Attualità

Perché credere?

Frammenti sulla riflessione di Mons. Domenico Pompili, Parrocchia di Piglio (FR) 9/3/2012

«Capitò, tanto tempo fa, che in un circo viaggiante in Danimarca si sviluppasse un incendio. Il direttore mandò al vicino paese il clown già abbigliato per lo spettacolo. Il clown arrivò affannato al villaggio, e supplicò i paesani di accorrere per dare una mano a spegnere l’incendio, che rischiava di propagarsi alle stesse case del paese. Ma le grida del clown furono interpretate come un astuto trucco del mestiere: lo applaudivano e ridevano fino alle lacrime. Il povero clown tentava inutilmente di spiegare che non si trattava affatto di una finzione, di un trucco, bensì di un’a-mara realtà, e li scongiurava ad andare. Il suo pianto non faceva altro che intensificare le risate. La commedia continuò così finché il fuoco s’appiccò realmente al villaggio e ogni aiuto giunse troppo tardi: sicché circo e villaggio andarono entrambi distrutti dalle fiamme”. (Soren Kierkegaard, Diapsalmata)


“Nessuno è in grado di porgere agli altri Dio e il suo regno, nemmeno il credente a se stesso. Ma per quanto da ciò possa sentirsi giustificata anche l’incredulità, a essa resta sempre appiccicata addosso l’inquietudine del “forse però è vero”. […] In altri termini: tanto il credente quanto l’incredulo, ognuno a suo modo, condividono dubbio e fede, sempre che non cerchino di sfuggire a se stessi e alla verità della loro esistenza. Nessuno può sfuggire completamente al dubbio, ma nemmeno alla fede; per l’uno la fede si rende presente contro il dubbio, per l’altro attraverso il dubbio e sotto forma di dubbio. […] In una parola: non si sfugge al dilemma dell’essere uomini”.    (J. Raztinger, Introduzione al cristianesimo, 1968)

 

Perché credere? Perché il dubbio non può essere evitato, a tutti viene posta la domanda sul senso della vita e una vita senza senso è insopportabile.

La fede dà al mondo profondità e prospettiva.

La fede è entrare dentro l’esistenza e percepire il significato, è uno sguardo sulla vita in un colpo solo, è COM-PRENDERE la vita.

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2 thoughts on “Perché credere?”

  1. … non si rilegge mai abbastanza! Mi accorgo ora di aver scritto errato J. Ratzinger… peccato! Intendevo riferireìmi ad un libro interessante che l’attuale Papa da professore di teologia aTubinga aveva scritto.

  2. Nessuno è in grado di porgere agli altri Dio e il suo regno, nemmeno il credente a se stesso. …..
    è una lettura stupenda…. a volte mi sento incompresa quanto quel clown…. e non aspetto altro che l’arrivo del Suo regno… non per dire “AVEVO RAGIONE” ma x smettere di piangere e gridare con tutta l’anima …. <3
    grazie Mari

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