Spiritualità

Alla Casetta del Tesoro

Pubblichiamo volentieri quest’articolo scritto da Stella Colonia, sull’esperienza vissuta alla Casetta del Tesoro “Nonna Dina”.

Dal sogno su Cittadella Cielo, in “Nuovi Orizzonti”, p. 115: “Ma il luogo considerato da tutti il centro più importante della città era la casetta del Tesoro. Lì vivevano persone colpite dall’Aids o da altre malattie mortali, che si stavano preparando al momento in cui avrebbero percorso la meravigliosa scala luminosa che collegava la cittadella al Paradiso. Gli abitanti della città si recavano spesso nella casetta del Tesoro poiché sapevano che lì c’erano cose importantissime da imparare e tesori molto preziosi a cui attingere”.

Amo le favole e i sogni, e scoprire che si trattasse di un progetto di Gesù, mi ha fatto sorridere e incuriosire: Gesù che chiede ad ognuno di noi TEMPO da dedicare a dei momenti di preghiera di gruppo, da condividere con chi non ha la possibilità di poterlo fare altrimenti. Ci chiede di portare noi il Suo Amore a chi è solo, malato, povero, troppo debole per poterci raggiungere nei luoghi dove di solito ognuno di noi si rifugia per stare un po’ con Lui con la tenerezza di avere vicino l’altro che ci sostiene.

Questa avventura per me è iniziata da poco e insieme ad altri ragazzi e ragazze: ogni martedì andiamo a trovare una nonnina di nome Dina a casa e preghiamo tutti insieme il rosario: sono dei momenti che mai avrei pensato potessero essere così belli. Un vero tesoro da custodire! Tutto quello che lei ci racconta, ma anche la vitalità, l’entusiasmo, il completo abbandono all’Amore di Gesù e al Suo volere: lei è molto devota alla Madonna dei Poveri e ce ne parla tanto e la cosa che mi arriva al cuore è la sua voglia di donare a noi tutto quello che lei ha vissuto, il suo sapere, la sua memoria, affinché non vada perduta e qualcuno possa portarla avanti. Non lo tiene per sé gelosamente: lo offre a noi.

Lei combatte per  tutto questo, nonostante la stanchezza, la sofferenza; non si scoraggia e loda Gesù davvero con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutte le forze e vive ogni momento come se fosse l’ultimo e lo fa con gioia. Nonna Dina dice che questo gruppo è un dono che ha ricevuto grazie a Dio e a Nuovi Orizzonti, ma io sento che il dono più grande siamo noi ad averlo ricevuto: è Gesù che ci sta parlando in quei momenti, è Lui che attraverso lei, e mi auguro ancora tanti come lei, ci guarda, ci ama, ci dà il Suo meraviglioso esempio, ci ascolta. Ogni volta che arriviamo, lei ci chiede i nostri nomi, ci saluta uno per uno e ci abbraccia. Ci rende ognuno un po’ speciale e quando si racconta spesso alza le braccia al Cielo e loda Gesù e a me commuove!

“Dovete aiutarli a capire ciò che anche voi avete capito. E se vi richiederanno un abbraccio perché hanno freddo o si sentono soli, se vi chiederanno una piccola carezza per essere incoraggiati, il vostro tempo e il vostro cercare le cose più grandi perderà ogni significato. LORO SONO IL VOSTRO TEMPO e voi sarete i loro servi. Perché se aiuterete loro, che non hanno niente da darvi in cambio se non la gratitudine e la luce degli occhi di chi impara, aiuterete la mia Parola ad essere VIVA ed EFFICACE nel mondo. Se riscalderete uno solo di questi PICCOLI CUORI ENTUSIASTI anche Dio riscalderà il vostro cuore deluso da ciò che nessun grande della terra potrà mai darvi. Se avvicinerete loro, saprete riconoscere qualsiasi bisogno e saprete trovare il MODO PERCHE’ IL VOSTRO SERVIZIO FACCIA RISPLENDERE LA GIOIA CHE VIENE DA DIO…” (Storie di Gesù – Igino Canestri)

Valentina, Alessandra, Cristina, Davide, Stefano, Luigi, Stella… questo è l’inizio di un elenco di persone che spero possa crescere sempre di più nel tempo, che hanno accolto questo disegno così colorato di Gesù e si sono ritrovati immersi e coinvolti in tutte le sue sfumature più belle, quelle che si provano quando Lo si vive, quando Lo si sente vicino , quando Lui che è Amore è nell’aria.

“Chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà; e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà. Ciascuno dia secondo che ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza; Dio ama il donatore gioioso” (2 Cor 9,7).

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