Arte

MARIA, PRIMA ICONOGRAFA DI DIO

Eccoci carissimi amici questa volta parliamo di iconografia, come ci siamo detti diverse volte
l’iconografia è un vero e proprio ministero.

Possiamo parlare di arte che si mette a servizio della Chiesa e diventa tramite per la preghiera. Scrivere le icone sembra cosa di altri tempi che riguarda i monaci, invece sono diverse le persone che vi si accostano per impararne la disciplina e si lasciano coinvolgere in questa passione.

Accostarsi all’iconografia significa entrare in un mondo ricco, spesso sconosciuto, affascinante della tradizione russa o bizantina, dove tutto acquista un significato ed è simbolo delle realtà celesti.

Chi meglio di Maria ci può fare da Maestra nel dipingere il Volto di Dio….nella nostra vita prima di tutto. Pubblico qui di seguito l’esperienza di Alessandra Spina a riguardo della partecipazione recente ad un corso di Iconografia.

“Dio ti dice da sempre ti ho amato e per questo ti ho chiamato alla vita. Nel tuo volto ho sognato di ritrovare i tratti di mio figlio, perché anche tu mi sei figlio, và affronta l’avventura della vita e porta a compimento questa immagine che io vi ho già abbozzato”

Queste le parole proposte dalla maestra iconografa Suor Maria Rosaria de Ninno ad apertura di questa nuova esperienza del corso di scrittura orante delle icone, all’eremo di San Biagio a Subiaco tenuto lo scorso giugno.

Avevo già partecipato a molti corsi di iconografia ma ogni volta come per tutte le esperienze che si fanno con Gesù ti lasciano sempre un messaggio d’Amore personalissimo e sempre nuovo.

Questa volta stato molto toccante per me contemplare e scrivere il volto di Maria il suo sguardo così profondo e dolce mi ha suscitato nel cuore questa preghiera
Mostrami Signore il Tuo volto perché io conosca te e in te me stessa.

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1 thought on “MARIA, PRIMA ICONOGRAFA DI DIO”

  1. Bellissimo, questo richiamo alla spiritualità tramite l’arte e la preghiera che si coniugano insieme, espressioni dell’anima e possibilità di comunicazione tra Dio e il discepolo…Amo l’iconografia e le icone perché esse ‘fanno presenza’ di Dio, di Maria…non essendo semplici dipinti…e se qualcuno ha mai provato a ‘scrivere’, come dicevi, un’icona, ha sperimentato questa continua novità dello Spirito che ti mostra qualcosa di più ad ogni minimo tratto, ti suggerisce linea, sfumatura…Basta contemplare l’icona della SS. Trinità di Rublev -scritta in preghiera e penitenza in tre anni – per percepire la bellezza e la grandezza di un’esperienza iconografica: ritiro spirituale intenso e personale, anche se occorre prima apprendere metodologia e significati…Spesso qualcuno riduce il tutto a tavole dipinte da ‘vendere’…i ns fratelli Ortodossi avevano ben altra tradizione! E’ difficile, allora, cercare su dipinti ‘in serie’ quel Volto santo e misterioso che solo il cammino personale e nascosto tra le righe della Scrittura e i tratti cercati con amore possono rivelare all’anima…Grazie, Giulia, mi hai fatto venire nostalgia di ‘ricerca’…

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