Arte
un’arte che si fa armonia
Ciao cari amici! Spero che abbiate passato uno splendido periodo estivo!
…..e si riparte con un nuovo anno! Io continuo a scrivervi dalla splendida cittadella “orizzonti di pace” che da circa tre mesi è diventata la mia nuova casa.
Questa volta vi vorrei condividere il mio personale percorso di “artista”, sì la mia testimonianza di come l’arte, un arte che si fa armonia: canale e strumento di gioia è entrato e in qualche modo ha trasformato la mia vita!
Sono figlia d’arte, papà è un artista molto stimato, scultore di arte contemporanea insegnante di disegno dal vero ed educazione visiva all’istituto d’arte, fotografo…. Da sempre ho respirato in un clima per così dire “artistico”. Il sabato pomeriggio si andava all’inaugurazione delle mostre degli amici di papà o spesso e volentieri delle sue. Le mete estive: musei di di artisti importanti in giro per l’Europa.
Le persone che frequentano la mia famiglia sono la maggior parte artisti. Come scuola alle superiori scelgo naturalmente l’istituto d’arte, penso al mio futuro in questo ambito, in disegno me la cavo anche bene, avrei voluto fare la desainer.
All’ età di 16 anni in seguito alla morte di mia cugina Nicoletta di 14 anni, faccio un incontro molto forte con l’Amore degli Amori che stravolge la mia vita, i miei pensieri, i miei desideri….
Comincia da subito a nascermi dentro il desiderio di fare qualcosa per gli altri, di spendere la mia vita per un ideale grande! Tutto perde colore, senso e significato di fronte a questo Incontro che mi regala nuovi obbiettivi, nuovi valori, nuovo sapore alla mia giovane esistenza che si era già spenta.
Questo grande desiderio di spendere la mia vita per gli altri mi ha porta a scegliere come facoltà universitaria: scienze dell’educazione, nell’attesa di capire Dio dove mi voleva, qual’ era il Suo progetto d’Amore per me. Desideravo andare in missione.
Continuo comunque ad esprimermi creando qualcosa, costruendo i regali di compleanno e organizzando con gli amici dei pomeriggi creativi in cui ognuno poteva esprimersi con la tecnica che voleva.
Questo era parte della mia vita, sì ma non credevo fosse una parte fondamentale. Il mio primo obbiettivo era capire dove e come spendere la mia vita con radicalità evangelica.
Successivamente conosco la comunità “Nuovi Orizzonti”, riconosco questa famiglia essere per me la risposta dentro la quale dare quel senso grande che cercavo anche dal punto di vista vocazionale.
Nella quotidianità in cui comincio a vivere mi viene chiesto di mettere a frutto i talenti. Subito le persone accanto a me, in particolare la mia responsabile non solo si accorge del dono artistico che il Signore mi ha dato ma ci ha crede più di me.
Non è per niente facile mettermi in gioco, appena arrivata penso che avrei fatto meglio a non dipingere più e invece proprio le persone che mi circondano e chi rappresenta l’autorità per me, intravede con chiarezza il grande valore di quel talento che ancora tenevo nel fazzoletto in tasca, come il servo infingardo.
L’arte l’espressione artistica, ritornava ad essere una parte della mia vita questa volta dentro la grande scelta principale di essere un dono d’amore al servizio dei fratelli.
Si sa quanto è fondamentale conoscersi e sapere chi siamo, dove andiamo e cosa vogliamo, per imparare ad amare davvero.
Così ho compreso che questa particolare sensibilità che mi ha sempre caratterizzato e che tante volte avrei preferito non avere è in realtà indice del dono ricevuto che fa di me un’artista.
Non per incasellarmi dentro una definizione ma per comprendere quelle differenze che ci impreziosiscono.
Il percorso comunitario mi ha aiutato tanto a mettere i piedi per terra( come si dice in gergo) e ad imparare una concretezza importante che non si può tralasciare…. Perché si è artisti.
Esercitando e sperimentando il talento ricevuto, ho compreso quanto sia l’astrattismo la modalità con la quale mi esprimo meglio e il “ colore” la mia caratteristica principale.
La stima e l’incoraggiamento di chi mi è stato accanto per tanto tempo mi ha aiutato a farlo crescere fino a comprendere che anche questo (la pittura nel mio caso) è un canale per trasmettere e comunicare l’esperienza delle Esperienze: l’incontro, la relazione con Colui che il Principio di ogni Bellezza e che tramite la bellezza rasserena gli animi.