Evangelizzazione

Il Papa sogna con noi


Tra pochi giorni il Papa compirà 85 anni. Lo guardo, lo ascolto… e mi sembra giovane, tanto giovane. Brillante, forte, entusiasta, sorridente. Un grande esempio per tutti noi.
Ma qual è il segreto della giovinezza di Benedetto XVI? Lo possiamo riassumere in una parola sola: Amore.

E’ l’Amore che fa restare eternamente giovani, proprio come il Papa. L’Amore con i suoi sogni, le sue speranze… l’Amore che dona fiducia nel domani… l’Amore che possiamo vivere e alimentare ogni giorno, con un gesto di tenerezza nei confronti degli altri.
Il Papa sta per compiere 85 anni, ma è talmente “innamorato” di Gesù che continua a guardare al futuro e a pensare grandi progetti per la Chiesa.

Così è stato per i suoi predecessori. Giovanni XXIII, negli ultimi anni della vita, ha aperto il Concilio Vaticano II. Questo suo gesto, da vero innamorato, ha dato linfa e speranza ai cristiani e all’umanità intera.
Paolo VI è stato un altro innamoratissimo di Gesù. Un Papa che ha saputo dialogare con tutti, aprendo il cuore alle persone più lontane. Un Papa costruttore di ponti e di strade nuove, che ancora oggi sono vive e testimoniano un Amore infinito.
Ricordiamo anche il sorriso di Giovanni Paolo I, che ha lasciato un segno incancellabile nell’anima di ognuno di noi. E poi lo sforzo di Giovanni Paolo II. Nonostante la sofferenza, ben visibile, questo grande Pontefice non ha mai smesso di fare il missionario oltre ogni confine. Grazie al suo cammino infaticabile, tantissime persone hanno potuto conoscere il Vangelo.
Se guardiamo l’esempio dei Papi, veri innamorati di Cristo, possiamo capire che l’Amore non deve mai farci smettere di sognare. E’ un esempio che vale per tutti gli innamorati, i fidanzati, i mariti, le mogli e i cittadini del mondo.
Benedetto XVI è un Papa giovane che continua a fare grandi sogni.
Noi possiamo sognare con lui, sicuri che la bellezza della realtà supererà ogni nostro desiderio.

 

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8 thoughts on “Il Papa sogna con noi”

  1. Effettivamente, questo Papa, come molti altri, dimostra già in vita come l’ampiezza della sua capacità di amare travalichi i tempi e rappresenti, anzi rappresenta, un punto di riferimento saldo.
    Mi sono sorpreso nel vedere la sua grande umiltà fin dalla sua elezione con l’immagine del “servo nella vigna del Signore”, ma soprattutto la forza dell’amore che appunto lo sostiene e lo spinge in modo infaticabile a cercare sempre la novità per stimolare la fede e rendere visibile il Signore. Oltre ai suoi numerosi scritti ed in particolare la sua presentazione così autentica di Gesù di Nazareth, resto sempre colpito dallo stile. Semplice, preciso e penetrante. Non ci si meraviglia che lo Spirito Santo lo abbia scelto come pontefice. Poi, quante iniziative per comunicare la fonte autentica del cristianesimo creativo : l’anno paolino, l’anno sacerdotale con la figura del Curé d’Ars, cioè inno all’umiltà splendente di Spirito e adesso l’anno della fede.
    Credo che siamo molto debitori a questo Pontefice e di conseguenza a Dio per avercelo proposto e dato come Pastore.
    Basti, ad ultimo, pensare il viaggio ultimo in Messico e Cuba a qualche giorno dalla riccorrenza pasquale, fatto con convinzione, amore e abnegazione totale nei confronti della sua età e della maratona apostolica in atto. In questo, rispecchia esattamente Giovanni Paolo II.
    Grazie, Carlo, per avere giustamente sottolineato come il Successore di Pietro sia davvero il rappresentante di Dio in terra e “Pastore Buono” della sua Chiesa al quale dice sempre insistentemente con Giovanni “Pietro mi ami ?” “Pasci le mie pecore”.
    Un salutone.

    1. Ciao Patrice, grazie! Anch’io apprezzo molto la semplicità e la chiarezza di questo Papa. E’ una semplicità che lascia vedere tanta cultura, la sua grande cultura, espressa con umiltà. Il bello è che lui riesce a comunicare tutto questo in modo semplice, chiaro, accessibile a tutti. Questa è una caratteristica che hanno i grandi!

  2. Auguri di cuore al Santo Padre. Ieri sono stato con Arturo Mari, fotografo di 53 anni di Chiesa, dal Papa Pio XII a Benedetto XVI… L’intervista andrà in onda sabato prossimo Sulla Via di Damasco a RaiDue, ma dietro le quinte ha parlato di fatti inediti vissuti con Giovanni Paolo II pazzeschi e del suoi rapporto personale con gli ultimi 6 Papi. Ha fatto 6milioni di scatti, una cosa pazzesca… Ma soprattutto bellissimo ascoltare la quotidianità di uomini che Dio ha scelto per un ruolo così gravoso e difficile, capaci di annullarsi per Lui! Tutti dei grandissimi santi. Su Benedetto XVI poi davvero mi ha raccontato dei particolari davvero unici. É un Papa grandioso che con amore serve la Chiesa. Sosteniamolo con la nostra preghiera. Non dimentichiamoci mai del Papa che prima di tutto è un uomo, ma chiamato ad essere il Vicario di Cristo in Terra! Leggere Benedetto XVI integralmente é meraviglioso… Traspare la sua profondità, la sua umiltà, la sua cultura docile allo Spirito Santo.

  3. Caro don Davide grazie, hai usato un verbo giusto e bellissimo, molto adatto a questo Papa: “traspare”. E’ proprio così. Lui parla in modo semplice, chiarissimo per tutti. E la sua grandezza sta proprio in ciò che traspare da questa semplicità: un’immensa cultura, una saggezza infinita. La stessa sensazione l’ho avuta leggendo i libri di Chiara Amirante, che mi sono di grande aiuto. “Traspare” è il verbo giusto, perché esprime perfettamente tutta la ricchezza, la sostanza, la concretezza che c’è dietro le parole semplici. Il mondo ha bisogno di questo!

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