E SPERO CHE POSSIATE AIUTARMI A SUPERARLE ANCHE SOLO DANDOMI DEI SUGGERIMENTI SU COME POSSO MUOVERMI
MI SENTO SOLO SPERO NON MI LASCIATE SOLO HO INVESTITO TUTTO QUELO CHE HO IN DUE APPARTAMENTI CHE STO RISCHIANDO DI PERDERE TUTTO A CAUSA DI SBAGLI DI ALTRI DOVE OSPITAVO PERSONE E I SERVIZI SOCIALI SI APPROFITTAVANO DELLA MIA DISPONIBILITA E INGENUITA ( IN SINTESI MI FACEVANO OSPITARE PERSONE POI LE LASCIAVANO A MIO CARICO SAPENDO CHE IN COSCENZA NON AVREI MAI ABBANDONATO PERSONE ANCHE CON MALATIE GRAVI PER LA STRADA
SI SONO APPROFITATE DI ME
NON SO CASA FARE ATTUALMENTE SONO ANCHE DISOCCUPATO
GRAZIE PER QUELLO CHE RIUSCIRETE A FARE SE SCRIVI gabriele bastardi su google vi sono vari interventi
ciao
Ciao Gabriele!
Quello che fai è ammirevole, sei una persona di cuore.
Grazie!
Purtroppo non è sempre facile e immediato dare aiuti concreti alle persone. A volte l’ascolto è la cosa più importante che si possa offrire, l’amore… a volte servirebbe anche anche poter offrire un tetto sotto il quale dimorare, uno stipendio per vivere, cure sanitarie… Capisco quanto tu ti senta solo.
Non temere.
Il Signore si è inventato i Cavalieri della Luce proprio perché nessun cristiano possa più sentirsi solo nella “buona battaglia”.
Come forse avrai visto ci sono tanti gruppi di Cavalieri della Luce in tutta Italia, e anche nella tua zona. Ti do l’indirizzo di uno dei referenti del nord Italia per farti indicare il gruppo più vicino, per poter pregare insieme, condividere esperienze, difficoltà e insieme camminare per la pienezza della gioia. giulioeditoria@gmail.com alemeli@teletu.it
Intanto io ti tengo nel cuore e prego per te.
Uniti in Gesù!
ciao Elena grazie dei riferimenti spero di riuscire a contattarli al più presto se puoi aiutarmi attraverso i tuoi contatti sto vivendo situazioni dove faccio veramente tanta fatica a concentrarmi e a usare il PC a volte mi dimentico anche le mie passuord e materialmente trovo sulla mia strada persone che stanno vivendo grandi prove e cerco di condividere le difficoltà per non farli sentire soli e dare una speranza cosa molto impegnativa sapendo i limiti che ho ( solo nelle ultime settimane ho acompagnato ben tre persone ai servizi di salute mentale affinchè fossero seguite (hanno tentato di suicidarsi ) non è sicuramente il posto giusto visto che vengono trattate come dei numeri in coscenza so che basterebbe trovare il modo di portarli a fare un giro a Megiugoria ho vissuto personalmente esperienze dove senza bisogno di parlare li si crea una atmosfera che c’è chi ci pensa devo trovare il modo di avere una entrata economica per poter pagare il viaggio quando ci sono andato io abbiamo pagato per 4 giorni solo 200,00 euro tutto compreso con solo 200,00 euro sò che le persone che aiuto incontrerebbero un altro Mondo e riuscirebbero a trovare la forza per affrontare la vita in un altro modo il problema è che ho speso tutto e quando cerco di fare dei lavoretti assieme a queste persone vi sono sempre imprevisti che alla fine non riusciamo a risparmiare niente con il risultato che abbiamo condiviso una esperienza e si è creato un rapporto di fiducia ( cosa non piccola ) ma non sufficente
oltre a questo devo risolvere i miei problemi sapendo che loro non possono aiutarmi e mi trovo a conoscere ( PER CASO ) persone che fanno grandi cose e chiedo aiuto a persone che penso possono aiutarmi ma vivo la delusione di non essere aiutato ( con scuse banali ) a questo punto vivo un grande sconforto e mi chiedo PERCHè dove sbaglio ? mi sento di aver avuto tanti talenti e vedere problemi e relative soluzioni ma poi non riesco a unire le cose e mi sento in colpa perchè sicuramente non mi sono impegnato abbastaza a volte anche solo non attentandomi a parlare con persone in pubblico visto che mi vengono in mente frasi che dette nelle riunioni che mi trovo a ascoltare sarebbero capite subito ( MA MI BLOCCO ) PER VERGOGNA E FORSE NON FACCIO LA SUA VOLONTà VISTO CHE MI Fà TROVARE AL POSTO GIUSTO NEL MOMENTO GIUSTO AD ASCOLTARE PERSONE FANTASTICHE CHE SONO RIUSCITE A FARE GRANDI COSE E CI METTEREBBERO CINQUE MINUTI A RISOLVERE LE COSE
MI CHIAMO GABRIELE ( DOVREI ESSERE QUELLO CHE ANNUNCIA MA FORSE DEVO ANCORA IMPARARE O DEVO TROVARE UNA SPINTA CHE MI DIA IL CORAGGIO DI FARLO
SPERO DI ESSERMI SPIEGATO
SE AI SUGGERIMENTI DIMMELI
CIAO