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Quella missione era per noi!

È la sera di venerdì e da tutto il nord Italia con le nostre auto cariche di sacchi a pelo, strumenti musicali e soprattutto cariche di entusiasmo siamo arrivati in una parrocchia alle porte di Verona: Vigasio. L’invito era arrivato qualche mese prima da due sacerdoti, don Cristiano e don Marco, che con tanta semplicità ci avevano chiesto un aiuto per organizzare una missione di strada che ravvivasse la parrocchia e soprattutto che raggiungesse i cuori dei più lontani.

Volevo risvegliare la mia fede da un momento un po’ difficile.» ci dice Marco. «La mia difficoltà più grande era quella di non riuscire ad abbracciare davvero, ma nemmeno lasciarmi abbracciare… » sussurra Maria Grazia. «Anche le lacrime scendevano sul viso perché mi volevo sentire amata, accolta. » ci confida Daria.«Desideravo incontrare altre persone che vivessero e cercassero questa stessa Gioia …» ribadisce Isabella.

L’accoglienza da parte della parrocchia è stata subito splendida e la serata insieme carica di abbracci che scaldano, di sorrisi, di sguardi pieni di gioia e entusiasmo per la bellezza di trovarsi e poter vivere insieme la prima micro missione della zona nord di Nuovi Orizzonti dell’anno!

Unici particolari che sono balzati subito ai nostri occhi: le strade intorno praticamente deserte e la pioggia…pioggia incessante che è stata  la compagna fedele di tutto il week end.

Ma non ci siamo arresi e non abbiamo dubitato nemmeno un istante che Dio, l’Amore degli amori, non avesse in serbo per noi un progetto ben più grande e che andava oltre ogni nostra aspettativa per quei tre giorni di missione.

Appena arrivai il paese era deserto e poco illuminato… Ma com’è sta storia? Non sapevo più cosa macinare dentro la mia testa. Arrivati in parrocchia mi sistemai in un angolino del salone, nel frattempo arrivarono tutti, ci sedemmo a cena e come succede a tavola, in famiglia, con Gesù al centro, ho cominciato a respirare un clima diverso. Da lì in poi ogni momento è stato scandito da sorrisi, abbracci ed un’unità pazzesca… » testimonia Fabio.

Il programma delle giornate era stato preparato con cura e aveva orari e momenti ben precisi e scanditi come ogni missione che si rispetti ed era stata prevista una formazione per tutte quelle persone della parrocchia che in quei giorni hanno voluto provare l’esperienza dell’essere missionari: momenti intensi di preghiera, formazione all’evangelizzazione e workshop, abbracci gratis, evangelizzazione di strada, Luce nella Notte, Angeli nella notte, street action e testimonianze.

Ho sentito delle parole che hanno toccato il profondo del mio cuore, ho ripercorso il mio incontro con Dio con le lacrime che mi hanno portato a sorridere, mi hanno donato una nuova vita.  Lì ho sentito la mia chiamata: vieni e seguimi, stai con ME. » racconta Valentina.

La pioggia però continuava a cadere, i missionari in strada erano sempre più numerosi rispetto alle persone presenti ma mai un momento abbiamo vacillato o dubitato, non abbiamo cancellato o modificato nessun elemento del programma ma fiduciosi abbiamo continuato a credere che c’era qualcosa di grande pensato per noi, che Gesù ci aveva chiamati lì per un motivo ben preciso.

E Marco? «Per me è stata una esperienza più che unica. » Maria Grazia? «Ho sentito forte l’azione dello Spirito Santo, tanto da sentirmi toccata da Lui…» Daria? «Il pensiero torna spesso a quei giorni e la gioia non si riesce a contenere…»  E Isabella? «Grazie per aver portato un po’ di voi nella nostra comunità. »

E lo abbiamo sentito in tanti nel cuore; le strade erano semi deserte, la pioggia battente, ma c’era un motivo per cui tutti insieme eravamo stati chiamati lì: quella MISSIONE ERA PER NOI, era un tempo PER noi.

Elena Albani

 

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