Arte

ICONA IMMAGINE DEL DIO INVISIBILE

Cari amici questa volta ci piacerebbe introdurvi, nell’affascinante mondo dell’iconografia, con questo articolo molto interessante scritto da Alessandra Spina.

Siamo testimoni nella nostra piccola esperienza di quanto anche imparare a scrivere le icone ci stia aiutando nel nostro cammino a rivelare sempre piu’ nei nostri cuori l’immagine di Gesu’ impressa li’ fin dall’eternita’.
Per me personalmete e’ stato fondamentale nel mio processo di guarigione lasciarmi guardare da quegli occhi pieni di amore e di misericordia che mi fissavano dalla tavola.

Iniziamo attraverso la storia a capire che cos’e veramente un icona (eikòna dal greco immagine ).
San Giovanni Damasceno Dottore della Chiesa (675 d.c.) ci dice:
“In altri tempi Dio non era stato rappresentato in un immagine, essendo incorporeo e senza volto ma poiche’ Dio e’ stato visto nella carne ed e’ vissuto tra gli uomini, io rappresento cio’ che e’ visibile in Dio.

Io non venero la materia, ma il creatore della materia, che si e’ fatto materia per me. Non e’ forse materia il legno della croce tre volte beata? E l’inchiostro e il libro del Santissimo Vangelo?
L’altare salvifico che ci dispensa il pane di vita non e’ materia?
E prima di ogni cosa non sono materia la carne e l sangue del mio Signore?
O devi sopprimere il carattere sacro di tutto questo o devi concedere alla tradizione della chiesa la venerazione delle immagini di DIO.”

Pregare di fronte ad un icona non e’ pregare l’icona, ma lasciare che l’icona preghi in noi, un luogo di incontro tra il Creatore e gli uomini.
Attraverso il visibile , l’Invisibile viene verso di noi e ci accoglie alla Sua presenza.
Quindi l’icona e’ un ponte gettato tra il visibile e l’Invisibile!

L’icona non ‘ un opera d’arte autosufficiente,
bensi’ un opera testimoniale, quindi la funzione del pittore d’icone e’ una funzione sacerdotale.

L’iconografo deve avere una visione di Dio in tutte le cose essere guidato da un ispirazione dello Spirito Santo, infatti “Nessuno puo’ dire che Gesu’ e’ il Signore se non sotto l’azione dello spirito Santo (1 Cor 12,3).

Secondo un antica tradizione S. Luca oltre che evangelista fu anche il primo iconografo.
Inizio’ la sua arte solo dopo pentecoste ed ebbe GRAZIA DI POTER DIPINGERE TRE ICONE DI Maria avendola in carne ed ossa davanti agli occhi.

Quello che noi abbiamo veduto e udito noi lo annunziamo a voi!
( 1 Gv cap. 1.3)

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3 thoughts on “ICONA IMMAGINE DEL DIO INVISIBILE”

  1. per me quello che mi piace più di tutto delle ICONE e di quella mirabile arte è prima di tutto che “Non mi APPARTIENE” …nel senso che la amo soprattutto perché mi parla una SPIRITUALITA’ ALTRA,…come dire poco occidentale “a prima vista”…ed è per questo un mirabile PONTE di PACE …
    E poi quelle poche volte ho “GUSTATO” le icone ho desiderato subito dopo diventarne un cultore, un iconografo…ma per fortuna la mia poca disponibilità economica mi ha fermato!
    CHISSA’…
    GRAZIE GIULIA! SEMPRE PIU’ azzeccate le tue incursioni: GRAZIE DAVVERO …di cuore, e fraternità! CIAO e a presto: Antonello….
    Sono-SOLO-perla-PACE CIAO!

  2. Contemplando le icone si capisce profondamente quell’ineffabile legame che unisce spiritualità e arte grafica. Come per tutte le opere sacre, d’altronde. Ma l’icona ha quella peculiarità di concentrare la rappresentazione sul volto, sul simbolismo che unisce teologia del corpo, aspirazione dell’anima ed aspettativa dello spirito. La rappresenta in modo essenziale ma veritiero. Pecrciò è giusto scrivere che contemplandola in preghiera è l’icona che prega in noi. Stabilisce quel legame invisibile che ci lega a Dio in modo essenziale ma autentico ed inpreziosisce il concetto stesso di divinità trascendentale che abita nei nostri cuori.
    Un saluto.

  3. Giuli! per un attimo mi sono rifiondata in quel di Marino, quando ci spiegavi cos’ era un’ icona… ti ricordi quando ci dicevi che era una finestra per parlare e comunicare con Dio! ora ti posso dire che nn capivo molto quando ti vedevo cosi presa nel creare un’ icona. Ma sentire le tue preghiere che accompagnavano ogni passo, ogni tuo gesto mentre lavoravi e le tue parole piene d’ amore per questa forma di arte mi ha fatto innamorare dell’iconografia. Grazie sister

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