Spiritualità
Un Cenacolo: Un Incontro di Fede!
Il Cenacolo vuole essere un insieme di persone che s’impegnano a pregare e a testimoniare nel loro quotidiano la rivoluzione di amore e gioia, spesse volte silenziosa, che realizza la preghiera, l’unità, la fratellanza e soprattutto l’esperienza personale di un Dio che abita ogni nostro “inferno”, ogni nostro vuoto interiore vivendo del Carisma Nuovi Orizzonti lì dove abitiamo.
Una sera di qualche mese fa vedo entrare al Cenacolo di Treviso una persona che conoscevo; tuttavia era solo una conoscente e non mi sarei mai aspettata di vederla in chiesa, soprattutto ad un incontro di preghiera. Il mio cuore ha battuto forte dall’emozione. Questa gioia si è ripetuta tante altre volte perché la fedeltà con cui ha risposto all’invito settimanale non è venuta meno.
Qualche settimana fa, durante il periodo di Avvento, abbiamo pregato mettendo ai piedi dell’altare una culla vuota e usando questo simbolo per una meditazione diversa dal solito: la culla vuota voleva simboleggiare il nostro cuore che può essere a volte una culla fredda, forse scomoda e anche un po’ puzzolente; se diventa capace però di accogliere il Pargoletto che è la Vita può diventare luogo di rivelazione di un Amore così straordinario.
Ero molto coinvolta in questa preghiera e l’ho sentita davvero mia pertanto avevo la forza di portarla con gioia e con amore anche agli altri del Cenacolo.
Alla fine dell’incontro sentivo forte questa emozione di gioia e mi è nato un desiderio: come piccola comunità e famiglia, avrei voluto che ci potessimo benedire gli occhi perché l’Avvento fosse un nuovo collirio per vedere Gesù com’è e non come ce lo eravamo immaginato finora.
Da quel momento sono partiti tanti abbracci l’uno con l’altro; è stato un momento intenso.
Ho potuto abbracciare chi non avevo abbracciato prima e in questo amore gratuito di cui ho fatto esperienza in prima persona, ho sentito di voler benedire gli occhi a più di qualcuno. Tra questi c’era anche la persona che tempo fa aveva suscitato la mia curiosità non essendo un’abitudinaria di queste realtà di preghiera.
L’ho abbracciata e la sua risposta fu questa: “Sono molto importanti le cose che avete meditato questa sera; mi hanno colpito più che mai!”. Questa persona aveva le lacrime che le rigavano il viso. In quel momento sono rimasta lì un po’ di tempo con le mani appoggiate sulle sue spalle e entrambe, con gli occhi chiusi, abbiamo vissuto un momento inspiegabile di emozioni ma al contempo di tranquillità e di pace; il tutto molto spontaneamente e in modo inaspettato. Dopo un breve momento in preghiera ho scrollato le mie mani dalle sue spalle e ho avuto l’impressione di scrollarle un peso dal suo cuore.
Quando sono andata a coricarmi ho meditato a lungo su quanto fosse successo e la cosa che mi ha colpito è stata la disinvoltura con cui tanti piccoli gesti hanno potuto sprigionare un canale di grazia in tutti i presenti.
L’emozione che traspariva dai loro volti e le lacrime di gioia di chi aspettava da tempo un abbraccio così e che aveva voglia a sua volta di donarlo mi ha reso consapevole di come un Cenacolo sia un’esperienza di famiglia dove la legge che si cerca di vivere è proprio quella del Cielo!
Il gesto compiuto soprattutto nei riguardi di questa persona mi ha fatto sorridere interiormente: visto il mio carattere e la poca confidenza che ho con lei, mai avrei potuto farlo con tanta disinvoltura e semplicità se prima non avessi fatto esperienza di tanta gratuità in una famiglia spirituale qual è il Cenacolo per noi.
Ho percepito una pace che cullava il mio cuore e che mi dava naturalezza nell’agire, nel parlare dell’amore di Dio tra di noi e la convinzione di come fosse davvero necessario amare la culla del nostro cuore abitata da un Dio che c’è sempre e comunque; i nostri occhi allora possono vedere oltre, se lo vogliamo; hanno la possibilità di contemplare realmente nuovi orizzonti e il nostro cuore può trovare il rimedio per guarire, anche solo attraverso piccoli gesti gratuiti.
Il Cenacolo per me in fondo è questo:
lasciarmi amare con gesti e parole che arrivano dove non arriva la ragione; amare e donarmi a quanti, benché lontani e feriti dalla vita, bussano alla porta di una grande Famiglia come Nuovi Orizzonti che si concretizza in un piccolo gruppetto di persone, canale di una immensa grazia lì dove il Signore ci ha messi.
Vicini o lontani, il Carisma arriva ovunque, anche nelle culle più impensabili diventando medicina perché tanti riacquistino “la vista” e rimedio per molti cuori feriti che finalmente tornano ad essere amati e ad amare.
Marta Marini