ENJOY YOUR MEAL: Il coraggio di incontrarsi

“AVVISO: Questa sera alle 20.30 riunione di casa per l’Enjoy Your Meal” Ecco come inizia per noi l’Enjoy Your Meal, ci riuniamo, ci sediamo e ci guardiamo.

Condividiamo. Sintonizziamo i cuori e li prepariamo ad incontrare altri cuori. Direi semplicemente che è un incontro che nasce da un incontro, sembra complicato ma in realtà ci vuole solo tanto coraggio.

Parlo di coraggio perché incontrare qualcuno vuol dire letteralmente stargli di fronte. Lasciare che il tuo cuore stia di fronte a quello di qualcun altro che molto probabilmente neanche conosci, o che conosci, ma sicuramente è diverso da te.

Vuol dire stare di fronte ad un cuore che alle volte pretende, alle volte è troppo ferito per battere al tuo stesso ritmo e fai fatica a capirlo. Significa stare di fronte ad un paio di occhi che alle volte sono troppo abituati a guardare per terra.

Incontrare vuol dire stare di fronte a qualcuno che è completamente diverso da te ma ti ci puoi incastrare come i pezzi di un puzzle. Questo è l’Enjoy Your Meal per me, è l’incontro con chi non è Raissa, è l’incontro fuori di me che mi allena all’incontro con me stessa.

Domenica, durante quest’ultimo Enjoy Your Meal, ero incaricata di servire ai tavoli. Sono tanti gli episodi che mi porto nel cuore di quel giorno ma ce n’è uno in particolare che mi ha fatto capire che alle volte la pazienza e l’insistenza del nostro cuore deve superare la chiusura del cuore dell’altro.

Ho rivisto una persona che incontro ad ogni Enjoy Your Meal e, a differenza delle altre volte in cui evitava la mia presenza, questa volta scherzando affettuosamente mi ha detto: “Oggi ci hai abbandonati, non ti siedi a mangiare con noi”.

Penso siano queste le vittorie più grandi, lasciare la propria orma sulla strada di qualcun altro. Dobbiamo diventare strade a doppio senso se non vogliamo rischiare di essere vicoli ciechi.

Voglio condividere con voi le parole di una mamma, Simona, presente domenica: “L’Enjoy Your Meal è un giorno di incontro dove si può stare tutti insieme, dove si partecipa ad una messa cantata che è bellissima, dove ci si trova tutti vicini perché ci si sente fratello e sorella anche se siamo lontani.

C’è accoglienza senza pregiudizi, qui nessuno viene giudicato.. e poi è un giorno di gioia per i miei figli, perché c’è la festa..c’è tutto”. Per noi, il tutto, è incontrarci e riempirci la vita a vicenda. E per te?

Raissa Franzese