Evangelizzazione

A ciascuno il suo “mestiere”, sacerdoti inclusi

Ecco a voi la riflessione di un cavaliere della luce, Antonio, che ha condivisio dopo aver ascoltato l’omelia e meditato a fondo il passo del vangelo di Gv 21, 2-7.

Oggi più che mai è opportuno rendersi conto, e far capire a chi non lo sa, che ciascuno deve fare il proprio “mestiere”, sacerdoti inclusi. Cercherò di spiegare meglio questo concetto attraverso il racconto di una mia recente esperienza.

Qualche giorno fa presso la mia parrocchia, attraverso il commento ad un brano del Vangelo, il sacerdote ha evidenziato un concetto molto attuale: cambiare abitudini per avere successo.

Dopo una notte intera trascorsa in mare a pescare, Pietro torna a riva sfiduciato e a mani vuote. A quel punto Gesù gli suggerisce di gettare le reti a destra invece che a sinistra come aveva sempre fatto. Questa azione è innaturale per un pescatore esperto come Pietro, ma è efficace perchè gli consente di raccogliere tantissimi pesci. Dal punto di vista matematico questo concetto è ovvio: ripetere le stesse operazioni conduce sempre allo stesso risultato. Ma è meno ovvio pensare alla validità di tale concetto nella vita di tutti i giorni. Senza pensarci, noi percorriamo sempre la stessa strada per andare a lavoro, usiamo sempre lo stesso armadietto in palestra, ci sediamo sempre allo stesso posto a sedere all’università, ecc.. In sintesi, noi facciamo sempre le stesse cose e otteniamo sempre gli stessi risultati.
Per ottenere risultati migliori dovremmo fare cose diverse dal solito: cambiare strada, armadietto in palestra, posto a sedere all’università, ecc..In conclusione, per cambiare qualcosa nella nostra vita dobbiamo cambiare abitudini. Cambiare non è facile, perché fa sentire meno sicuri, e perché a piccoli cambiamenti corrispondono quasi sempre grandi sacrifici, ma è l’unico modo per non cadere in un ordinarietà di vita che ci sfianca e ci consuma.

Non scopro certo io oggi la validità dei tanti messaggi contenuti nel Vangelo. In passato ho letto di temi simili in libri di tutt’altro genere a significare che spesso possiamo trovare un fondo di verità anche in testi che non ci aspettavamo. Molte persone ignorano che si possano ritrovare concetti così attuali in libri tanto antichi come le Sacre Scritture, e che i sacerdoti, così come anche tante altre persone impegnate a vario titolo nell’ambito della Chiesa, possono trasmettere un’enorme ricchezza intellettuale e spirituale utilissima nella vita di tutti i giorni. Per questo non condivido le idee di chi “sostituisce” il sacerdote, come ad esempio fa chi si pone importanti domande “esistenziali” (e spirituali!) e si rivolge allo psicologo.

Come il sacerdote non può essere sostituito da uno psicologo, così resta pur sempre vero che lo psicologo non può essere sostituito da un Sacerdote e che entrambi sono validi per la loro sfera di competenza. La specificità del sacerdote è quella di porre l’attenzione sulla nostra sfera spirituale, su quella parte di noi che in questa società abbiamo quasi completamente rimosso o dimenticato o affidato a specialisti di tutt’altra cosa.
L’uno non esclude l’altro, ma stiamo attenti a non far sistemare l’impianto elettrico di casa all’idraulico, per usare un’immagine simpatica.

In conclusione bisogna comprendere e far comprendere che il sacerdote è importante, e rivolgersi a specialisti differenti fa male al cuore…e, cosa di questi tempi sempre più importante, anche al portafogli!

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9 thoughts on “A ciascuno il suo “mestiere”, sacerdoti inclusi”

  1. Condivido pienamente questa profonda riflessione,aggiungendo solo un breve pensiero.Lo psicologo è una professione,il sacerdozio una missione che coinvolge il rappresentante di Dio nella totalità della sua esperienza di vita.Lo psicologo dopo 50 minuti ti interrompe mentre Dio è nell’intera nostra vita.Mi sembra tutto molto parziale e limitato rispetto tale Amore.Spero che il sacerdozio non si tramuti mai in mestiere o professione.Meglio credo rimanere sempre un prete alle prime armi,un dilettante a vita diciamo.Arrivederci e buona giornata.

  2. Riflessione molto vera e molto seria!
    E lo dico da Psicologa che ha davvero a che fare con la difficoltà di stabilire il “limite” della propria sfera professionale.
    Non è facile e bisogna avere una profonda umiltà e onestà personale per ammettere che il tuo compito è finito e che il resto non ti compete.
    Faccio un esempio: quando una persona arriva da me bloccata perchè a causa di attacchi di panico non riesce più ad uscire di casa il mio ruolo è chiaro. Come un medico io devo aiutarlo a sbloccare questa situazione e ad insegnargli a gestire la paura (che è una reazione fisiologica e normale nonchè utile se non esasperata) per poter tornare padrone delle proprie scelte.
    Una volta che questo è accaduto, almeno secondo me, il mio compito è finito. Cosa fa della sua ritrovata libertà, ovvero come sceglie di vivere la sua vita, quali sono le sue convinzioni etiche e religiose…. non mi compete più.
    E’ molto facile, invece, cadere in un “delirio di onnipotenza” ed ergersi a consiglieri spirituali iniziando ad indicare cosa fare e cosa non fare.
    Ovviamente il confine è sottile ma è mia profonda convinzione che, così come i medici, noi psicologi e psicoterapeuti dobbiamo aiutare le persone a sbloccarsi quando sono rimaste intrappolate (per vari motivi) in percezioni e conseguentemente comportamenti rigidi di cui non riescono più a fare a meno (vedi ossessioni, vedi compulsioni, vedi attacchi di panico, paranoie, disturbi alimentari…..), nella convinzione che ritrovare la capacità di imparare a conoscersi e gestirsi potrà aprire loro più strade e dia una serenità interiore in cui può essere più facile ascoltare la voce dello Spirito.
    E’ sicuramente un discorso articolato che ora non riesco a sviluppare come vorrei…anzi, mi piacerebbe moltissimo parlarne e confrontarmi con latri psicologi cristiani se ci sono qui sul blog!
    Per riassumere in poche parole (probabilmente semplificando troppo!!!) penso che una psicologo /psicoterapeuta possa lavorare su due campi : 1) la consocenza di sè; 2) lo sblocco di situazioni rigide/patologiche , tutto all’interno di una cornice antropologica che si muove nella consapevolezza che, essendo fatti ad immagine e somiglianza di Dio, raggiungiamo la gioia piena e la completa espressione di noi stessi nell’ Amare come Gesù ci ha insegnato.
    Forse, con molta umiltà, noi psicologi possiamo aiutare le perosne a rimuovere blocchi emotivi e mentali che non permettono loro di camminare speditamente sulla strada dell’Amore.
    Buona giornata a tutti!

    1. Cara Claudia,
      condivido le tue riflessioni e aggiungo solamente una considerazione.
      Da un lato lo psicologo/psicoterapeuta deve riconoscere il limite della sua attività laddove nella persona siano presenti “criticità spirituali” quando sono già stati superati tutti gli altri problemi etici, sociali, culturali, ecc.
      Dall’altro lato è ugualmente importante non confondere la religione con la psicologia/psicoterapia, perchè altrimenti si amputa la radice vera e propria della religione: la fede.

  3. Riporto una tua frase:” … stiamo attenti a non far sistemare l’impianto elettrico di casa all’idraulico”;…tu stesso l’hai definita “un’immagine simpatica”.

    Posso farti allora una domanda?

    Ti fideresti di un palazzo costruito da un pescatore?
    o di una macchina messa su da un pescivendolo?…gli esempi potrebbero continuare e sarebbero in linea con il titolo del tuo post.
    Se le risposte sarebbero no,…allora come mai nn facciamo la stessa cosa con la MUSICA!
    BASTA una chitarra in mano, estromettere su quattro accordi quello che abbiamo dentro e il gioco è fatto: ci si iscrive alla SIAE…senza poi, MAGARI, nn essere in GRADO di parlare e/o scrivere il LINGUAGGIO della MUSICA!

    E la stessa IDENTICA cosa avviene con la scuola!

    Su tutto si fanno i necessari distinguo ma poi tutti i mali della società li deve pagare la scuola!
    Io sono un insegnante, e di musica per giunta, e – ora sono VOLUTAMENTE provocatorio – se nella mia scuola venisse Chiara (giusto per fare un nome) …io, MOLTO PROBABILMENTE, nn ci porterei la mia classe ad ascoltarla!
    Nn perché a scuola nn se ne perda di tempo…ma perché sono arcistufo di PROCLAMI in cui si parla della SCUOLA senza averci messo mai PIEDE come DIO COMANDA: da insegnante!
    Forse è facile fare lo splendido per il tempo circostritto di poche ore di lezione; un’altra cosa è prendersi a cuore, FARSI CARICO della FATICA di CRESCERE dei tuoi ALUNNI,…e delle loro FAMIGLIE!

    Ok mi fermo,…e scusate la veemenza!
    Ho scritto tutto d’un fiato!

    GRAZIE a CLAUDIA, davvero ARRICCHENTE!
    Però pensiamo alle nostre messe, al BAGAGLIO CULTURALE che abbiamo in EREDITA’ (musicalmente parlando)…e se proprio nn siamo capaci di apprezzarlo (perché SOLO di una nostra MANCANZA si TRATTA)…almeno nn RAGGIRIAMO la frittata: faremmo, FORSE involontariamente, il lavoro di quell’altro!
    CIAO….a ciascuno il suo…di mestiere! 😉

    UNITI solo nell’UNICO LINGUAGGIO dell’AMORE ( che ci accoglie tutti) <3

    1. Caro Antonello,
      sono d’accordo con le tue considerazioni ma faccio un’osservazione.
      Io credo possa essere utile agli alunni ascoltare il messaggio di persone che non sono insegnanti di professione, a patto che queste persone parlino dei temi in cui sono competenti.
      Ti abbraccio

  4. Ciao Claudia,
    avevo scritto una replica sostanziosa, ma evidentemente … va bene, ci vuole pazienza. Faccio una sintesi di quello che avevo scritto con particolare approfondimento. Ti segnalo 62 Gaudium et Spes. Occorrono sempre tre aiuti, corrispondenti alle tre entità di Corpo, Anima e Spirito che costituiscono la Persona Umana ad Immagine e Somiglianza della Santissima Trinità, Unico nostro Dio. Ciascuna di queste entità, tre persone uguali e distinte, necessita di cure, attenzioni, premure, sollecitudini. Nel XX secolo al Signore è piaciuto “svelare” all’Umanità i linguaggi delle Scienze. Tra di esse anche la Psicologia e la Sociologia. Tali nuove scienze, tali nuovi decodificazioni del Mistero che è l’Essere Umano ad Immagine e Somiglianza del Mistero che è Dio per noi Esseri Umani, ci sono state donate per aiutarci nel nostro cammino di fede, di speranza e di amore, un cammino dalla morte verso la Vita che mai muore. Ogni essere umano quindi ha bisogno di un Uomo, di un Sacerdote e di un Religioso per essere accompagnato nella Vita verso la propria Piena Realizzazione. Dimensione Materiale, Dimensione Trascendente, Dimensione Spirituale. Corpo ed Anima, che costituiscono la Identità di una Persona, durante la Vita Terrena sono vivificate, alimentate, dallo Spirito di Dio. Quando una Persona Umana rifiuta Dio e quindi la Sua Azione di Vita per ogni essere umano, ecco che Dio, rispettando la umana libertà, si tira in disparte. Ma ecco che quello spazio che è proprio di Dio, pian piano viene conquistato ed occupato dagli spiriti non buoni e quindi la Persona viene pian piano introdotta alle sofferenze psicologiche, psichiche e psichiatriche, la cui radice è sempre solo di natura spirituale. Si tratta di Malattie di Amore. Corpo Spirito ed Anima sono quindi connessi a livello di Mente, Psiche ed Anima, tre livelli della medesima Entità. Ecco allora quanto è fondamentale il Ministero dei Sacerdoti, i quali hanno ricevuto tutto il Più che contiene tutti il meno. I Sacerdoti, con il Sacramento della Riconciliazione hanno ricevuto nelle loro mani il “potere di Salvare le Anime dal Peccato e dalla Morte Eterna, che inizia già quaggiù in terra. Come dice la Madonna a Medjugorje, occorre che aiutiamo i nostri Sacerdoti a rendersi conto del Potere che Dio ha voluto affidare alle loro mani. Essi hanno il Più che contiene tutto il meno del mondo. Essi devono essere aiutati a comprendere la maestosità del loro ministero. Ho appena ora ricevuto un incarico, mentre stavo scrivendo qui, di contattare un sacerdote che non ha saputo aiutare una ragazza che si era recata da lui per chiedere conforto nel momento cruciale in cui stava considerando l’aborto come soluzione. E’ stata derisa, lui leggeva il giornale e le ha detto “ben ti sta”! Meno male che questa ragazza in qualche modo è giunta a SOS VIta ed è stata indirizzata presso il nostro CAV. Ha avuto modo di essere affidata ad un altro sacerdote e si è così ristabilita sia la figura del sacerdote e così anche l’aiuto di conforto che cercava per portare avanti la gravidanza nonostante la famiglia e la sua situazione ingarbugliata e disordinata. Cara Claudia, come Cristiani siamo immersi in questa battaglia spirituale che oggi si combatte in terra come un tempo avvenne nei Cieli. Ora tocca a noi, uomini, sacerdoti e religiosi, ciascuno per la propria parte, ma tutti insieme a fare argine al dilagare del Male, del Maligno e delle Malattie dell’Anima più che dei Corpi.
    Ogni Essere Umano, ognbi Persona Umana è come un Diamante. Linca sul Diamante nel sito web missionario http://www.ergosumweb.net
    Ciao ciao, Giuseppe (gm@ergosumweb.net)

  5. Grazie mille Giuseppe per il contributo che hai messo della Gaudium et Spes!
    Ho fatto un giro sul tuo sito e sembra molto interessante, sai che sia io che mio marito siamo Coach certificati in PNL?
    E lui si occupa anhce di web marketing!
    MI piacerebbe capire un pò meglio il tuo progetto perchè il sito vedo che è ancora in lavorazione in molte pagine per cui seguirò le evoluzioni con molta curiosità! se hai voglia di spiegarmi un pò meglio qualcosa a tale riguardo mi farà molto piacere, magari con un messaggio privato perchè altrimenti andiamo fuori tema qui nei commenti!
    Ti auguro una buona giornata! Claudia

  6. bhe! in parte daccordo…utilizzerei questa testimonianza in una cosa sola che a me personalmente da molto fastidio…è vero ognuno il suo mestiere ..ma allora cosa dire delle persone che impongono le mani pregando su di te….e solo perchè ” hanno ricevuto l’effusione dello spirito”…? Se non erro, qualcuno mi corregga se sbaglio, l’imposizione delle mani è una ritualità che usa il Vescovo…e dico il Vescovo, alla celebrazione della cresima! Vedo quindi questo gesto strettamente riservato ai sacerdoti di qualunque grado…..o al massimo un genitore per il proprio figlio. Oggi invece si vedono migliaia di persone che fanno questo gesto come se fosse una cosa da niente…sentendosi “potenti” nel richiamo dello Spirito Santo… e attenzione se tu non “hai ricevuto lo spirito santo con la famosa effusione” sei diverso dall’altro che l’ha ricevuto..tu sei potente l’altro no!!! Ho vissuto tutto questo per circa 10 anni …ringrazio il Signore di avermi illuminato, sia me che a mio marito, su quello che purtroppo eravamo diventati!!!!! Allora…anch’io dico ..ognuno il suo mestire e non ci celiamo dietro le parole che siamo tutti sacerdoti..perchè è ben diverso dal sacerdote vero!!!! senza il sacerdote non avremmo salvezza perchè solo loro possono amministrare i sacramenti!!! Spero di essere stata esplicita!!! grazie

  7. Io, non io, Gesù esorta: Sì Sì ; No No!!!
    Voi dite a ciascuno il suo mestiere e poi impedite al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo di dire la loro Parola!!!
    Sentite San Gregorio di Nissa: ” I concetti creano gli idoli,
    lo stupore la conoscenza “.
    Fratelli, per educarci alla vita buona del Vangelo ed essere testimoni credibili e coerenti, diamo la priorità a Gesù di Nazareth, a Maria, alla Chiesa, al Magistero del Papa Benedetto XVI, allo Spirito Santo, alla Parola di Luce, ai Vescovi ai sacerdoti, ai diaconi, ai religiosi e al Popolo di Dio che si sforza quotidianamente di essere docile alla Sua Volontà!!! Noi , sempre e ovunque, felici nella Gioia e nel Dolore, diciamo con umiltà e fervore: ” Gesù noi confidiamo in TE!!!

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