Attualità
Il mio parroco è diventato vescovo…non capita tutti i giorni! Dio c’è.
Andrea Turazzi, proprio “il mio don”… quello della domenica, delle feste, del coro e delle confessioni, da oggi porterà l’anello episcopale, la mitra e il pastorale.
Appena arrivato in parrocchia, mi ha chiesto di accompagnarlo di porta in porta per invitare i giovani alla castagnata…oggi l’ho visto prostrato a terra sul presbiterio della cattedrale di Ferrara durante il rito dell’ordinazione. Sarà il nuovo vescovo di San Marino-Montefeltro. Che gioia immensa! Meraviglioso come Dio trasforma l’essere di una persona.
Non solo, ma c’era anche suo fratello Silvio, l’infaticabile missionario in sedia a rotelle. Si, padre Silvio Turazzi – fratello di carne e maestro spirituale di don Andrea – non ha mai rinunciato all’Africa neanche dopo un terribile incidente stradale. Don Andrea lo stima tantissimo…l’ha sempre considerato superiore a sé…e oggi, quando si è chinato per abbracciarlo in carrozzina, si è tolto la mitra. Piangevamo tutti. Solo Dio crea queste relazioni soprannaturali, sopra la natura.
Da 100 anni non veniva ordinato un vescovo a Ferrara…e per questo evento, divino e storico, tutta la regione si è unita in festa. Il carcere della città ha concesso a tre detenuti di partecipare alla cerimonia. Presenti le autorità della provincia di Ferrara e quelle della Repubblica di San Marino. 14 vescovi di cui 2 africani e 3 legatissimi a Ferrara (l’attuale arcivescovo Luigi Negri e i 2 predecessori Carlo Caffarra e Paolo Rabitti), la cattedrale stracolma e molta gente in strada. Il cielo sulla terra, la terra in cielo. In tutto questo, un fortissimo senso di famiglia. E soprattutto di Chiesa, di quel meraviglioso corpo mistico che sopravvive agli avvicendamenti, che sempre si rinnova e, nonostante i secoli, rimane la bellissima sposa di Cristo. Dio c’è.
Un commovente scambio di doni tra Diocesi e addirittura Stati. San Marino ha donato a Ferrara l’attuale vescovo mons. Negri, e ora Ferrara dona a San Marino il nuovo vescovo Andrea. Alla fine della cerimonia, una signora sanmarinese mi si è avvicinata dicendo: “Ti ho vista così commossa che son felice per me, ma tanto dispiaciuta per te. Conoscevi don Andrea? Gli eri affezionata? Perché non ti manchi troppo, prendi il mio cellulare…ti ospito io…vieni a trovarlo quando vuoi a San Marino”. Questa è la Chiesa, questa è la Provvidenza, queste sono le carezze di Dio Padre.
“Cor ad cor loquitur” è il motto del nuovo arcivescovo: per arrivare al cuore bisogna parlare con il cuore. Don Andrea lo sa fare molto bene…ma anche Dio non scherza…quando parla lo fa sempre cuore a cuore…con la voce dell’amore.
E l’Amore in questo momento chiede a don Andrea di lasciare tutto per ricominciare ancora una volta da zero…a me invece l’Amore chiede di lasciarlo semplicemente andare. Credo non sia facile né per lui né per me, per tutti coloro che gli vogliono bene e che avrebbero voluto tenerselo stretto. Ma il pastorale di don Andrea parla chiaro…è in semplice legno di ulivo e argento, con alcuni chiodi e alcuni virgulti: dolore nella gioia e gioia nel dolore.
Don Andrea oggi ha detto: “Quando Gesù ti prende un amico, è per mettertelo ancora più vicino, per renderlo più se stesso, più lui”. E allora ben venga don… sii lo sposo che devi essere.
Grazie di tutto don, del tuo esempio, della tua delicatezza, del tuo rispetto e della tua fortezza, del tuo ricercare la santità minuto per minuto, del tuo amore per i parrocchiani e le persone più deboli. Sei una persona eccezionale, che ha sempre creato ponti di fraternità, e tutti lo sanno. Che Dio ti benedica.
LA TUA GIOIA SIA…E CHE SIA PIENA!!!
Ti voglio bene.