Spettacolo
THE SUN – A cuore aperto – il nuovo disco della rock band sulla libertà religiosa
E’ finalmente disponibile da ieri il nuovo disco dei THE SUN – A CUORE APERTO.
Ad anticiparne l’uscita il singolo LE CASE DI MOSUL un eloquente annuncio che il disco avrebbe trattato temi quali la libertà religiosa e il bisogno di pace che sta interessando il mondo intero.
Per la pubblicazione del nuovo lavoro discografico, la band di riferimento per la scena
christian rock italiana ha scelto di dichiarare il proprio impegno su temi come la libertà
religiosa, il rispetto dei diritti umani e la promozione della pacifica convivenza tra i popoli
attraverso iniziative sui social, un nuovo tour e un videoclip d’autore.
Il primo brano estratto da Cuore Aperto, il nuovissimo album dei The Sun, è stato per diversi giorni al primo posto della classifica rock di iTunes,
in seguito alla release digitale del 18 maggio scorso.
Un segnale del coinvolgimento che la band di Thiene (Vicenza) riesce ad innescare tra i giovani, chiamati a raccolta per un tour
2015 che toccherà tutta Italia (e alcune date all’estero) a partire da inizio giugno.
La canzone scelta come anteprima del nuovo lavoro discografico è Le case di Mosul, un
titolo che ha annunciato senza mezzi termini l’importanza dei temi che Francesco Lorenzi –
cantante e autore di testi e musiche – e la band affrontano. Il brano è stato ispirato dalla
vicenda del professor Mahmoud Al’Asali, docente di diritto presso l’Università di Mosul, in
Iraq. Il professore è stato assassinato dagli islamisti del califfato per aver difeso i diritti dei
cristiani e delle altre minoranze religiose della città, vittime di un disegno di epurazione
simile a quello nazista nei confronti degli ebrei. Un approfondimento sulla vicenda e sulla
genesi del brano è online su http://www.francescolorenzi.it/2015/05/the-sun-le-case-di-
mosul/, assieme al videoclip firmato dal regista Andrea Scorzoni .<<< CLICCA PER GUARDARE IL VIDEO “LE CASE DI MOSUL”
Lorenzi si è recentemente espresso anche su tutto il percorso che ha portato alla
realizzazione del nuovo album, disponibile anche in una speciale versione deluxe con
testimonianze e molti contenuti esclusivi: “Dopo due album con Sony Music, la
scelta discografica per questo disco è stata quella dell’autoproduzione. Abbiamo messo
assieme un team di persone affiatate, scegliendo di gestire direttamente tutto ciò che ci
riguarda, sia dal punto di vista artistico che dal punto di vista della comunicazione. Ci siamo affidati per la stampa e distribuzione ad Artist First, realtà discografica leader in
Italia, attenta alle scelte della band… e ai contenuti proposti” Per il cantante “Cuore
Aperto ha un sound molto energico, radicato nel rock, con successive variazioni di
genere. Mai come questa volta sono stato animato da una scrittura ispirata e nitida. Ho
lavorato su ciò che davvero volevo far percepire, togliendo l’inessenziale. Questa scelta ha
dato alle canzoni una forza straordinaria, immediata, sia da un punto di vista sonoro che
tematico. Dai brani più tirati fino alle ballate, c’è sempre un filo conduttore unitario,
armonioso, che dialoga con l’ascoltatore.”
Tornando a Le case di Mosul, la canzone, ancor prima di essere pubblicata, ha creato un
caso di aggregazione dal basso, coinvolgendo migliaia di giovani in una community
dove tutti possono esprimere un messaggio di vicinanza alle persone care, spiegando i
propri motivi con un video, una foto o una semplice frase. Tutto è partito dall’iniziativa che
la band ha lanciato sui propri social: una call to action che invita i fan a dire “credo in te”
a qualcuno che amano, riprendendo il verso conclusivo de Le case di Mosul e facendone
un tormentone divenuto virale grazie ai contenuti creati spontaneamente dagli stessi
utenti. Un modo per condividere da subito i temi del brano, che proprio perché universali
fanno parte del vissuto di ognuno e chiamano a esprimersi in prima persona.
I The Sun hanno inoltre previsto una pagina “social wall” dedicata alla raccolta di tutti i
video, le foto e i messaggi con #credointe, come forma di restituzione per i fan. La bontà
dell’iniziativa è testimoniata anche dal fatto che le persone, nominandosi (o meglio
taggandosi) a vicenda, hanno spinto l’hashtag fuori dai confini del fan club del gruppo,
seguendo un po’ il meccanismo di diffusione che la scorsa estate rese celebre
l’americanissimo Ice Bucket Challenge. Un modo innovativo per introdurre i delicati
argomenti della canzone e invitare a riflettere sull’urgenza della difesa effettiva dei diritti
umani e della libertà religiosa in tutto il mondo.
La band ha dato continuità all’iniziativa mettendola al servizio della veglia di
preghiera per le comunità cattoliche nel mondo indetta dalla CEI e svoltasi sabato 23 maggio, promossa dall’#free2pray.
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