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Mi sono trovata cuore a cuore con l’Amore di Dio
Nella settimana Santa di quest’anno ho partecipato per la prima volta al Triduo pasquale. Dico prima perché nonostante siano passati anni in cui io ho trascorso questi 3 giorni diciamo in modo quasi tradizionale, per la prima volta li ho vissuti alla lettera, giorno per giorno, ora per ora, secondo per secondo. Tutto è incominciato il Giovedì Santo con tre momenti fortissimi, di cui la prima è stata la lavanda dei piedi, la seconda la cena ebraica e la terza con il momento dell’ adorazione notturna.
Devo ammettere che ho sempre partecipato alla lavanda dei piedi da spettatrice, ma per la prima volta mi sono trovata cuore a cuore con l’Amore di Dio.
Premetto che prima di arrivare a Vasto stavo vivendo una situazione molto dolorosa in famiglia: la separazione dei miei genitori. Iniziare il Triduo con la lavanda dei piedi è stato il primo passo verso la purificazione del mio cuore. Però il Giovedì Santo non finisce lì. In seguito alla lavanda dei piedi sono stata alla messa in Cena Domini dove si ricorda l’ultima cena con i discepoli e lì, durante la messa, mi ha colpito profondamente l’insegnamento di Gesù che nonostante sapesse quello che avrebbe dovuto affrontare, ancora una volta ci lascia un comandamento nuovo: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”. Gv 13,34
Abbiamo concluso la serata con una bellissima cena ebraica rivivendo alla lettera quello che la Parola di Dio ci diceva. Il giorno successivo,il Venerdì Santo, ho vissuto il giorno in cui il Cristo ha iniziato la sua passione e crocifissione. Anche qui ero abituata a vivere questo giorno in modo quasi automatico senza sapere quale fosse il vero valore. Questa volta invece sono stata protagonista della passione, in particolare nel commento di una stazione, la settima: “Gesù cade per la seconda volta”. Il perché di questa stazione inizialmente non lo sapevo neppure io , ma poi, arrivato il momento di commentare la stazione facendo esempi della mia vita, ho capito che in effetti la stazione che avevo scelto rispecchiava perfettamente quello che stavo vivendo.
Di tutta la Via Crucis ho capito una cosa: che la passione non è solo il Venerdì Santo, ma è la passione di una vita intera. La sera abbiamo visto il film “The Passion”. Non mi era nuovo, ma vederlo dopo aver vissuto la passione di cristo nel concreto è stato totalmente diverso, mi sono impersonificata in Gesù e pensavo tra me e me: “Ma quanto ci ama questo Gesù, quanto, nonostante i nostri difetti, imperfezioni, Lui anche nell’ultima goccia di sangue ci accoglie, ci perdona?!”.
Di tutta la passione sentivo mia la frase in cui Gesù in cui dice: “Dio mio, Dio mio Perché mi hai abbandonato?”. Quante volte il grido di Gesù è il nostro grido? E’ il momento in cui ci sentiamo traditi proprio in ciò che abbiamo sempre considerato di più prezioso ed esclusivo: il nostro amore. Delusi e ingannati da chi dovrebbe essere l’amore, siamo stati abbandonati a noi stessi! Siamo arrivati al fondo della nostra fede e laggiù sperimentiamo una distanza tanto grande dall’amore da sembrare ormai incolmabile.
E’ il momento in cui viviamo l’abbandono insieme a Gesù. Nella contemplazione del mistero dell’abbandono e nel momento della conoscenza del fallimento, non potrò non sentirmi intimamente unita a chi, anche lui abbandonato, sta vivendo, solo con se stesso, i nostri stessi sentimenti; di chi si sente tradito, angosciato; di chi lotta, giorno dopo giorno, per mantenere viva la speranza di poter diventare o ritornare a essere un figlio.
Poi finalmente ecco che arriva il Sabato Santo, il giorno in cui si celebra la discesa agli inferi. Noi lo abbiamo fatto grazie ad un video di Chiara Amirante: “La discesa negli inferi”. Quante volte mi sono trovata nel buio più profondo, a combattere da sola credendo che sia la cosa migliore e quindi rifiutare la mano di Dio. Io personalmente davvero tante volte dico: “Ok Gesù, so che ci sei,ma questa volta me la cavo da sola!”. In realtà non è così. Il Signore Gesù bussa continuamente alla porta del nostro cuore specialmente quanto siamo negli inferi e scende per prenderci la mano.
Ora vi starete domandando: nel concreto, come possiamo vedere e prendere questa mano? È semplice! Gesù ci mette lungo il nostro cammino persone che si fanno strumento del suo Amore.
Gesù essendo sceso negli inferi ha ottenuto la sua vittoria contro la morte e il diavolo. Con questa vittoria anche io ho sconfitto la morte!
Torno a casa con una gioia in cuore mai sentita prima, ringraziando Dio di questa pioggia di grazie con tre giorni di Misericordia allo stato puro!
Grazie a tutti e grazie soprattutto a Maurizio e Maurizia!
Leila Hazizi