SocietàVolontariato

Dennis: il grido di Gesù abbandonato.

“Erano tre giorni che vi stavo pensando e volevo incontrarvi perché eravate l’ultima speranza che mi era rimasta, così dopo tanto tempo ho deciso quel 29 gennaio, martedì sera, di tornare in piazza nella speranza di trovarvi.”

Inizia così il racconto di Dean detto Dennis. Un italiano di 46 anni che per una serie di decisioni sbagliate si è ritrovato a far parte delle centinaia di ragazzi che stanno per strada, ma non in una strada qualunque, ma in Praça do Ferreira a Fortaleza, in Brasile.

Ci sono voluti tre anni di caparbia insistenza, di incontri e colloqui “surreali” perché si convincesse a darsi  di nuovo una chance.

Ma veniamo a quel martedì sera.

Stanchi dopo una giornata di lavoro, decidiamo, non senza qualche reticenza, di andare a fare Angeli nella Notte in praça.

Arriviamo e la piazza è, come sempre, piena di ragazzi di strada. Ci viene subito incontro Dennis, nostra vecchia conoscenza, che da qualche tempo sembrava sparito.

E ci dice: “ragazzi vi stavo cercando!!! Sono venuto stasera in questa piazza perché speravo di incontrarvi…ragazzi non ne posso più di questa vita, hanno ammazzato a bastonate la mia fidanzata, sono distrutto, la mia vita è distrutta: sono solo, sempre drogato, sempre in strada, straniero, ho perso pure il passaporto, e sono anche malato (la sua estrema magrezza e il suo colorito giallo, non lasciavano dubbi)! Fate qualcosa, vi prego!”.

E come resistere al grido di questo Gesù “abbandonato e crocifisso”?

L’appuntamento era per il giovedì mattina, ma Dennis per paura di “perdersi” nuovamente, è rimasto a dormire nella strada di fronte l’ingresso del CEU.

Due giorni dopo lo abbiamo accolto in comunità a Quixadá. Ed é iniziato il suo cammino di rinascita! Lo abbiamo visto rifiorire umanamente e spiritualmente giorno dopo giorno!

Grazie Gesù che ci fai contemplare i tuoi miracoli!

Ma questa avventura non finisce qui!

Dennis è malato, ma non ha i documenti, quindi sta fuori del circuito sanitario nazionale brasiliano! Attraverso alcune conoscenze riusciamo a fargli fare gli esami del sangue, e i risultati ci preoccupano!

Dobbiamo farlo rientrare in Italia!

Entriamo in contatto con la sua famiglia in Italia, che subito è disponibile a pagare il biglietto aereo, ma resta il problema del passaporto!

Iniziamo, così, a entrare in contatto con il Console Italiano di Fortaleza e, dopo una serie di colloqui e procedure burocratiche, finalmente arrivano i documenti di viaggio! E Dennis può partire!!!

Sabato il nostro  commosso e entusiasta “Cavaleiro da Luz” Dennis è partito per l’Italia, destinazione casa!

“Fai buon viaggio Dennis e quel seme di Dio, che non molla e scommette sempre sui Suoi figli, porti i frutti che Lui vorrá!”.

Dania Bucciarelli

Tags

Related Articles

Check Also

Close
Close