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La tenda di Nazareth
Carissimi cavalieri, ho aspettato qualche giorno prima di scrivere questo articolo, perchè volevo che certe emozioni e sentimenti si sedimentassero ben bene nel cuore e nell’anima.
Vi voglio raccontare, come posso e come riesco, della meravigliosa esperienza che abbiamo vissuto al Campo famiglie a Trento la scorsa settimana.
L’articolo l’ho intitolato “la tenda di Nazareth”, perchè ho avuto la sensazione che fossimo stati invitati a vivere una sorta di Tabor sul monte (Trento cornice ideale!), ospitati proprio dalla famiglia Nazareth!
Sinceramente avevo non poche perplessità all’inizio di questa avventura: 22 famiglie, una quarantina di bambini, tutti ospitati nel nuovo convento di Trento che la Provvidenza ci ha regalato, tutto questo richiedeva una notevole organizzazione, anche in considerazione del fatto che non l’avevamo mai fatto prima.
Devo dire però che più forte di ogni timore e di ogni senso di inadeguatezza era la certezza di dover sperimentare un pezzetto di Cielo condiviso tra tutte le famiglie Nazareth. Io e Filippo (il mio riservato e sempre presente marito) avevamo ben chiaro che Gesù ci chiamava come corpo a salire sul monte per respirare un pò di aria buona, una brezza leggera, per assaporare la Sua presenza.
Così è stato!
E’ davvero difficile tradurre in parole tante emozioni vissute così intensamente, ci sono riuscite molto meglio di me le mitiche sorelle Vastarella nei loro articoli (che vi invito a leggere nella sezione sud Italia); solo dal cuore mi sgorga un continuo GRAZIE che da giorni pare non mi voglia abbandonare….
GRAZIE a tutte le famiglie, insieme abbiamo sperimentato come sia bello vivere “come in Cielo così in terra”: grazie per come ognuno si è messo in gioco e per come ognuno ha ripetuto il suo “sì” eroico, singolarmente e in coppia! Grazie per la voglia di portare l’amore a chi non l’ha conosciuto come famiglia Nazareth, grazie per il desiderio di imparare da Maria, Giuseppe e Gesù l’Amore quotidiano dei piccoli gesti e delle grandi imprese. Grazie per le risate (tante, tantissime), per le lacrime (decisamente copiose), per le pappe condivise per i bimbi, per la voglia di mettersi in discussione, per la disponibilità, grazie per l’amicizia profonda che ci lega!
GRAZIE ad Alessandra e Mirko e ai ragazzi di Cei, eroici come sempre: grazie per pranzi e cene luculliani, per l’accoglienza fraterna e l’enorme pazienza e disponibilità. Grazie a Danielino ed Elisa, prossimi sposi, ragazzi davvero meravigliosi, che ci hanno fatto gustare l’emozione di un matrimonio preparato con semplicità ma con tantissima gioia e abbandono alla Provvidenza!
GRAZIE a Fabia e Natalina, che ci hanno aiutato a vivere la Parola da protagonisti, gustando quanto sia fonte di guarigione e rinnovamento continuo: grazie per averci fatto gustare il vino nuovo delle nozze di Canaa, per averci fatto comprendere quanto sia importante rinnovarlo continuamente.
GRAZIE a don Giulio, per la sua incredibile fermezza nel celebrare la Santa Messa nonostante gli schiamazzi dei bimbi e il loro irresistibile desiderio (puntualmente concesso) di raggiungerlo sull’altare per “aiutarlo” in svariati e variopinti modi! Grazie per la cura e la dedizione dimostrata agli adolescenti (e questo lo sapevamo) e per i bimbi più grandi (e questa è una novità assoluta….da ripetere!!!).
un GRAZIE GRAZIE GRAZIE ai ragazzi grandi che hanno avuto la pazienza e la disponibilità di seguire i nostri piccoli: devo dire che per me sono stati un grande segno di umiltà, per come si sono fatti guidare, e anche di speranza, perchè se questa è la nuova generazione di Nuovi Orizzonti vi dico che siamo davvero in ottime mani, e lo dico con le lacrime agli occhi per la commozione!!
GRAZIE a Dio per aver suscitato questo grande carisma, perchè siamo tutti molto fragili ma assolutamente determinati a percorrere la Sua strada, e grazie per la vocazione delle famiglie Nazareth, perchè sotto questa tenda vogliamo accogliere noi stessi, il nostro marito, la nostra moglie, i nostri figli, e tutti i figli del mondo che non hanno mai sperimentato l’Amore!
Ci infiliamo anche noi sotto questa tenda!
la più piccolina delle famigliole Nazareth
Max&Dani
Che gioia leggere questo articolo di Silvia. Che gioia sapere di un incontro così profondo di tante famiglie disposte ad essere tutte di Dio! Grazie e preghiamo per tutte le famiglie del Mondo sempre. È la cellula madre della società ed é anche la cellula più colpita, fragile ed attaccata.
E’ stato bellissimo! Io con la mia famiglia lo testimoniamo con grande gioia e forza!
E’ stata un’esperienza di fuoco che spero abbia un seguito…e l’ho potuto constatare non solo su di me e su Andrea ma soprattutto sui miei figli…Non volevano più venire via ed erano pieni di gioia e di desiderio di Gesù,ci hanno raccontato l’incontro con Gesù in Chiesa con don Giulio ed erano commossi ..e tengono da parte ancora adesso la parolina di Gesù x loro…Grazie Silvia e Filippo di come vi siete abbandonati e avete creduto in questo progetto di Dio,col vostro sì avete permesso a tanti di noi di sperimentare la grazia che c’è nello stare insieme a Gesù e tra di noi.Grazie anche a voi e alla piccola Ester…Un abbraccio ..uniti sempre!!!<3
che bella testimonianza . W le famiglie nazareth sparse nel mondo. che Dio ci possa sempre dare il desiderio di metterlo al Centro della nostra vita!! Dio con noi, Dio in mezzo a noi!!
a trento non c’eravamo fisicamente ma il nostro cuore era con voi..siamo sicuri che la Tenda di Nazareth ha “allargato il suo spazio”(Is. 54) fino a raggiungerci! enzo lù e bribrì
Che Meraviglia!
Sono esperienze che tutti dovrebbero provare per fare il pieno d’ amore!
Grazie Silvia per le tante testimonianze di vita vera.
Una preghiera per tutte le famiglie che soffrono lontane da Dio perchè possano diventare famiglia di Nazareth.