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Cannabis… droga “leggera”?

Nel pensiero comune si avverte che, troppo spesso, vengono sottovalutati i danni che la cannabis provoca alla salute, ritenendo che si tratti di una “droga leggera”, ossia quasi innocua. In realtà una serie sempre maggiore di studi scientifici evidenzia che la cannabis provoca effetti dannosi già durante la vita prenatale, in caso di assunzione da parte della madre, e soprattutto nell’adolescenza. La gravità dei danneggiamenti risente, inoltre, di due elementi: l’aumentata concentrazione del principio attivo (THC) presente nei prodotti e l’uso contemporaneo di altre droghe ed alcol.
Soffermiamoci solamente ad analizzare l’influenza del THC nell’adolescenza. La cannabis agisce direttamente sul cervello inducendo la morte cellulare ed il restringimento dei neuroni e, dato che l’adolescenza è il momento di picco nello sviluppo del cervello stesso, i mutamenti che si determinano sono gravi e irreversibili. Spesso si generano deficit di attenzione, apprendimento e memoria, ritardo nello sviluppo di una parte del cervello collegato all’aumento dei comportamenti impulsivi, forti cambiamenti cognitivi, comparsa di disturbi psicotici, comparsa di depressione, psicosi e disturbi psico-affettivi, comparsa di depressione e aumento del rischio del tentato suicidio, comparsa di schizofrenia, umore irritabile, sudorazione e nausea, problemi fisici e psicologici, disturbi sessuali, infertilità nell’uomo e nella donna, inibizione dell’orgasmo, aumentato rischio di infezioni, aumentata probabilità di essere successivamente coinvolti in attività criminali, aumento del fattore di rischio nella dipendenza da altre droghe, ecc.

Tali informazioni di carattere generale dovrebbero farci riflettere seriamente. Esiste una vasta letteratura scientifica, divulgata dalle Nazioni Unite in tutto il mondo, che documenta gli effetti sopra elencati, allora perché comunemente si sente ancora parlare di fantomatici effetti positivi per l’uomo? Perché si definisce la cannabis “droga leggera” quando alla luce di tutto ciò non lo è affatto? Questa è una grande contraddizione che nasce da fattori ideologici e culturali, però è arrivato il momento di far cadere i tabù e di parlarne apertamente. Cominciamo da noi, dal documentarci in prima persona e, soprattutto, dal promuovere un modello culturale e valoriale diverso che non solo contrasti l’idea della sostanziale innocuità dell’uso della droga cannabis, ma che ci faccia comprendere quale è il vero bisogno della nostra anima, del nostro essere, che essa nasconde e a cui debbo rispondere in modo positivo e costruttivo per me e per gli altri.

 

To be continued…

(Nella prossima pubblicazione: “Herbal mixture” e cannabinoidi sintetici, rap –hip hop e marijuana)

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2 thoughts on “Cannabis… droga “leggera”?”

  1. La giustificazione più comune che si adduce è che “non tutti quelli che fumano le canne finiscono per bucarsi o a droghe pesanti”. Questo è vero. Ma una cosa è certa: “Quasi tutti coloro che sono finiti a bucarsi o a droghe pesanti hanno iniziato dalle canne”. Venite a farvi un giretto nei nostri centri e una chiacchiera coi ragazzi… A livello sociale non si può esporre a tale rischio i singoli e la comunità intera che ne pagherà le conseguenze. Siamo stanchi di raccogliere i cocci a volte addirittura irreparabili. Iniziamo a remare tutti dalla stessa parte: per la vita e la custodia di tutto ciò che abbiamo in dono!
    Grazie Daniela per questo post.

  2. grazie Daniela xchè hai richiamato l’attenzione su un problema grande ma invisibile xchè l’uso delle “canne” è sempre più diffuso da ragazzi sempre più bambini…Io ho potuto sperimentare sulla mia pelle come l’uso di questa droga può arrivare a rovinarti la vita e ringrazio Dio che mi sono spaventata così tanto e anche se per due anni non ho in realtà vissuto per rimediare ai danni subiti..poi non sono più potuta andare oltre…! lode a Dio che mi ha bloccata così!! vorrei però davvero che lo gridassimo a tutti i ragazzi di quanto questa droga non è così innocua come vogliono farla sembrare…un abbraccio.

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