Media e TV

Responsabilità educativa ed autentica evangelizzazione attraverso i media

 Quando ho il tempo d’ascoltare la radio o di poter ‘vedere’ qualcosa su un canale televisivo, dopo un po’ di zapping per scegliere che cosa possa aiutarmi a ‘riposare’ la mente…spesso mi devo arrendere alla scadente qualità dell’informazione e alle scelte di parte dei conduttori di un programma non certo qualsiasi…Persino i cattolici, lo constatiamo ogni giorno, soffrono della sindrome della vanagloria che, tra enfasi e auto-celebrazione personale o di gruppo, non aiuta certo chi ascolta o si pone a sedere davanti a quella scatola ‘magica’ o… ‘nera’, a seconda che la guardiamo con gli occhi dell’illusione o con la capacità di discernimento che i cristiani dovrebbero sempre chiedere per scegliere, fare, promuovere il bene. Da decenni -diciamo per esperienza!- mi chiedo se sia possibile che la preparazione tecnica debba essere coniugata con faccia accattivante, trucco e ‘parrucco’, invece d’essere messa insieme a qualche forma di maturità e testimonianza di fede che  mostrerebbe senza troppe parole e senza certe enfasi di dubbio gusto anche per un profano, qual è il Messaggio che si vuole diffondere semplicemente col fare ‘diversamente’ dal mondo. E, invece, qualcuno pensa di metterci la propria faccia e certa improvvisazione su ogni argomento, basta poi condire l’insalata o il miscuglio con il solito ingrediente, il panegirico che sacralizza, rende chiesastico l’argomento, attiri la benevolenza di un pubblico attempato, aumenti l’audience degli auguri in diretta con telefonate preparate da giorni tra amici e conoscenti…perché, provare per credere, di telefonate in diretta non c’è neppure l’ombra poiché la paura che qualcuno esprima un parere un tantino diverso li terrorizza…Devono gestire tutto, tenere sotto controllo la parrocchietta televisiva, imporre commenti che non hanno nulla  di teologico, né di spirituale…Ma questo passa il convento, magari fosse solo in cucina! Mi sembra che non ci sia nulla di quanto, lavorando per anni con pochissimi mezzi, con enormi sacrifici e senza paga, noi pochi antesignani delle frequenze cattoliche, avevamo sperato che diventasse la rete…Responsabilità dei laici, e che siano laici preparati e capaci davvero,  non selezionati sempre alla maniera del mondo e del clientelismo malefico di certe organizzazioni che pensiamo di combattere a parole…Abbiamo bisogno di testimoni e non di parolai che occupano ore ed ore di spazi comunicativi…Nessuno legge le fonti o riprende il messaggio originale: tutti pronti a parlarci sopra, a versarci il loro brodino insipido per impedire che la luce arrivi, quasi per mettere paraventi alla brezza dello Spirito…In che cosa educhiamo, sollecitiamo al bene? Il protagonismo di chi frequenta media a proposito e sproposito, è senza ritegno: modi, atteggiamenti, impostazioni, frasi ridondanti e vuoto di contenuti, scelta di personaggi imbalsamati o passati da decine di chirurghi estetici prima di presentarsi in Tv, trasmissioni perfettamente inutili alla ‘costruzione’ dell’uomo, del cittadino e del credente, conduttori che ricopiano vecchi clichés di trasmissioni obsolete – chi vuole conoscere ormai ha internet! -fanno i medici anticipando le risposte dei loro ospiti da pubblicizzare come professionisti della loro cerchia d’amicizie…Devo proprio dirvelo: la nausea sale ogni volta, devo proprio spegnere e non resto certo nella ‘pace’, pensando ai ‘poveri di oggi’ che credono alla pseudo-informazione  di un manipolo d’incompetenti…

nataleCerte trasmissioni vengono soppresse perché scomode, di valori e problemi reali si temono le risonanze,  concepire un canale televisivo come un’autentica community di idee e di possibilità educative…neanche a pensarci, guai a cedere uno spazio, perderebbero la loro fetta di protagonismo e visibilità, perché, in fondo, col loro modo di enfatizzare un buon giorno o di scambiarsi convenevoli credono di rendere un servizio persino alla ‘chiesa’ e, invece, inducono tanti ad allontanarsi da certi percorsi appena iniziati grazie al modo semplice ed efficace di educare di un Papa che non necessita di commenti né del direttore, né del conduttore…che VA  solo ascoltato col cuore spalancato per smettere di idolatrare se stessi, qualcosa e qualcuno, per accogliere e poter  testimoniare soltanto il Verbo, la Parola compiuta…Vorrei provocare le vostre reazioni, cristiani che tentate solamene di credere e vivere, genitori che non sapete più chi ascoltare essendo in troppi a dire per voi, giovani che necessitate di speranza, ma, prima di tutto, di testimoni prossimi che vi consegnino la vita vissuta con impegno e, forse come i nostri nonni, raccontando, relazionandosi con ognuno,  vi mostrino la luce in fondo ad ogni cammino, soprattutto quello difficile, quello faticoso in cui sofferenza e sacrificio possono arricchire la persona, valorizzarla da dentro, fortificarla nella fede, sostenerla nell’operare il bene e spingerla  a cercare l’autentica realizzazione di sé, umanamente e spiritualmente, in tutte le espressioni della dignità della persona…A voi il commento…Un  po’ critica? …Il Battista penso avrebbe protestato in una forma simile…e Gesù, non scaccerebbe i nuovi mercanti dal Tempio, ancora oggi? Occorre un po’ di messa in discussione per migliorare…

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6 thoughts on “Responsabilità educativa ed autentica evangelizzazione attraverso i media”

  1. Ci dici: “La nausea sale ogni volta, devo proprio spegnere e non resto certo nella ‘pace’, pensando ai ‘poveri di oggi’ che credono alla pseudo-informazione di un manipolo d’incompetenti”.
    Non sono incompetenti, bensì assai competenti nell’operare volutamente il male!… Ho ben presente l’evolversi, sempre più negativo, dei programmi televisivi fin dall’inizio degli anni Sessanta.
    Come per l’attuale “modus vivendi” della maggioranza, come per la politica e per l’economia, come per la scuola e persino per le organizzazioni ecclesiastiche,
    il motivo principale di tanto disordine e sciatteria è da ricercarsi in un’etica ormai assai diradatasi.
    E tutto ciò fa parte di un piano preciso, programmato da molto tempo, per condurre le popolazioni dell’intero pianeta in condizioni di una tale miseria morale – oltre che economica – per cui risulterà poi sempre più agevole
    l’instaurazione di un Nuovo Ordine Mondiale (v. sette massoniche).

  2. Credo che questo sia il migliore articolo da quando sono iscritto, perché è un quadro perfetto della realtà e, nello stesso tempo un richiamo a riprendere la via giusta, evitando di salire sul carro di coloro che usano la parola di Dio per apparire nelle prime pagine e nei palinsesti che fanno audience. In questo modo ha sempre un primo posto l’IO e non Dio.
    Non va bene. Meglio un’ora di catechismo che un’ora di spettacolo che nulla c’entra con Dio. Siamo in un periodo dove vale sempre di più l’apparire e non l’essere. Vale sempre di più la teologia,la cultura e non il cuore e l’amore, che anche se viene sbandierato, in effetti non esiste.
    Tutti sono sapientoni e pronti a correggerti se pensi una cosa che non sia di loro gradimento. Ho già 68 anni e quando ero giovane,vedevo che i Santi erano persone umili, obbedienti, sofferenti, che godevano della natura e dei suoi doni, ma che non ostentavano il loro sapere e che non si davano alla vita mondana, anzi la evitavano. Esistono dei santi che non erano colti ma analfabeti, ma il loro cuore era buono e mite.
    Ora, devo dire che in alcune occasioni mi trovo a disagio, perché tutti sanno tutto e per molti Dio è solo misericordioso, ma mi sembra che anche Papa Francesco abbia detto che , si, è vero che è misericordioso, che ci cerca sempre e che è anche pronto a perdonare. Non dimentichiamo, però che è anche Giudice, quindi non possiamo fare ciò che vogliamo, tanto ci perdona, ma dobbiamo seguire le sue regole.
    Un grande peccato è credere che Dio, tanto ci perdona sempre.

    1. Grazie di cuore del tuo commento! Spesso, in troppi, credono che dire la ‘verità’, almeno quella percepita sulla base di esperienza e desiderio che qualcosa migliori, sia critica gratuita e criticare non ‘sta bene’,coprendo, come hai perfettamente compreso e spiegato, tutto con una malintesa Misercordia di Dio… ci accorgiamo che ben altro è il senso di responsabilità personale, di reale conversione, di cambiamento radicale di tanti rapporti ‘emotivi’ e non rispettosi della giustizia…e il mondo continua ad andare alla deriva con il contributo dei cristiani…Che cosa farebbe Gesù al mio posto? Forse dopo aver riconosciuto i nostri idoli e averli rinnegati seriamente, come ha detto Papa Francesco a S. Paolo domenica scorsa, dovremmo ritrovare insieme la forza, quel santo zelo che induce a costruire in ogni ambito, come comunità, a partire dalla famiglia, dalla parrocchia, dai movimenti…e, invece, ci accontentiamo di continuare a sbagliare per omissione, a seguire il ‘chi me lo fa fare’, chissà se vale la pena…In Gesù abbiamo il compimento della Legge che è l’Amore, ma se pensiamo che sia tutto permesso, che la Legge sia stata abolita (Comandamenti ecc…): forse il nostro cristianesimo si riduce a ben poco…e se è facile a tanti predicare in tv, quando cerchi un ‘padre’ spirituale, un fratello che ascolti, qualcuno che faccia compagnia ad un anziano per un’ora…un catechista che dia tempo e cura nel trasmettere la fede, un genitore che si dona invece di esigere o concedere ogni cosa…ecco le voragini, i sepolcri imbiancati su cui camminiamo allegramente, mentre altri danno ancora la vita per la fede in altre parti del mondo…Per tornare ai media, i veri credenti fanno notizia per morte violenta e numero per povertà e miseria! Credo che necessitiamo di scavo profondo e nuove fondamenta di Verità e Giustizia…Solo ciò che si vive è autentico sapere, il resto è esercizio di retorica…Un saluto, C.F.S.

      1. Grazie a te, vedo che siamo in buona sintonia, ma ora sono curioso di vedere altri commenti. Quando si parla di verità, non tutti sono d’accordo: molti sfoderano paroloni mirati a soffocare i buoni intenti.Papa Francesco viene applaudito da tutti, ma quando dirà che i Gay non possono sposarsi, che non va bene convivere, che il matrimonio è per sempre…… continueranno ad applaudirlo?

  3. Complimenti Rosa per quest’analisi puntuale ed aver espresso ciò che provo anch’io faccendo “zapping”. Sto scoprendo solo adesso questo bell’articolo e gli interventi interessantissimi di Paolo ed Enzo.
    Su questo argomento già molto è stato detto. Aggiungerei appunto che la regia che sapientemente strumentalizza la notizia cercando continuamente di mandare messaggi subdoli e sistematici si sviluppa su tre fronti : il Tg, la pubblicità, i talk show. La strategia del potere mediatico da “4° potere” si è evoluta e raffinata. E’ un indottrinamento continuo che miete vittime. Come Papa Francesco ha detto proprio domenica 28 aprile nell’occasione della cresime agli oltre 70000 giovani presenti ha detto proprio di avere il coraggio di andare controcorrente. E’ questa la vera libertà che noi cristiani siamo tenuti a testimoniare. Il problema vero è che ciascuno si mette paura, non vuole disturbare il proprio comodo egoismo casalingo e lavorativo, trova pretisti come “non ne vale la pena”, “le cose sono sempre andate così”, “chi se ne frega” ecc.
    Credo che il mettersi continuamente in gioco cercando con umiltà e la forza della preghiera il senso compiuto della presenza di Dio e di Cristo specialmente nella nostra vita sia la vera molla che fa progredire il mondo e la vera forza contro la quale nessuno potere mediatico può interferire se non glielo consentiamo noi. E’ inutile trovare pretesti al di fuori di noi. E’ esattamente la determinazione della nostra risposta che cambia il mondo. Sono infini gli esempi.
    Trovo che questo sia un tempo propizio per consolidare scelte determinanti dove appunto Dio sia al primo posto. La famiglia è la prima risposta concreta, l’educazione familiare la seconda, la testimonianza del valore educativo della famiglia la terza. E’ questo mi sembra l’antidoto che può “ricattare” i media facendo notizia concreta e smentendo le mille bugie che ci sono continuamente riversate adosso.
    E’ questo il messaggio costruttivo suggerito dal Papa e di cui i nostri giovani soprattutto hanno gran fame perchè insicuri, capricciosi e sgomenti davanti ad un mondo adulto che vuole rubare loro il diritto alla vita.
    Un affettuoso saluto a tutti.

    1. Moltissime grazie, Patrice, per aver accolto, rielaborato ed aggiunto la sintesi dei tre gradi educativi familiari: che la famiglia ci sia, spesso non c’è di fatto, che i genitori s’adoperino per educare e siano anche pronti ad impegnarsi…e che testimonino in prima persona…i valori che desiderano consegnare! Altrimenti il gioco della manipolazione e del danno s’innesca inevitabilmente…educazione, valori personali e religiosi, cultura intesa come apertura mentale e non mero nozionismo…ci sarebbe da dire molto e spero che il tarlo sia arrivato al pensiero di qualcuno…il resto sul prossimo post, spero presto! Ringrazio il Signore ogni volta che un piccolo raggio di verità circola, possiamo essere solo piccoli strumenti al servizio della luce, ma occorre non tacere quando si è controcorrente…e la sofferenza va, intanto, offerta…Un saluto, en Jésus Lumière, CFS

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