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Al di là del Fiume Weser…

Il racconto della tappa finale del corso teatrale

È il titolo dello spettacolo itinerante andato in scena nella Comunità Nuovi Orizzonti di Piglio, tappa conclusiva del corso teatrale tenuto da Andrea Di Palma, Iacopo Scascitelli, Chiara Sordi e Federica Ponza e frequentato dai ragazzi della comunità da ottobre a giugno.

Lo spettacolo, scritto da Federica Ponza, ha utilizzato gli spazi della comunità per accompagnare gli spettatori in un racconto che parte dalla famosa fiaba de I musicanti di Brema e parla di consapevolezze acquisite e seconde possibilità, in un viaggio collettivo che prova a rispondere ad alcuni interrogativi fondamentali nella vita di ogni persona: dal segreto della felicità a quello per superare la morte, dall’ importanza degli amici al come superare l’abbandono.

Il presupposto di partenza è la storia dei quattro animali della famosa fiaba dei Fratelli Grimm che, desiderosi di una seconda opportunità di vita e decisi a non rassegnarsi alla morte a cui erano destinati, decidono di mettersi in viaggio verso Brema per diventare dei musicisti.


“Lo spettacolo per noi non è l’obiettivo, ma l’ultima tappa di un percorso pieno di tanti altri obiettivi.”

Andrea Di Palma

Quando ho pensato ad un testo da scrivere, mi è venuta in mente questa fiaba e l’ho trovata perfetta per i ragazzi” –  queste le parole di Federica, autrice del testo – “Mi sono detta: cosa è successo dopo la fiaba che conosciamo tutti? E ho provato a dare una personale risposta a questa domanda. Allo stesso tempo, però, ho provato a scrivere uno spettacolo che fosse quanto più possibile cucito sui ragazzi, per come li avevo conosciuti io in quei mesi. Il risultato è stato davvero bello perché i ragazzi hanno saputo impegnarsi in modo straordinario per dar vita alle parole che avevo scritto e per me è stato emozionante vedere ciò che hanno portato in scena. Sono stati bravissimi e li ringrazio davvero per quello che mi hanno trasmesso! Grazie soprattutto perché questo viaggio durato 8 mesi ci ha condotti in posti inattesi, dove non ci aspettavamo di trovare così tanta felicità”.

Ma lo spettacolo è stato solo la fine di un percorso ben più ampio, che ha permesso ai ragazzi di confrontarsi con il teatro e con le sue peculiarità, scoprendo che può essere anche uno strumento in grado di farci scoprire delle parti di noi che non credevamo esistessero.

Ci piace sempre sottolineare che lo spettacolo per noi non è l’obiettivo, ma l’ultima tappa di un percorso pieno di tanti altri obiettivi.” – ricorda Andrea – “Per me la cosa più importante non sono tanto le risposte, quanto le domande che ci siamo posti insieme ai ragazzi durante il percorso, tanto più che il tema scelto era proprio quello della scoperta. Cosa c’è, allora, al di là del Fiume Weser?

C’è il rispetto per se stessi, sopra ogni altra cosa: saper riconoscere che nulla di ciò che ti accade nella vita può essere così forte da annullarti.

C’è e ci sarà sempre un filo da seguire. Se non lo riuscirai a trovare, ci sarà comunque qualcuno acui potrai dire: “ho bisogno di te”. Questo ho trovato al di là del fiume Weser ed è ciò che questa esperienza ha saputo insegnarmi: la certezza di avere sempre un’altra possibilità”.

“Il desiderio di mettersi in gioco e scoprirsi in varie forme teatrali!”

Iacopo Scascitelli

Spesso ciò che incontri mentre cammini è più importante della meta, e a volte ciò che più si presenta grande è meno importante di quel piccolo impercettibile” dice Chiara, commentando l’esperienza in comunità. “Un uomo, per esempio. Un piccolo uomo ferito può nascondere una forte luce, può essere un miracolo quotidiano per chi gli è accanto, per chi giorno dopo giorno gli vede aumentare il sorriso sul volto. Un uomo che cerca di combattere con tutte le sue forze per proteggere il dono più importante che possiede: la vita.”

E Iacopo sottolinea: “Per me il percorso teatrale in comunità è stata una delle esperienze più belle della mia vita! Ho capito l’importanza di mettersi nei panni degli altri, senza avere pregiudizi. Il teatro è uno strumento magico che ci permette di vivere le persone per quello che sono. In questo viaggio in comunità è stato bello lavorare con questi ragazzi, abbiamo percepito tanta generosità e tanto desiderio di mettersi in gioco e scoprirsi in varie forme teatrali!”.

Federica, Andrea, Chiara e Iacopo concludono: “Al di là del Fiume Weser è stata per noi un’esperienza totalizzante e assolutamente travolgente, perché ci ha portato a scoprire qualcosa in più anche su noi stessi: ognuno a suo modo ha portato a casa una nuova consapevolezza, oltre che la grande emozione per l’esperienza vissuta. Ciò che non dimenticheremo mai? La grande accoglienza che ci è stata riservata, l’affetto, gli abbracci di cuore,gli sguardi grati, i sorrisi sinceri. Grazie a tutti i ragazzi e a Nuovi Orizzonti per questa opportunità: abbiamo scoperto che avevamo più bisogno noi dei ragazzi di quanto loro avessero bisogno di noi.”

Federica Ponza

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