Le immagini alla televisione parlano di regali, rimandano un senso di famiglia, di calore, di tepore, di tenerezza: camini accesi, pupazzi di neve con bimbi che giocano, famiglie riunite e felici.
Luci e alberi di Natale per le strada cercano di far sentire casa un po’ ovunque.
Ma tu bambina, non riuscivi a credere a tutta questa magia perché tornavi a sentire le urla dei tuoi genitori in casa, tra insulti, divisione e litigi e pensavi che in fondo il Natale non faceva altro che amplificare ciò che sentivi e che vivevi in profondità.
Sì, proprio nel periodo natalizio, i tuoi occhi erano sempre pieni di lacrime, il cuore abitato da un senso di solitudine profonda.
“Anche io voglio essere felice” pensavi.
Venticinque anni dopo mi fermo e ti guardo, piccola mia.
La televisione è quasi sempre spenta perché le emozioni forti oggi le trovi dentro di te e nelle persone che hai attorno.
Vedi mani giunte, vedi sorrisi e lacrime, vedi ragazzi e ragazze che vivono assieme aiutandosi, mettendosi a servizio, abbracciandosi, anche discutendo tra loro, ma che alla fine provano ad imparare a volersi bene davvero per poter essere felici.
C’è servizio, c’è donazione, c’è potenza negli sguardi e negli abbracci che scaldano il cuore.
C’è desiderio profondo di essere Famiglia.
Ciò che la vita non ti ha dato oggi scegli di donarlo. E’ pazzesco.
Scegli di essere sorella maggiore per i più piccoli, madre per coloro che cercano un manto che possa avvolgere il cuore che sanguina.
Sì, perché ciò che non abbiamo avuto non è vero che non lo conosciamo. Ciò che non abbiamo avuto si imprime a fuoco nel cuore e da abisso di dolore diventa una fonte inesauribile di Bene, grazie alla forza dell’Amore.
E’ da tanti abissi abitati dall’Amore che nasce Famiglia, nasce Cittadella Cielo in tutto il mondo.
In questi giorni che ci preparano al S.Natale in tutti i Centri di Nuovi Orizzonti si organizzano momenti di Famiglia, di preghiera, di servizio verso le famiglie più bisognose, di ascolto a chi è per strada, al freddo, rannicchiato su uno scatolone, in cerca di un po’ di calore.
Se mi volto indietro con lo sguardo sulla mia infanzia penso che tutto ciò che desideravo da piccola era questo.
Qualcuno capace di accogliere e raccogliere le mie lacrime, in silenzio, abitando la mia solitudine.
Qualcuno che a parole e nella concretezza fosse disposto a dare la vita per me.
Qualcuno che mi volesse veramente bene.
Qualcuno che mi insegnasse, facendolo assieme a me, ad amare e a lasciarmi amare.
Qualcuno che venisse con me verso chi sperimenta oggi quella solitudine che ha potere di annientarti, spegnendoti la speranza e la voglia di vivere, annunciandogli che Vita è l’ultima parola, e che vince sulla Morte.
Piccola mia, a Natale c’è chi dice che 2000 anni fa nasceva un Bambino. Era povero. Non possedeva nulla. Era privo di abiti. Non era accolto da tanta gente. Nasceva in una Famiglia che lo amava. Maria si chiamava la sua mamma e Giuseppe il suo papà e il loro Amore era tutto. Quanta dolcezza e tenerezza in quella Famiglia. Lui era tutto per loro e loro erano tutto per lui.
Sì perché Famiglia è il cuore di tutto. Tu lo sai, bambina mia.
A te che hai avuto una famiglia distrutta, ti regalo questa famiglia.