Evangelizzazione
IL CAMMINO DELL’ANIMA: a piedi sulle tracce di San Francesco
I pensieri che potete leggere qui sotto sono il racconto dell’esperienza del Cammino di Francesco, pellegrinaggio francescano da La Verna fino ad Assisi, che Mattia Lanfranconi ha voluto condividere con noi. Esperienze simili sono potenti metafore del cammino della vita, che sicuramente possono aiutare chiunque a rivedere i propri passi. Buona Lettura!!
Il giorno in cui inizio a scrivere quest’articolo il martirologio romano ricorda l’Impressione delle sacre Stimmate a San Francesco d’Assisi a La Verna: “Subito nelle sue mani e nei piedi incominciarono ad apparire i segni dei chiodi: le loro capocchie si vedevano nella parte interna delle mani e nella parte superiore dei piedi e le punte emergevano dalla parte opposta…”
Proprio da questo luogo ha inizio il cammino di San Francesco e ha avuto inizio anche il nostro cammino, zaino in spalla e 200 kilometri da percorrere in sette giorni per arrivare infine alla città del Santo.
Per l’intera settimana ci ha accompagnato il versetto del Vangelo in cui Gesù afferma: “Chi non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo”; nel meditarlo e rimediarlo, mi rendevo conto di quanto siano pesanti le nostre croci, di quanto sia difficile portarle. Tuttavia, realizzavo pure che il fatto di poterle portare in due, in questi giorni, anzi in tre, perché a camminare con noi c’era anche Gesù, ha reso tutto meno faticoso, quasi dolce. Ho avuto come l’impressione che la mia vita fosse un puzzle da duemila pezzi, con tutte le tesserine alla rinfusa, e che, pian piano, io fossi in grado di comporre l’immagine e che mi potessi vedere in essa. Era come se dal mio zaino tirassi fuori tutte le cose che vi avevo buttato dentro alla rinfusa, da inesperto pellegrino, e con l’aiuto di Qualcuno più esperto lo riordinassi. Il peso sulle spalle c’è ancora, ma era ed è un peso più leggero, in equilibrio.
Protagonista del cammino di San Francesco è sicuramente la natura, il Creato tanto amato e cantato dal Santo di Assisi; dal monte della Verna al passo di Viamaggio, dal passo di Viamaggio a Sansepolcro, Città di Castello, Pietralunga, Gubbio, la città dell’incontro tra Francesco e il lupo, per poi proseguire fino a Biscina ed infine Assisi. Un lungo viaggio fra la Toscana e l’Umbria, sotto il sole o la pioggia, talvolta sospinti dal vento. Dietro ad ogni tappa ci sono chilometri, ore di cammino, sudore, talvolta lacrime, muscoli doloranti!
Ma non è stato solo un cammino di gambe, è stato anche e soprattutto un Cammino dell’Anima, dentro noi stessi, dentro la nostra umanità ferita, sì, ma mai abbandonata. Fino ad arrivare alla tomba di Francesco, il poverello di Assisi, luogo sacro perché spazio privilegiato per l’incontro con Dio, il nostro Creatore. E lì abbiamo toccato con mano di non essere più soli.
Righe semplici, che speriamo possano contribuire ad alimentare in ogni lettore il desiderio di mettersi in cammino, alla luce del Vangelo, non tanto verso una meta specifica, quanto verso la verità di se stessi, troppe volte messa in chiaroscuro dalle prove quotidiane e dall’aria che respiriamo, inquinata da opportunismi o maschere che ne nascondono la reale bellezza. Buon cammino!!