Evangelizzazione
Due nuovi Santi: Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II
Tra pochi giorni la canonizzazione di due grandi Papi: Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. A loro si deve l’intuizione e poi la messa in pratica del Concilio Vaticano II che ha rinnovato la Chiesa. Era necessario che la Chiesa si rapportasse con il tempo di cambiamento e di secolarizzazione che tentava in vari modi di oscurare la bellezza del messaggio cristiano. Con il Concilio veniva proposto agli stessi cristiani un nuovo modo di pensare, più aderente al Vangelo, un processo di conversione quotidiana che doveva investire dal profondo tutta la Chiesa. Giovanni XXIII è l’iniziatore e Giovanni Paolo II è certamente colui che dato il contributo decisivo perché il cuore della Chiesa fosse rinnovato. Non dimentichiamo ovviamente i grandi Papi che si inseriscono tra i due e cioè Paolo VI e Giovanni Paolo I, tasselli importantissimi senza i quali il cammino di rinnovamento poteva esaurirsi ancor prima di nascere. E come dimenticare poi Benedetto XVI? Basta leggere i suoi scritti per capire la preziosità del suo pontificato. Ancora molto deve essere attuato del Concilio, ma Papa Francesco ci fa certamente ben sperare; in poco tempo ha davvero demolito tanti muri e costruito tanti ponti per portare al mondo intero la Parola, che sola contiene la forza della Novità per eccellenza.
Siamo nell’ottava di Pasqua e ho pensato che il modo migliore per ricordare questi due grandi Papi che il 27 aprile saranno elevati agli onori degli altari sia quello di rileggere alcuni dei loro tanti pensieri sulla risurrezione di Cristo:
GIOVANNI XXIII
“La Chiesa è viva, com’è vivo il suo Divino Fondatore! La Chiesa avanza con la virtù stessa della vita, come Gesù, dopo essersi sottomesso al debito della natura mortale, procede vittorioso oltre la barriera di pietra, che i nemici suoi hanno posta a guardia della tomba! Anche per la Chiesa ci sono stati nel corso dei secoli altri nemici, che hanno cercato di chiuderla come in un sepolcro, celebrandone a volta a volta l’agonia e la morte. Ma essa, che ha in sé la forza invincibile del suo Fondatore, con Lui è sempre novellamente risorta, perdonando a tutti e assicurando serenità e pace agli umili, ai poveri, ai sofferenti, agli uomini di buona volontà”.
“Il Cristianesimo non è quel complesso di fattori opprimenti, di cui favoleggia chi non ha fede: ma è pace, è letizia, è amore, è vita che sempre si rinnova, come il segreto pulsare della natura all’inizio della primavera. La fonte di questa gioia è nel Cristo Risorto, che affranca gli uomini dalla schiavitù del peccato, e li invita ad essere con Lui una nuova creatura, nell’attesa dell’eternità beata”.
“Non c’è che la pace di Cristo che valga a preservare e a salvare il mondo; perché questa poggia sulle verità eterne, ed ha per oggetto l’uomo vivente nel tempo, ma incamminato verso l’eterno. Sì, il dono di Pasqua, il dono di quest’anno e di sempre, lo proclamiamo dinanzi al cielo e alla terra, è la pace”.
GIOVANNI PAOLO II
“Voi tutti che annunziate ‘la morte di Dio’, che cercate di estromettere Dio dal mondo umano, sostate e pensate che ‘la morte di Dio’ può portare in sé fatalmente anche la ‘morte dell’uomo’!
Cristo è risorto perché l’uomo trovi l’autentico significato dell’esistenza, perché l’uomo viva con pienezza la propria vita: perché l’uomo, che viene da Dio, viva in Dio”.
“Cristo è risorto! Dal sepolcro ormai vuoto, si sprigiona la Vita che sconfigge le forze di morte insidiatrici dell’umana esistenza. I credenti non possono non agire con coraggio e dedizione dovunque c’è povertà, fame, ingiustizia, dovunque si attenta alla vita, dal suo nascere al suo naturale compimento, dovunque essa è disprezzata e vilipesa. I seguaci di Cristo si sentano impegnati a dedicarsi senza sosta al compito faticoso ed urgente di rinnovare la società, lavorando fiduciosi e concordi per imprimere al cammino della storia i luminosi orientamenti evangelici, indispensabili per fare del mondo, del nostro mondo… la patria ospitale d’ogni essere umano. Fratelli nella fede, il Risorto chiama tutti i suoi discepoli, a rendere gioiosa testimonianza di giustizia e di verità”.
“Se Egli è con noi, perché avere paura? Per quanto buio possa apparire l’orizzonte dell’umanità, oggi celebriamo il trionfo sfolgorante della gioia pasquale. Se un vento contrario ostacola il cammino dei popoli, se si fa burrascoso il mare della storia, nessuno ceda allo sgomento e alla sfiducia! Cristo è risorto; Cristo è vivo tra noi,realmente presente nel sacramento dell’Eucaristia”.
C’è davvero tanto su cui riflettere in questi giorni, proprio a partire dalle semplici frasi qui riportate e tratte da vari messaggi pasquali pronunciati da Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Alla loro potente intercessione vogliamo affidare la Comunità Nuovi Orizzonti e tutti i Cavalieri della Luce. Questi due nuovi Santi ci aiutino ad essere convinti annunciatori della Parola, testimoni gioiosi del messaggio di vita portatoci dal Risorto, cattolici che favoriscono il cambiamento voluto dal Vaticano II, che fanno assaporare al mondo la bellezza della misericordia di Dio.