Pensieri e Riflessioni
L’Amore: il coraggio di osare
C’è una domanda esistenziale che mi interpella profondamente sul significato più intimo dell’amore: “Cosa vuol dire amare?”. Mi serve tempo per afferrarla, farla mia, capirla non tanto con la mente quanto con un cuore pulsante, vivo che prova a spingersi con tutte le forze al di là dell’esperienza passata di non amore vissuto.
È difficile rimettersi in gioco, riaprire la porta del cuore, spezzare le catene lasciandosi raggiungere dalle più varie sfumature dell’amore vero. È un gesto eroico, alla portata di tutti, che va però osato, rischiato, sudato, scommesso per poterne apprezzare la bellezza più intima, per poterne
assaporare l’essenza più segreta, per farne semplicemente dono a qualcuno.
“Alessia, cosa significa per te oggi amare?”. Di nuovo dirompe dentro di me,
all’improvviso, la domanda che in passato toccava la mia inquietudine, la scissione tra l’amore ideale che volevo e quello reale che vivevo. Conosco la mia storia, l’amore disordinato vissuto prima della conversione, quello autentico e vero riscoperto poi. È difficile trovare parole giuste per descrivere nei minimi dettagli i moti abitati da un cuore che si sta riaprendo all’amore vero, alla possibilità di trasformare in novità ciò che lo circonda.
Inizio a scrivere nero su bianco e, in un attimo, un fiume di parole ed emozioni zampillano dal mio cuore come acqua viva.
“ L’amore è penetrare con lo sguardo del cuore tutto ciò che mi circonda. È la vita senza morte, è il respiro dell’anima, è la libertà che sperimento quando accetto il rischio, è la semplicità dei piccoli gesti che riempie, è l’accorgermi di chi mi sta accanto, è scegliere di essere dono per qualcuno”.
Traballo quando sento l’eco dell’amore, il vibrare delle corde della mia anima, l’emergere, in modo spontaneo, da dentro, di risposte positive, emozioni belle, sensazione di serenità.
Avevo solo bisogno di fermarmi, ascoltare e accogliere il mio cuore che, finalmente, mi parlava di un amore nuovo, possibile, già presente in me.
C’è però ancora un aspetto che, da donna di 25 anni, mi limita nel capire fino a che punto ci si può donare amore per tutta la vita. L’essere umano è spinto per natura alla ricerca di certezze, ma queste non esistono! Esiste solo il coraggio di vivere la forma di amore in cui esso si presenta ogni giorno, in modo unico.
Passano giorni e per caso mi siedo una sera ad ascoltare Luigi, un uomo oramai anziano, padre di famiglia e nonno di 3 nipoti. Mi ha sempre attirato la sua dolcezza, la tenerezza con cui fa le cose, il silenzio che alle volte lo abita per lasciare spazio a uno sguardo che parla. I suoi occhi color cielo rivelano saggezza, profondità; rivelano la capacità del suo
cuore di saper amare.
Davanti a una tazza di camomilla, interrotti alle volti dai nipoti, mi racconta la storia di amore con la donna della sua vita: Pia Maria. Mi parla di lei, del loro incontro, di come si sono scelti e sposati inconsapevoli di quello che sarebbe successo.
Dopo la nascita di Marco, il loro primo e unico figlio, viene diagnosticata alla moglie la miastenia gravis, una malattia autoimmune che in poco tempo la porta a vivere in un letto di ospedale, privandola della parola e del movimento. I pensieri più brutti attraversano la mente di Luigi. Quando un giorno, dopo l’incontro con Dio Padre, la sua vita cambia per sempre.
Per 20 anni assiste la moglie, giorno e notte; non l’abbandona, le fa arrivare tutto l’amore possibile continuando ad occuparsi del figlio che cresceva, del lavoro che con dedizione ha portato avanti finché ha potuto e della preghiera, scoperta essere il centro della sua vita. La condizione della moglie era diventata la forza di Luigi permettendogli di alimentare ogni giorno il suo rapporto con Dio e lasciandosi attraversare dall’Amore vero che gli insegnava a portare la croce.
Mi rivela, quasi con le lacrime agli occhi, il significato più profondo dell’amore, del donarsi senza riserve, dell’esserci in quella forma a cui lui è stato chiamato a vivere l’amore.
Lo guardo e dentro di me sento un sì pieno al coraggio che si fa strada, via concreta per provare a osare, in questo viaggio della mia vita, la forma d’amore che io sono chiamata a vivere ogni giorno.
Alessia Dosi