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L’ho visto nella sua dignità
“Perché sei qui? Che cosa vuoi? Io non ho bisogno di niente… quindi cosa vuoi?”
Così ci ha accolti Alessandro, un signore romeno sulla cinquantina che da anni vive in stazione centrale a Milano. Dietro a questo non ho bisogno di niente si nasconde, in realtà, un grido. Un grido inascoltato, ignorato dai tanti pendolari che ogni giorno passano di lì, un grido quello di Alessandro che si aggiunge a quello di tanti che vivono in strada.
Persone a cui non basta e non può bastare solo avere del cibo, qualche vestito … serve anche qualcuno che vada lì semplicemente per stare con loro, per chiedergli: “Ma tu come stai?”.
Alessandro poi l’ha capito che eravamo lì per quello e la sua iniziale diffidenza si è trasformata in una grande fiducia. Ci ha raccontato delle sue disavventure: un matrimonio fallito, qualche rapina e tanta solitudine. Un uomo di quelli tutto d un pezzo, che sentendosi ascoltato e voluto bene si apre, racconta con le lacrime agli occhi a degli sconosciuti tutta la sua vita. Inutile dire che il tempo è volato.
È stato un incontro bellissimo, di quelli che rimangono nel cuore e posso dire che quella sera attraverso Alessandro ho incontrato Dio. L’ho visto nei suoi occhi che si sono illuminati, in questo cuore indurito dalla vita che davanti ad un po’ d’amore si scioglie e si apre; l’ho visto nella sua dignità.
E questo non succede solo a chi fa parte di Nuovi Orizzonti; andare in strada tocca il cuore di tutti, anche delle persone di altre realtà. Queste sono le parole di Simone che testimoniano proprio questo:
“Buonasera,
Ci conosciamo poco fisicamente, ma credo molto spiritualmente.
Ci vediamo il martedì nelle uscite di Angeli nella notte e grazie al vostro dono sono sempre più convinto che il vostro carisma è molto simile a quello di cui faccio parte, cioè quello francescano.
Per Francesco il Vangelo andava vissuto per strada, insieme agli ultimi.
Ogni sorriso, ogni sguardo è l’incontro con il Risorto.
Grazie davvero di cuore Angeli nella notte.
Oggi è stato rieletto tutto il direttivo di cui ora faccio parte.
Durante la mia relazione del mese scorso ho parlato dell’esperienza vissuta in strada con questo gruppo in cui ci sono dei giovani che dedicano il loro tempo agli ultimi, a chi è solo e che credono che davvero nelle piccole cose e nell’umiltà si può accendere una fiamma di speranza.
Per me ora gli impegni si moltiplicheranno , ma qualunque cosa farò, la farò sempre portando gli Angeli nella notte nel cuore assieme alle persone incontrate in strada.
Quello che mi avete dato, fosse solo un sorriso, lo porto con me.
Grazie!”
Simona Rescigno