Attualità
Eppure ha la forza di guardare oltre!
Alcuni giorni fa, ho trascorso una serata intensissima guardando la replica dello spettacolo di Marco Paolini a La7: ITIS GALILEI dato il 25 aprile dalla sala Fermi dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso.
La genialità di questo artista, la serietà della sua preparazione nella rilettura puntuale dei testi, la sua profonda intuizione e la capacità critica di rileggere la vecchia, vecchissima ‘questione Galilei’ mi hanno davvero sorpreso e inchiodato sulla sedia per due ore e mezza senza fiatare.
La capacità di ascoltare, attraverso un personaggio centrale, la grande storia così complessa – quella del 500/600 – così imprevedibile che ha sconvolto i percorsi millenari del mondo, la capacità di leggerla nelle sue contraddizioni e nelle sue improvvise aperture, di ascoltarla a livelli profondi senza mistificazioni, riduzioni, semplificazioni, mi ha riempito il cuore di sorpresa.
Mi hanno colpito moltissime sue riflessioni in un monologo ricchissimo di emozioni e di silenzi, di mimica e di movimento.
Ne riporto un brano bellissimo:
“Galileo è usato spesso come simbolo della scienza libera contro fede integralista, ma in realtà è uno che per campare fa oroscopi. Eppure ha la forza di guardare oltre. Guardare oltre il sistema di pensieri che reggeva il suo mondo. E non era un sistema di pensieri povero di immaginazione, era invece assai ricco e complesso ma Copernico, Galileo, Keplero aprono strade che lo fanno invecchiare. Accade a tutti i sistemi fondati sulle certezze di invecchiare, accadrà probabilmente a buona parte dei nostri pensieri di diventare un giorno “scaduti” e un po’ ridicoli. La storia di Galileo offre spunti e ragioni per interrogare il futuro senza l’ossessione magica di indovinarlo per forza” (M.P.).
Eppure ha la forza di guardare oltre!
È questo un messaggio importantissimo per me, per te, per chiunque voglia essere protagonista del suo cammino, coraggioso nel vivere fino in fondo la vita che gli è stata data.
Questo ‘andare oltre’, questo non fermarti quando la disgrazia, la cattiveria, l’ottusità degli altri ti vogliono schiacciare, ma aprire nuove possibilità, raffinare la ricerca, spalancare altri ambiti di contemplazione, trovare altre risorse interiori…
Una lezione importante anche per me, per questo momento di vita, perché cercare il Signore significa aprire tutti i pori della nostra pelle e trafficare ogni piccolo o grande talento che portiamo dentro, perché la storia cammini su strade di libertà vera, di autentica umanità, di ricerca inarrestabile: solo queste strade portano a riconoscere un po’ di più le orme di Dio sul mondo di oggi.