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“Il grido” la storia di Paolo di Nuovi Orizzonti a RaiUno
FILM CORTOMETRAGGIO “IL GRIDO” – 26 marzo 2016, ore 11, Rai1
Sabato 26 marzo alle ore 11.00 nella trasmissione di Rai 1 “Il Giubileo di Francesco” verrà trasmesso un film cortometraggio intitolato “Il grido”.
Il film, promosso dal Pontificio Consiglio “Cor Unum” e diretto dalla regista Lia G.Beltrami, è stato realizzato dalla società di produzione cinematografica Aurora Vision, con la collaborazione dell’Arcidiocesi di Trento e del Consorzio Melinda. Il montaggio è di Simona Paggi, che ha realizzato tra gli altri il montaggio del film premio Oscar, La Vita è Bella. La fotografia di Denis Morosin, la produzione di Andrea Morghen.
Attraverso luoghi, immagini e parole, vi si racconta la storia vera della conversione di Paolo Zanni, per anni tossicodipendente e spacciatore, alle spalle anche l’esperienza del carcere, guarito dalla misericordia di Dio e recuperato a una nuova vita grazie all’opera di Chiara Amirante e alla Comunità Nuovi Orizzonti.
“Il grido”, che è stato girato in alcune zone della provincia di Frosinone e presso la sede centrale di Nuovi Orizzonti a Cittadella Cielo (FR), rientra in un percorso di altre brevi opere cinematografiche dal titolo ”Carità e misericordia: la condivisione nelle periferie dell’esistenza”, attraverso le quali – come chiesto da Papa Francesco con l’indizione del Giubileo della Misericordia – si cercherà di riscoprire le opere di misericordia corporale e spirituale, mettendole in relazione con il senso della carità cristiana.
Il film in onda il 26 marzo 2016 vuole comunicare e rappresentare l’opera di misericordia spirituale “Ammonire i peccatori”, sapendo che, ha detto il Santo Padre Papa Francesco nell’udienza del 10 settembre 2014:
“Tutti abbiamo la capacità di peccare e di fare lo stesso, di sbagliare nella vita”, ma “la misericordia supera ogni muro, ogni barriera, e ti porta a cercare sempre il volto dell’uomo, della persona. Ed è la misericordia che cambia il cuore e la vita, che può rigenerare una persona e permetterle di inserirsi in modo nuovo nella società”.