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Il più grande allenamento che dovrò affrontare

È la storia di Manuel, un giovane ragazzo di Treviso, che pochi giorni fa è stato colpito ingiustamente da un proiettile, ferendogli la schiena. Una passeggiata con la sua fidanzata a Ostia e la sua vita cambia…

Manuel è un futuro campione del nuoto, un ragazzo che attraverso la fatica e l’impegno ha ottenuto grandi risultati nello sport che più lo coinvolgeva.

Quella sera un proiettile vagante lo raggiunge alla schiena: un terribile dolore lo porta ad accasciarsi a terra. Si risveglierà su un letto di ospedale con le gambe paralizzate.

Sì, la vita può cambiare ingiustamente in pochi secondi.

Al di là dei tanti fatti di cronaca e delle migliaia interpretazioni di quanto accaduto, Manuel spicca per l’energia vitale che contraddistingue i giovani. Il proiettile lo ha reso per ora fermo su un letto di ospedale, ma la vita che porta in sé lo sta già facendo lottare perché il suo futuro sia diverso.

Sa bene che quando tocchi veramente il fondo di una piscina, lì c’è la possibilità per uno slancio ancora più energico per tornare a galla. Quanto più arrivi a toccare il fondo tanto più riuscirai a trovare la forza per risalire.

Ma anche in questi momenti di fatica e dolore tutti noi abbiamo bisogno di un modello. Ecco che questo giovane sportivo non poteva non rifarsi a Bebe Vio. In un’intervista, quando parlava del suo futuro, ha subito affermato: «Quando ho pensato al mio futuro ‘diverso’ la mente è andata a lei, a Bebe Vio; sarà un modello da seguire».

Nella lotta, nella fatica, quando hai l’impressione che la vita ti stia voltando le spalle, Manuel ci insegna che uno dei mezzi per uscirne è quello di trovarsi un modello da seguire, una persona che quel cammino lo ha già percorso e ne è uscita vittoriosa.

La vita può cambiare da un momento all’altro e metterti seriamente alla prova. Ma la sconfitta non avrà l’ultima parola perché non esiste perdita per chi sa sognare, per chi sa ripercorrere la strada di coloro che ce l’hanno fatta, di chi trova la forza di cambiare dentro di sé perché sa che siamo nati per vincere.

Se c’è un termine tanto in disuso o mal utilizzato in questi tempi è proprio quello di vittoria. Niente e nessuno è chiamato a perdere nella propria vita. Ogni ostacolo, benché alle volte doloroso e incomprensibile, diventa un allenamento più intenso perché si possa tirare fuori il meglio di sé.

Lo sport dà prestanza fisica ed educa veramente la persona; le prove della vita invece sono il più gran allenamento che porta ad una vittoria certa, perché la vita non conosce sconfitta; mai!

E allora avremmo il coraggio di dire insieme a Manuel: «Voglio iniziare e cominciare al più presto la riabilitazione; tornerò più forte di prima!». Benché non vediamo risultati immediati e la vita possa cambiare ingiustamente da un momento all’altro, quando ci mettiamo alla scuola di chi ce l’ha fatta e lasciamo i sogni prendere vita in noi possiamo tornare più forti di prima.

Grazie Manuel!

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