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Scopri come essere davvero felici in famiglia

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Il 30 giugno si è concluso un ciclo di incontri a cura dei Responsabili di Nuovi Orizzonti Villaricca-NapoliNord,  Filippo Vastarella e Caterina Galdiero, la cui tematica è stata “Scopri come essere davvero felici in famiglia”. Gli incontri si sono tenuti presso la sede operativa della Fondazione Angelo Affinita Onlus ad Airola (BN), su invito ed iniziativa della signora Dora Affinita.

Un tema abbastanza arduo per il mondo di adesso, che ci sfida e preferisce sopravvivere piuttosto che vivere, anzi “non vivere”, quando decreta l’inutilità dell’amore di Dio. Soprattutto la famiglia, sotto i colpi di dottrine umane egoistiche e soggettivistiche che cercano di eliminare il divino dal cuore del mondo e quindi dal cuore dell’uomo, determinando ambienti umani tristi abitati dalla paura, vive sofferenze morali e spirituali.

Questi incontri piano piano ci hanno fatto esperimentare che la felicità esiste quando la ricerchiamo dentro il pensiero di Cristo e abbiamo scoperto che la famiglia vissuta sotto il segno della ricerca “di ciò che Dio vuole” diventa felice perché in essa tutti i membri che la costituiscono si percepiscono come dono gli uni per gli altri ed imparano ad amarsi sotto lo sguardo vigile della tenerezza di Dio che ti fa vedere l’amore come unica verità morale e spirituale che si incarna nella vita.

Ho avuto sempre l’impressione che tutti quelli che hanno partecipato venissero “rapiti” e condotti nel luogo in cui Gesù chiamava a sé i piccoli, i quali erano desiderosi di imparare e di lasciarsi affascinare non solo dalla Sua presenza ma dalla Verità stessa che Lui rappresentava. Perché tutto nasce da qui, da quell’atteggiamento di ascolto che è ben diverso dal sentire. Ascoltare infatti significa prestare attenzione, che è una qualità che tutti dovremmo sviluppare. Il non ascoltare è mancanza di rispetto della persona, è mancanza di un servizio d’amore, che preclude ogni possibile dialogo dal quale è esclusa la persona e i suoi bisogni.

Questa è stata la tematica di uno dei sette incontri e avendo sviluppato questa tematica abbiamo riscoperto come lo stesso fidanzamento porti a una capacità di donarsi l’uno per l’altro e di scoprire la chiamata alla santità nel matrimonio.

Abbiamo capito come il fidanzamento possa essere tempo di discernimento e preparazione ad una famiglia santa, dove i figli che verranno faranno l’esperienza di essere amati e abbiamo capito attraverso la condivisione di varie testimonianze di vita e di “risurrezione” come rapporti sbagliati tra genitori e figli hanno creato barriere  e ferite che se non vengono guarite, a loro volta diventano  muri ancora più spessi  che allontanano, e non basta l’intero percorso di una vita per riconciliarsi con gli altri ma soprattutto con se stessi.

Attraverso le testimonianze ci siamo sorpresi (e questo è un privilegio dello Spirito Santo) come le persone sono cambiate quando hanno incontrato L’Amore Vero, Cristo Gesù, ed anche se tali ferite erano profonde da lasciare cicatrici, esse non fanno più male e i frutti si sono visti nella cura dei propri figli e quell’ascolto di cui sono stati manchevoli si è trasformati in “in un ascoltare con il cuore i propri figli”, avere voglia di apprendere e di sorprendersi con essi vedendoli  segni di saggezza e di disponibilità che non fanno perdere tempo ma producono un investimento di tempo.

L’ultimo incontro è stato quello decisivo: quello della scelta. “Immaginatevi in una sala dove persone chiuse in cerchio son lì per ascoltare il tema specifico dell’incontro:

LA PAROLA DI DIO COME GUIDA NELLA CUSTODIA E CRESCITA DELLA FAMIGLIA.  Al centro della sala una candela accesa (la Luce dello SPIRITO), accanto la PAROLA (Gesù Maestro), nell’atmosfera l’amore visibile dei fratelli che ti portavano all’ascolto della Parola e alla condivisione di Essa: IL Ritrovamento di Gesù nel Tempio- Luca 2,41-50 ”.

Ci è stato chiesto  di condividere ciò che la Parola aveva suscitato in noi e poi con alcune dinamiche proprie del bibliodramma siamo stati “chiamati” dai personaggi del brano biblico ed invitati ad essere loro stessi.

È li che lo SPIRITO SANTO ci ha sorpresi perché è stato LUI che ci ha collocati nel posto e nelle persone bibliche che aveva scelto per noi, ma tutti abbiamo percepito che in quel luogo diventato Santo c’era la Trinità, c’era Dio: un Dio invisibile che si rende visibile agli occhi del cuore, un Dio impenetrabile che si lascia penetrare e viene, con dolcezza, senza farti violenza, in quella stanza del cuore dove tu stesso non osi conoscerti. Ed è in quel momento che riplasmandoti persona nuova ti riapre alla vita, una vita dove non ci sono muri, dove non ci sono più catene e ripartorendoti ti dona un nuovo respiro.

Il grazie per questa esperienza va a GESÙ SIGNORE che si è servito di Filippo e Caterina e di tante altre persone  che hanno fatto della propria vita un dono che hanno capito la responsabilità di tale dono, non tenendolo per se stessi, ma con generosità l’hanno messo al servizio degli altri. E anche se questo comporta fatica, la gioia che ricevono è indefinibile perché rendono il cammino della vita agli altri meno tortuoso con la luce che viene dal RISORTO.

                                                                                                    Imma Ruotolo

 

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