Pensieri e RiflessioniSpiritualità
Siamo solo io e l’Amore
Le luci della strada evidenziano i lineamenti del mio respiro che opacizza il vetro della finestra. Scosto la fronte e i miei occhi corrono fugaci da un addobbo all’altro, come dovesse ricavarne più magia possibile in appena un istante.
La stanza è buia, fatta eccezione di quelle lucine che brillano rendendo visibile quella piccola scena a loro circostante, per poi spegnersi lentamente lasciando la possibilità ad altri soggetti di essere ammirati. Ogni tanto pare impazziscano, ed è tutta una confusione di immagini che non si fa in tempo a distinguere.
Un bagliore resta fisso, crea un alone suggestivo che, come una calamita, mi induce ad allontanarmi dalla finestra e a raggiungerlo piano, quasi incuriosita. Sono le candele dell’avvento posizionate ai piedi dell’albero. Quella piccola fiammella è ferma, ogni tanto salta appena ridente… per poi tornare a stiracchiarsi verso l’alto, quasi volesse raggiungere il cielo. L’unica cosa che raggiunge però è una pallina lucida che pende più in basso delle altre.
In quella sfera brillante è riflessa la mia immagine, che pare racchiusa in un mondo senza spigoli pieno di piccole intermittenti danzanti. Ma poi abbasso lo sguardo e, proprio all’altezza del mio cuore, vi è la candelina che si specchia compiaciuta.
Ecco che presto tutto passa in secondo piano, tranne lei. Lei che continua ad ardere in me, senza mai fermarsi neppure un istante…
Talvolta mi capita di spegnere l’interruttore della mia anima, e di non vedere quella candela; ma è proprio nel buio più cupo che lei risplende.
In quel momento non conta ch’io sia o quanto abbia sbagliato… non devo temere il buio, né di non riaccendermi più… perchè Gesù è con me.
Anche se non lo vedo è lì a destare il mio cuore, a scaldarlo… ad illuminarlo di luce nuova.
Sono rapita da quell’intimità che vedo riflessa nella pallina.
Siamo solo io e l’Amore… il resto rimane di sfondo. Tutte quelle decorazioni, le luci a intermittenza, gli addobbi che più di ogni cosa mi trasmettevano la gioia del Natale, ora eran lì solo per allietare l’ambiente… ma la gioia vera mi era data dalla semplicità e innocenza di quell’unica candela, e dall’abbraccio del suo bagliore.
Questo Natale sarà diverso per molti di noi, per molti che devono cambiare le tradizioni… che non possono festeggiare con la famiglia, con gli amici, che non possono forse permettersi lo sfarzo di tanti addobbi… Ma la verità è che
per la prima volta quest’anno abbiamo la possibilità di vivere veramente chiamati all’essenziale, al raccoglimento e alla semplicità…
proprio come nella grotta di Betlemme.
Come i pastori quest’anno voglio sia una luce a guidarmi, una luce abbagliante che mi conduce verso un luogo privo di bellezza e conforto visivo,
ma dove posso trovare una creatura tanto piccola in grado di stravolgere la mia vita e il mio sguardo.
Qualcuno che sia in grado di purificare il mio cuore e di abitarlo, di colmarlo di gioia fin nell’angolo più remoto.
Qualcuno a cui non importa che nel luogo in cui va sia giorno o notte, perché farà risplendere le tenebre e darà colore al sole.
Sovrasterà gli addobbi esteriori e magnificherà ogni cosa al suo passaggio.
Chissà, forse anche Maria avrebbe desiderato la presenza dei genitori quella fatidica notte, eppure non vi fu donna più felice sulla terra. Solo lei e il suo piccolo pargoletto tra le braccia…
Ora solo noi e Gesù nei nostri cuori!
Buon Natale!
Lucia Rota