GiovaniPensieri e RiflessioniSpiritualità

E poi… il bagno sotto la cascata!

Nasce circa un anno fa il Gruppo Giovani Regionale – Campania con l’obiettivo di aprire i giovani dal loro gruppetto locale verso un’unità e una condivisione sempre più ampia sia in regione sia con il Centro dell’Opera.

Identità e missione è lo slogan che ci siamo posti.

Dopo i mesi di attività online a causa del Covid 19, siamo riusciti a ritrovarci per quello che sembra essere un nuovo inizio. Due uscite. Una a giugno e una a luglio.

Abbiamo chiesto ai ragazzi di narrarci, in merito, la loro esperienza come se la stessero raccontando alla/al loro migliore amica/o.

Cara amica, come potrei spiegarti queste giornate, come potrei farti capire i miei sentimenti?

Queste due uscite racchiudono la libertà e la famiglia.

La libertà di essere me stessa, di ridere e piangere, la libertà di saper perdere, ma gustare la vittoria di aver trovato una piccola famiglia.

Famiglia, quella che non trovi solo dentro le mura di casa, quella famiglia che non sei obbligata a sentire o vedere tutti i giorni, ma sai che ci sono. Sai che sono lì a fare il tifo per te, sono li durante una scalata a prenderti per mano, sono lì durante una partita a pallavolo, e non è importante se vinci la partita, la cosa importante è che anche durante una sconfitta, la tua sconfitta loro sono lì, fanno il tifo per te.

Vedi, amica mia, in queste due giornate sono riuscita ad apprezzare la meraviglia del creato, il sole, gli alberi, il cielo, ogni piccola cosa. Ecco, amica: le due uscite sono state questo, sono la gioia, l’amore e la semplicità.

Non posso fare altro che ringraziare per i sorrisi e gli abbracci, non posso fare altro che ringraziare Gesù e tutti voi, ragazzi e adulti, per avermi preso per mano! Un abbraccio forte a tutti.

Amelia

Nella ripartenza è nata anche l’Equipe Giovani Regionale formata da 4 adulti: Massimo, Rosa, Ada e Gennaro che, affiancati da d.Enrico e Natalina, formano questa squadra.

Come equipe ci siamo orientati a ripartire con uscite che potessero essere formative e ricreative.

Io sono rinato dopo tanto tempo vissuto così… Voi in un giorno mi avete cambiato la vita e il modo di vedere il mondo. Di solito sono chiuso e faccio fatica con le persone nuove che conosco; rifiuto anche un abbraccio. In questa esperienza invece sono stato bene con me stesso e con tutti quelli del gruppo che ho conosciuto.

Non mi aspettavo che in un solo giorno potessi avere così tanto. Si sono creati dei legami molto saldi. Ora sento di poter vivere questa vita al meglio!

Voglio ringraziarvi tutti per questi momenti vissuti insieme. Saranno ricordi indelebili nella mia vita! Spero di passare altri 1000 di questi giorni così con voi.

Vincenzo

Ho scoperto la determinazione di dover affrontare ostacoli faticosi ma che ne valgano veramente la pena. Montevergine e Montella mi hanno dimostrato

che non importa chi tu sia, qualsiasi cosa tu voglia puoi ottenerla a priori del tuo passato oscuro. Il giocare insieme, farsi il bagno nell’acqua congelata, scalare una montagna con la stessa fatica che ha affrontato Gesù, sono analogie di ostacoli che dovrò affrontare individualmente.

Inoltre queste 2 esperienze sono 2 dei pochi abbigliamenti da inserire nella propria valigia per farne tesoro e poterne raccontare. Raccontare anche la presenza di persone che ti hanno sollevato da un profondo pozzo e che ti hanno poi portato alla luce, per scoprire la bellezza che hanno da donare agli altri e anche la bellezza che ci riserva il mondo. Grazie mille.

Mariano

Nella prima uscita giovani abbiamo rinnovato nella messa la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria al santuario di Montevergine. Prima della salita ci siamo interrogati sul senso del pellegrinaggio e della fatica che può essere vissuta come offerta.

Abbiamo chiesto ai ragazzi di offrire la fatica della salita per alcune particolari intenzioni.

Non sapevo cosa mi aspettava, ma quel giorno era dedicato alla Mamma Celeste ed io non a caso ero in un luogo a lei dedicato insieme al gruppo giovani. Nonostante la fatica della salita al santuario (io l’ho rinominata la salita che feci a Medjugorje al Kricevaz carica di tanti pesi) ho fatto esperienza di leggerezza tramite un affidamento alla mamma celeste. É la seconda volta che mi capita dopo Medjugorie.

Durante la messa, poi, il vangelo parlava proprio a me e voleva darmi la conferma di tante cose che stavo vivendo in quei giorni; devo dire con il cuore in mano che mi si è aperto un mondo.

Con questo gruppo mi sento in FAMIGLIA, libera, stimata, nella gioia e sento che tra noi c’è tanto affetto.

Anto

Uscire con il gruppo giovani Campania è stata un’esperienza che ha portato con sè non sono un bel ricordo, ma un nuovo granello da inserire nel proprio bagagliodi crescita personale e gruppale.

La salita al santuario è stata dimostrazione di forza, quella forza entusiasmante derivata dallo stare insieme, dal condividere un percorso fisico nel rispetto dei tempi altrui e dall’emozione di ricelebrare la messa insieme dopo tanti mesi trascorsi ognuno nella propria camera con le proprie vicende.

Ilaria

Dopo la giusta pausa e una visita al santuario ci siamo seduti vicini per la condivisione in gruppo.

Ringrazio vivamente tutti per essersi aperti nell’ultimo momento delle due giornate, poiché condividere anche a parole ciò che si ha dentro ci ha permessi di costruire una famiglia senza veli -atemporale ed aspaziale – su cui contare sempre.

Ilaria

Se dovessi raccontare la mia esperienza di Nuovi Orizzonti alla mia migliore amica userei la parola accettazione.

Perché in questa enorme famiglia ti accettano così come sei. Con i tuoi pregi e i tuoi difetti. Io mi sento a casa ogni volta che sto con voi.

Sento che posso liberarmi dei miei mostri del passato tranquillamente. Senza nessun giudizio ma accettazione e miglioramento sia personale che sociale. Conoscendo persone genuine alla quale puoi raccontare tutto liberamente. Senza avere maschere e svelare la propria persona e mostrando le proprie fragilità anche con un pianto liberatorio.

Ma oltre questo ci sono tantissime risate insieme e tanto carisma spirituale.

Grazie a tutti e grazie, Gesù, per aver messo sul mio cammino la grande Famiglia di Nuovi Orizzonti.

Chiara

Nella seconda uscita siamo stati in un parco per un momento divertentissimo di giochi di squadra e balli poi ci siamo spostati al santuario del Santissimo Salvatore per la messa e la condivisione di gruppo. In questo secondo incontro si sono aggiunti ragazzi/e nuovi/e che si sono subito integrati con il gruppo.

Sono molto contento della giornata trascorsa. Ho conosciuto in poco tempo un gruppo magnifico di ragazzi che senza reticenza subito si è aperto e mi ha accolto con affabilità, semplicità e generosità. Con alcuni ho scherzato, con altri ho parlato, con altri condiviso esperienze personali come chissà da quanto tempo ci conoscessimo. Una giornata alquanto positiva, che mi ha lasciato al termine, oltre alla stanchezza fisica, un grande sorriso sulle labbra.

Giuseppe

Per me è stata la prima volta, quindi prima di venire avevo un po’ di timore di non sapermi ambientare, invece ho avuto la fortuna di conoscere bellissime persone e mi sono aperta con grande facilità.

Mi sono sentita capita e non avevo paura di essere fraintesa. Tornata a casa, mi sono sentita bene e ho provato tanto benessere spirituale. Grazie mille a tutti.

Elvira

Due uscite-giovani, due incontri, due santuari, due momenti importanti e profondi di condivisione sia nella messa sia nel gruppo… poi la salita al monte, i balli e i giochi di squadra, il bagno alla cascata, tanta bellezza di natura e voglia di stare insieme con questo stile!

Se dovessi raccontare alla mia migliore amica l’esperienza di domenica, direi che tutto è spiegabile attraverso la parola  leggerezza:

la sensazione di sentirsi quasi libero dai macigni della vita frenetica che conduce individualmente ognuno di noi;

la voglia di condividere momenti di gioia vera mentre si gioca a pallavolo mostrando la competizione sana che abita in noi;

la felicità nel vedere le persone nuove arrivate integrarsi facilmente con noi come gruppo definito;

la possibilità di vedere persone sorridere senza gesti eclatanti ma totalmente spontanei;

la voglia di conoscersi e apprezzare anche le fragilità dell’altro perché indirettamente ci fanno ragionare su noi stessi; poter condividere tutto senza limiti di giudizio o freni inibitori.

La cosa che mi ha colpito di più è che mentre la giornata a Montevergine fu stancante e faticosa sia fisicamente che emotivamente, ho sentito come se quella fatica rispecchiasse la mia interiorità e si combinasse perfettamente con queste, la giornata di domenica a Montella invece rispecchiava quella pace interiore e quella gioia che sto sperimentando in questo periodo; tutto mi è sembrato molto strano ma, ragionandoci poi dopo, mi ha fatto rendere conto che per me, Miriam, queste due giornate in qualche modo erano accomunate da un filo conduttore personale e talvolta anche oggettivo.

E poi – altra cosa sulla quale ho ragionato – il bagno sotto la cascata, Miriam in quel momento ha deciso di fare una cosa per se stessa e l’ha fatta senza aver bisogno che qualcuno lo facesse con lei; in questo ci ho visto determinazione e voglia di spingermi e spiccare il volo senza più limiti derivati da terzi.

Mi ha resa felice condividere questi momenti con voi.

Grazie mille.

Miriam

Cari giovani, grazie per le vostre condivisioni cariche di speranza!

Leggendo le vostre condivisioni abbiamo capito che il nuovo inizio è già avvenuto!

Siamo felici di potervi accompagnare ed esservi vicini perché è bello camminare con voi!

Equipe formativa Giovani – Campania

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