Famiglia

L’accoglienza in famiglia

Dal 30 luglio al 2 agosto si è svolto a Trento, nel Convento dei Frati Francescani, il primo “campo famiglie” per i piccoli della gioia sposati. Ci si potrebbe domandare cosa centri tale notizia nell’area di servizio dell’Accoglienza e Orientamento… ebbene sì!!! Ha senso perché l’accoglienza si sperimenta per la prima volta all’interno della famiglia, lì dove papà e mamma si predispongono e creano le condizioni per accogliere le nuove vite che il Signore, nella sua bontà, chiama alla luce.

 

E’ stato molto bello, interessante ed utile interrogarsi, alla luce della Parola di Dio, su qual è la storia del proprio nucleo familiare, quale identità assume oggi e verso quale direzione si incammina. Fra i vari momenti intensi che ho vissuto, ce ne è stato uno che mi ha colmato di gioia in modo particolare ed è stato quando a me e a mio marito Matteo (che lavora come falegname nella nostra cooperativa Ali Blu a Piglio) è stato chiesto di esprimere una parola o descrivere un’immagine che definiscano la sfumatura che caratterizza la nostra famiglia. Ebbene, noi ci siamo guardati negli occhi ed insieme, cioè proprio con le voci sovrapposte, abbiamo esclamato: “Jeshua”! Sì, “Jeshua” è un timbro che il Signore ha stampato nel nostro cuore: l’accoglienza degli ultimi, di chi ha smarrito la gioia di vivere dietro un miscuglio di dipendenze, di chi ha perso ogni speranza, è qualcosa che tocca ed accende i nostri cuori e ci spinge a gridare al Signore “Eccomi! Manda me”.

 

L’esperienza di diventare genitori del piccolo Mattia ci ha aiutato ad allargare ancor di più il cuore a tutti i fratelli che il Signore ci pone accanto, provando un maggior senso di accoglienza, di accudimento e di profonda misericordia, ma allo stesso tempo l’essere da tempo padre e madre nella fede, accompagnando tanti che, arrivando disorientati in Comunità, muovono i primi passi verso una vita nuova, ci ha reso più pronti al sacrificio e disponibili verso Mattia. E’ strano, ma l’Amore di Dio ha un’economia tutta sua: più accogli, più ami e viceversa!

 

Incontrare altre famiglie Nazareth come noi e insieme fare degli esercizi spirituali con tempi di condivisione e confronto è stato un avvenimento eccezionalmente arricchente che, in quest’estate torrida dell’umanità, ha dissetato i nostri cuori fino in fondo; così il nostro grazie va a Dio, agli organizzatori e a tutti i partecipanti.

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