Spiritualità
Lettera ai Gruppi di Preghiera – Ottobre 2018
Cari fratelli e sorelle,
ecco la lettera ai gruppi di preghiera che anticipa di poco l’imminente giornata di Spiritualità. Questa prima lettera vuole rispondere e richiamare ciascuno rispetto all’invito del Papa sulla preghiera del rosario in questo mese Mariano.
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Frosinone, ottobre 2018
Carissimi amici,
vi scriviamo questa lettera per continuare a dar voce all’appello di Papa Francesco sulla preghiera del Santo Rosario in questo mese di Ottobre.
Il Mese di Ottobre è dedicato per tradizione alla preghiera contemplativa del Santo Rosario, il 7 di questo mese celebriamo infatti la memoria della Beata Vergine Maria del Rosario.
Vorrei anche Invitarvi a leggere la lettera Apostolica “Rosarium Virginis Mariae” del 16 ottobre 2002 del nostro Santo Papa Giovanni Paolo II, per alimentare un’autentica devozione al Santo Rosario.
A questo proposito vi riporto alcune frasi dei nostri Pontefici riguardo questa meravigliosa preghiera come via di contemplazione e arma potentissima contro gli attacchi del Maligno. “Siate sobri, vegliate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede”. (1 Pt 5, 8-9)
Recitare il rosario in famiglia, sostiene Giovanni Paolo II, “significa immettere nella vita quotidiana ben altre immagini, quelle del mistero che salva: l’immagine del Redentore, l’immagine della sua Madre Santissima. La famiglia che recita insieme il Rosario riproduce un po’ il clima della casa di Nazareth: si pone Gesù al centro, si condividono con lui gioie e dolori, si mettono nelle sue mani bisogni e progetti, si attingono da lui la speranza e la forza per il cammino” (RVM #41).
Benedetto XVI ci dice in un dei suoi tanti discorsi sulla preghiera del Rosario che esso non è una pia pratica relegata al passato, come preghiera di altri tempi a cui pensare con nostalgia.
Nel mondo attuale così dispersivo, questa preghiera aiuta a porre Cristo al centro, come faceva la Vergine, che meditava interiormente tutto ciò che si diceva del suo Figlio, e poi quello che Egli faceva e diceva. Quando si recita il Rosario si rivivono i momenti importanti e significativi della storia della salvezza; si ripercorrono le varie tappe della missione di Cristo. Con Maria si orienta ilcuore al mistero di Gesù. Si mette Cristo al centro della nostra vita, del nostro tempo, delle nostre città, mediante la contemplazione e la meditazione dei suoi santi misteri di gioia, di luce, di dolore e di gloria. Ci aiuti Maria ad accogliere in noi la grazia che promana da questi misteri, affinché attraverso di noi possa “irrigare” la società, a partire dalle relazioni quotidiane, e purificarla da tante forze negative aprendola alla novità di Dio. Il Rosario, quando è pregato in modoautentico, non meccanico e superficiale maprofondo, reca infatti pace e riconciliazione. Contiene in sé la potenza risanatrice del Nome santissimo di Gesù, invocato con fede e con amore al centrodi ogni Ave Maria.
Veniamo ora al comunicato che il Santo Padre Papa Francesco ci ha lasciato come mandato per questo mese di Ottobre a cui noi già aderiamo come famiglia di Nuovi Orizzonti:
Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, 29.09.2018
Il Santo Padre ha deciso di invitare tutti i fedeli, di tutto il mondo, a pregare il Santo Rosario ogni giorno, durante l’intero mese mariano di ottobre; e a unirsi così in comunione e in penitenza, come popolo di Dio, nel chiedere alla Santa Madre di Dio e a San Michele Arcangelo di proteggere la Chiesa dal diavolo, che sempre mira a dividerci da Dio e tra di noi.
Nei giorni scorsi, prima della sua partenza per i Paesi Baltici, il Santo Padre ha incontrato padre Fréderic Fornos S.I., direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera per il Papa; e gli ha chiesto di diffondere in tutto il mondo questo suo appello a tutti i fedeli, invitandoli a concludere la recita del Rosario con l’antica invocazione “Sub tuum praesídium”, e con l’invocazione a San Michele Arcangelo che ci protegge e aiuta nella lotta contro il male (cfr. Apocalisse 12, 7-12).
La preghiera – ha affermato il Pontefice pochi giorni fa, l’11 settembre, in un’omelia a Santa Marta, citando il primo capitolo del Libro di Giobbe – è l’arma contro il grande accusatore che “gira per il mondo cercando come accusare”. Solo la preghiera lo può sconfiggere. I mistici russi e i grandi santi di tutte le tradizioni consigliavano, nei momenti di turbolenza spirituale, di proteggersi sotto il manto della Santa Madre di Dio pronunciando l’invocazione “Sub tuum praesídium”.
L’invocazione “Sub tuum praesídium” recita così:
“Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;
nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus,
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta”.
[Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o vergine gloriosa e benedetta.]
Con questa richiesta di intercessione, il Santo Padre chiede ai fedeli di tutto il mondo di pregare perché la santa Madre di Dio ponga la Chiesa sotto il suo manto protettivo: per preservarla dagli attacchi del maligno, il grande accusatore, e renderla allo stesso tempo sempre più consapevole delle colpe, degli errori, degli abusi commessi nel presente e nel passato, e impegnata a combattere senza nessuna esitazione affinché il male non prevalga.
Il Santo Padre ha chiesto anche che la recita del Santo Rosario durante il mese di ottobre si concluda con la preghiera scritta da Leone XIII:
“Sancte Míchael Archángele, defénde nos in próelio;
contra nequítiam et insídias diáboli esto praesídium.
Imperet illi Deus, súpplices deprecámur,
tuque, Prínceps milítiae caeléstis,
Sátanam aliósque spíritus malígnos,
qui ad perditiónem animárum pervagántur in mundo,
divína virtúte, in inférnum detrúde. Amen”.
[San Michele Arcangelo, difendici nella lotta, sii nostro presidio contro le malvagità e le insidie del demonio. Capo supremo delle milizie celesti, fa’ sprofondare nell’inferno, con la forza di Dio, Satana e gli altri spiriti maligni che vagano per il mondo per la perdizione delle anime. Amen.]
Preghiamo insieme, preghiamo con il cuore e con gioia, per sperimentare in noi i meravigliosi frutti che la preghiera porta in se. Preghiamo in comunione con Maria, per magnificare con lei le grandi cose che Dio ha fatto in lei e per affidarle suppliche e lodi, la Chiesa, il nostro papa Francesco, il mondo intero. “Rallegrati, Maria”…