Attualità
SOGNO O SON DESTA? VIVERE A CITTADELLA
È pochi giorni che mi sono trasferita a Cittadella Cielo (FR) e mi rendo conto che sto entrando nel vivo del sogno di Chiara, lo sto vedendo nel suo nascere, ci sto dentro con tutta la mia persona, la mia professionalità, la mia recente esperienza di operatrice nella Comunità femminile di Marino, la mia fede.
Ci sto dentro con un’esigenza di sintesi, di ricerca del senso profondo, ma anche di non perdere l’orizzonte, lo sfondo, che da tempo è animato da una domanda: ‘Di che cosa mi voglio occupare?’.
Ho potuto dedicare più tempo alla lettura di testi che avevo accantonato per tempi migliori e mi sono imbattuta in questo brano che mi ha aiutato a trovare una prospettiva ecclesiale al mio abitare in Cittadella Cielo. È di André Fossion, gesuita belga, professore al Centro Internazionale di Catechesi e Pastorale ‘’Lumen vitae” di Bruxelles che, in un Convegno a Genova del 2007, approfondisce il tema della vocazione formativa delle comunità cristiane
“Il convegno ha riflettuto sull’esigenza di far nascere comunità cristiane che siano educative e formative per ciascuno dei loro membri. Il concetto di «città educativa» elaborata dall’Unesco può costituire, a questo riguardo, un motivo ispiratore. La «città educativa» ha una duplice caratteristica: essa è educatrice dell’insieme dei cittadini attraverso il suo stesso funzionamento ed è formatrice quando mette a loro disposizione un insieme organico di proposte formative particolari, alle quali essi possono ricorrere a seconda dei loro bisogni o aspirazioni. Non si potrebbero forse concepire allo stesso modo delle comunità cristiane che siano educatrici attraverso la loro stessa vita e, contemporaneamente, formatrici attraverso l’offerta di percorsi formativi differenziati secondo i differenti bisogni? La parola «educazione» riguarda lo sviluppo continuo, globale ed integrato della persona, mentre la parola «formazione» designa piuttosto apprendimenti specifici debitamente organizzati.
L’obiettivo di questa educazione/formazione in seno alle comunità cristiane è di rendere adulti nella fede. Essere adulto nella fede riguarda sia le persone singole che le comunità. Questi due aspetti – personale e comunitario – sono del resto interdipendenti: persone adulte nella fede contribuiscono a far nascere comunità adulte nella fede e viceversa”.
(André Fossion, La vocazione formativa delle comunità cristiane, in Quaderni della Segreteria CEI, Ufficio Catechistico Nazionale, n.3, sett 2008, p. 135)
Che meraviglia – mi sono detta – vivere in Cittadella, come in un luogo dinamico di vita e contribuire a far fluire questa vita attraverso il suo stesso funzionamento e proposte formative particolari! È un’immagine positiva che mi aiuta a dare senso a un lavoro prevalentemente d’ufficio (sono in editoria) e mi orienta a mettere in campo tutte le dimensioni dell’essere adulta: scegliere chi essere, prendersi le responsabilità, mettersi in relazioni positive… ed essere adulta nella fede: curare l’interiorità, ascoltare la Parola e viverla, leggere i segni del passaggio di Dio nei fatti e nelle persone…
Cittadella: una realtà nata da un sogno e un sogno che ne ha sprigionati tanti altri!!