«Ci sono pittori che dipingono il sole come una macchia gialla, ma ce ne sono altri che, grazie alla loro arte e intelligenza, trasformano una macchia gialla nel sole.» Pablo Picasso
Nell’avventura della Comunità di Nuovi Orizzonti ogni dimensione ed espressione della persona umana vuole essere attraversata da quella Luce che trasforma e rinnova ogni cosa. Così avviene anche per l’arte.
Nella Famiglia Armonia, che altro non è che l’unione di cuori che vogliono portare la loro esperienza di Dio attraverso l’arte, si punta in modo particolare a rendere visibili attraverso creazioni di vario genere, quei talenti e abilità artistiche per lo più nascosti che albergano nel fondo del cuore di tanti. Attraverso le opere realizzate si desidera comunicare e trasmettere a molte altre persone l’esperienza di rinnovamento di sé, della bellezza e l’armonia che hanno ritrovato in se stessi.
Ecco che incontriamo Laura, una giovane volontaria che ha realizzato un dipinto. Ciao Laura. Cos’è per te dipingere?
Per me dipingere significa esprimere emozioni. Spesso è difficile tradurre in parole quello che si ha nel cuore. Quest’arte mi permette di scavare alla ricerca di sensazioni originali, fondanti e più nascoste della coscienza di facciata ed essere così libera di raccontarmi.
La pittura per me non è solo comunicazione verso l’esterno, ma soprattutto comunicazione tra le diverse parti di me… un mondo tutto da esplorare. Dipingere mi dona pace, mi rilassa, mi diverte e diventa uno strumento per migliorare me stessa e la mia vita.
Parlaci della tua opera!
Ho iniziato questo quadro diversi anni fa, in un periodo arduo. Inizialmente i colori erano molto scuri. Le varie forme che le pennellate davano al quadro dicevano tutte qualcosa di me: la voglia di Cielo e quindi di libertà, tratti frammentati che tiravano fuori il mio lato di insicurezza e un’opera che rimaneva ancora incompleta perché mancava qualcosa al compimento dell’artista.
Cos’è successo a Laura e al suo dipinto?
Qualche mese prima della Pentecoste dello scorso anno ebbi l’idea di tirare fuori ancora quel quadro ed iniziai a lavorarci. È come se i grovigli interiori si andavano sciogliendo e di conseguenza i colori di quel dipinto si schiarivano, le forme diventavano più flessibili e morbide. Il quadro iniziava a esprimere realmente chi ero. Si erano aggiunti un intreccio di colori biancastri che ondeggiavano e la parte centrale è divenuta chiara e dorata. È nata la quiete.
L’arte ti ha permesso di esprimerti. Come definiresti questo tuo lavorio interiore ed esteriore?
Quando la responsabile della Famiglia Armonia, Stefania Giglio, mi propose di poter esporre il mio quadro, pensai ad un nome. Mi venne in mente subito quello di “Soffio”. Ecco l’esperienza che ho vissuto attraverso l’arte in un cammino di conoscenza di me stessa: un movimento, uno slancio che non dipende dalle mie capacità, ma mi spinge a far emergere sempre più la luce dentro e fuori di me. La luce ha vinto perché il soffio era più forte delle mie resistenze e paure.
Cosa vorresti testimoniare a coloro che sentono di avere un talento artistico?
Il mio desiderio è quello di testimoniare l’armonia e la bellezza che sono più forti dei nostri ripiegamenti. Un’opera d’arte, qualsiasi essa sia, prestigiosa o meno, nel suo divenire arte educa alla Vita e insegna che il tempo e la completezza del tutto dipende dal più piccolo dettaglio.
Dietro ad ogni nostro lavoro c’è un artista che è mosso da un Soffio Creatore. Questo stesso Creatore ci affida una missione alla quale non possiamo rinunciare: portare il bello a chiunque perché in chiunque c’è un bello nascosto che vuole venire alla luce. A noi di realizzarlo!