Evangelizzazione

I paletti eccessivi della Chiesa

Qualche giorno addietro una persona mi ha fermato spiegandomi la bellezza dei “centri olistici di spiritualità”. Fin qui tutto bene. Ognuno può avere le sue idee e trovar giovamento dove meglio crede, nonostante abbia molti dubbi sui “centri olistici”. Poi ha iniziato ad attaccare la Chiesa perché troppo piena di paletti e di regole e regoline. Posso comprendere anche qui che a volte si eccede e si scade in un fariseismo o legalismo che Cristo stesso ha combattuto aspramente, ma non si può far di tutta l’erba un fascio né generalizzare fino a sfumare i contorni tra il bene e il male.

La risposta che mi ha dato è che “Dio è dentro di noi” e la Chiesa non serve. Sarà proprio vero? Proviamo a capirlo insieme…

Ho semplicemente risposto che sì Dio é dentro di noi, lo dice anche sant’Agostino – che lo scopre dentro di sé -, ma non siamo noi ad esser dio! Nessuno di noi può esaurire in sé l’Assoluto che ci trascende.

Da ex ateo posso dire che l’esperienza mi ha portato a conoscere Cristo e non solo come “entità”, ma come Figlio di Dio e Persona della Trinità che é Dio.
Rispetto le idee di tutti ma l’evidenza che ho riscontrato se la rinnegassi sarebbe come dire il falso dopo aver toccato con mano una realtà oggettiva, per quanto filtrata dalla mia personale percezione.

I paletti poi… Sinceramente andrebbero fatti dei distinguo innanzitutto tra i paletti in sé e l’applicazione delle norme che hanno sempre un fine costruttivo e sono frutto di secoli di storia. Alcune posso essere “aggiornate”, ma grazie a Dio c’é chi é preposto per questo ed ha una Grazia di Stato data direttamente da Gesù quando disse agli Apostoli: Chi ascolta voi ascolta Me!

Gli argini di un fiume non sono un male, anzi permettono all’acqua di sfociare nel mare. Restando sulla metafora potremmo dire che una diga può essere un ostacolo da abbattere frutto di noi ottusi uomini che vogliamo deviare il corso stabilito innalzandoci ad esser dio. Un fiume arriverà al mare proprio grazie ad argini solidi e sicuri così come la Chiesa cerca di traghettare tutti coloro che liberamente vogliono esser guidati da Cristo e i successori degli Apostoli in modo più sicuro verso il Cielo.

Sarebbe poi da approfondire il rapporto valore-legge. Il valore vale sempre, non puo cambiare in sé, o é bene o é male. La regola/legge é soggetta invece al cambiamento in base alla storia, all’evoluzione della societá e a formulazioni generali che però non devono tradire mai il valore in sé. I valori non sono negoziabili, ma le leggi/regole invece devono adattarsi ai tempi perché sono lo strumento per la difesa di un valore in un determinato contesto e tempo. Oggi si mettono sullo stesso piano leggi e valori creando una grande confusione.

Mi sembra tornino forti queste parole della Sacra Scrittura:
Annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina. Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero.” (2Tm 4, 2-5)

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11 thoughts on “I paletti eccessivi della Chiesa”

  1. Ho finito da poco un percorso chiamato “le dieci parole”, è stato un percorso bellissimo dove ho veramente capito in profondità l’importanza di questi”paletti” che prima Dio e poi la chiesa insieme a Lui ci avrebbero dato…ed ora dò gloria e onore a Dio per l’esistenza di questi “paletti” perchè anche se tra mille difficoltà nell’applicarli, anche se ho 7777 ricadute non posso far altro che benedire perchè essi ci siano….un mio Grazie va alla Madre chiesa che seppure non è perfetta, perchè fatta di uomini, è sempre pronta ad accogliere e ad essere la presenza oggi di Gesù sulla terra…e grazie a tutti i sacerdoti come te Don Davide che ogni giorno spendono con entusiasmo la loro vita , per essere TESTIMONI GIOIOSI , DI Dio sulla terra. GRAZIE INFINITAMENTE GRAZIE!!!

  2. Grazie Don Davide per le tue riflessioni. Mai come oggi si cercano compromessi per adattare alle nostre esigenze anche lo dottrina Cristiana. La chiesa non ha paletti ma verità da annunciare. Qualsiasi rinuncia o apparente divieto ci porta alla verità tutta intera. Se noi aspiriamo a conoscerLa allora non parleremo di paletti ma di sentieri o margini. Se veramente cercassimo Dio in ogni cosa la nostra visionesarebbe diversa. Oggi c’è la cultura del corpo e per apparire in forma si passano ore di fatiche in palestra e si fanno molte rinuncie a tavola. Se vogliamo far diventare bella la nostra anima dovremmo fare fatiche simile ma con un un fine DIVINO.

  3. Spero siano spunti di riflessione, non ho la pretesa di dire verità com oro colate essendo solo Dio la Verità e in Cristo la Verità incarnata, ma condivido pensieri, sensazioni, … proprio per capire insieme dove stiamo andando… e dove sarebbe bene andare!

  4. In FB mi hanno giustamente fatto notare che “Dio non è dentro di noi, perché rischiamo anche qui di dare adito a gravi distorsioni perseguendo questa sola affermazione”.
    Rispondo così: sicuramente non può “essere dentro di noi” per il semplice fatto che non si può mettere l’infinito nel finito! Resta però vero che in noi è impressa la Sua Immagine e Somiglianza e pertanto abbiamo un filo diretto interiore in cui possiamo incontrarlo e da cui l’incontro personale non può prescindere.

  5. quali meraviglie ha operato in te il signore!La parola,lo spirito santo che ti fa esprimere le cose in modo che arrivino così forti al cuore delle persone!Quale grande grazia,l’hai mai pensato?Hai mai riletto ciò che hai scritto?Darai lode te stesso al signore per ciò! Scopro in questo periodo la ‘bellezza’di poter avere un figlio come te.Ne sarei onorata!Quale grande grazia per i tuoi genitori!E conosco il dolore di una madre credente che vede un figlio diventare ateo. Un ateo alla fine nemmeno poi troppo convinto di esser ateo..ed ecco qua l’opera,la mano del signore che interviene.. Un Grazie anche da parte mia davide per essere ciò che sei. Prego come vuole la madonna per i sacerdoti,frati a cui lei tiene in modo particolare. Un grazie perché tu mantenga questo tuo essere fino all’ultimo dei tuoi giorni perché sempre più anime incontrino gesù. Un abbraccio di mamma e sorella.

  6. Ogni volta che qualcuno si lamenta dei ‘paletti’ della Chiesa mi vengono in mente il seguente verso del Vangelo: “Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che mena alla perdizione, e molti son quelli che entrano per essa. Stretta invece è la porta ed angusta la via che mena alla vita, e pochi son quelli che la trovano” (Matteo 7:13-14).

  7. Il cammino che la Chiesa con il suo esserci dona a tutti noi è un vero ” esodo ” dall’io al totalmente altro ; è un uscire dal proprio narcisismo la regola ,l’ascesi…; qui si tocccano le differenze tra una mistica naturale e una mistica cristiana : eros che si apre all’ agape – questi sono gli scopi degliauspicabili ” paletti “… ovvero , ogni crescita è , per forza di cose anche fatica …

  8. Caro Don Davide,
    quanto analizzi è giustissimo. Il nostro intellettualismo perbenista che pretende conoscere e sapere tutto, e quindi si autoleggittima a giudicare tutto, il vero problema quando si accontona la fede. Cioè quando al posto dell’umiltà e dell’ascolto della Parola si preferisce l’arroganza della sacenza. Lo richiamo continuamente Sua Santità il vero atteggiamo “dell’umile servo di Dio nella vigna del Signore” non è forzare la scrittura in paletti e leggi, ma vivere l’Amore di Dio e farsi portatori della sua salvezza. Lui sà come deve operare attraverso di noi.
    Perciò criticare “i paletti” significa trovare un alibi per non considerare la realtà dl Vangelo e rimandare la propria conversione.
    Un forte abbraccio.

  9. Come prima cosa mi viene in mente un versetto del Vangelo di Matteo 12,30:”Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.”
    Noi siamo di Cristo perché siamo nella Chiesa di Cristo.
    Insieme collaboriamo alla sua edificazione spirituale e questo lo possiamo fare
    perché abbiamo dei punti di riferimento ben precisi intorno a noi che sono le nostre parrocchie, i nostri sacerdoti, le gerarchie ecclesiali, il nostro Papa. Come potremmo gustare appieno la bellezza di sentirci amati figli di Dio
    se non fossimo nella famiglia terrena di Dio? Come potremmo entrare in piena comunione con Cristo se non ci fosse chi ci porta a Lui attraverso i Sacramenti?
    E’ vero, ci sono a volte, nella Chiesa, alcune sovrastrutture
    che ne appesantiscono la freschezza spirituale, ma se guardiamo con gli occhi della fede, anche questi legalismi un po’ farisaici riusciamo a ridimensionarli per amore di Cristo che provvederà loro a tempo opportuno e il Suo tempo opportuno, non è il nostro…Mi viene alla mente un altro brano del Vangelo che ci ricorda il mandato di Cristo agli apostoli:”Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.” (Mt. 28,19-20)., allora, se Gesù dice ai suoi apostoli, quindi nel tempo ai suoi sacerdoti, alla sua Chiesa, di insegnarci ad osservare tutto ciò che Lui ha comandato…noi cristiani, questo dobbiamo fare, perchè osservare è adempiere, praticare, contemplare… osservanza, infatti, è obbedienza.
    Grazie don Davide per aver permesso queste nostre riflessioni!
    Nadia

  10. Grazie Don Davide.
    “Chi ci separerà dunque dall’amore di Cristo? Forze la tribolazione, l’angoscia….nè morte ne vita potrà mai separarci dall’amore di Dio in cristo Gesù nostro Signore.”
    Romani 8,35-39

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