Spettacolo

Solo per amore

Quando la musica diventa preghiera

“Bene, allora ci vediamo sabato 7 aprile a Cittadella, a Frosinone?”. Scusa, non ho capito bene, Cittadella dove? A Frosinone? E che cosa c’è a Frosinone? “A Frosinone c’è la sede dei Cavalieri della Luce”. Cavalieri della Luce? “Sono quelli di Nuovi Orizzonti, ti ricordi?”. Certo che mi ricordo. Ma chi viene?

È solo l’inizio di quello che sarebbe stata una giornata da ricordare. Sì, perché era una di quelle giornate in cui bisognava organizzare un lancio del nuovo cd del gruppo storico di Nuovi Orizzonti: i Giullari dell’Amore.

Il cd era pronto ed il 20 maggio sarebbe uscito dappertutto, in maniera pubblica. Bisognava appunto pubblicizzarlo, organizzare qualcosa sui social, un video.

Questo era avvenuto alcuni giorni prima del 7 aprile. Il 7 aprile operatori, registi, professionisti, film-makers, si trovarono a Cittadella Cielo, come viene comunemente chiamata, a Frosinone, un po’ lontano, un po’ decentrato, con dei professionisti che avevano preso un giorno di ferie, di riposo, di vacanza per venire a far sì che quel cd sia portato a conoscenza del maggior numero di persone.

Cominciamo a registrare, un po’ al buio come si dice professionalmente, non sapendo bene cosa fare di preciso. L’arrivo a Cittadella e l’incontro di questi professionisti con i 9 componenti del gruppo musicale. Il cd aveva un titolo che era tutto un programma: Solo per amore. Tre brani da registrare: Il mio cuore cerca te; Fermati, ascolta!; Solo per amore.

I componenti: Marco Guadin, Elena Martelli, Francesca Picollo, Ilaria Tedde, Rosanna Faga, Andrea Lorenzini, Vincenzo BelFiore, Carmine Maisto e Ivan Principe. Cominciarono a preparare gli strumenti in maniera semplice, sorridendo fra loro, mentre gli operatori cominciarono a montare le loro telecamere e a riprendere una realtà che si stava componendo, nella sala polifunzionale di Cittadella Cielo.

Sabato era veramente una bella giornata, un sole splendido, un lieve vento che ti accarezzava, e si poteva iniziare a lavorare. Ore 9,30 del mattino. Il primo brano, tanto per scaldarci, è stato un brano storico dei Giullari dell’Amore. Qualche sorriso un po’ incredulo, della serie: ma cosa stiamo facendo?

E poi l’ambiente si riscalda, la musica diventa quello che piace a Nuovi Orizzonti: preghiera. Preghiera, ma non solo. Anche comunicazione umana, solidale. Le note che cominciano ad aleggiare nell’aria ti entrano in testa e non ti abbandonano. Una nota dietro l’altra, una musica dietro l’altra, e pian pianino il coinvolgimento diventa sempre più forte, sempre più incisivo, massiccio e lieve. Lieve allo stesso tempo, quel lievemente. La parola lieve coincide perfettamente con le note che aleggiano in quella sala polifunzionale, in una città un po’ decentrata, appunto, Frosinone, a Cittadella Cielo.

Un momento di preghiera prima di iniziare a registrare veramente. Valentina e Enzo fanno un po’ da artefici organizzatori del momento e pregano insieme agli altri 9 componenti. Operatori, registi, i montatori, i film-makers li guardano facendosi coinvolgere, forse mentalmente, guardando come degli artisti sanno pregare prima dell’inizio di un concerto lieve. La preghiera non dura molto, forse una decina di minuti, ma è essenziale.

Lo dice Valentina ed Enzo: è essenziale perché tutto abbia inizio. E allora sì, i tre brani cominciano a prendere forma.

La grafica è di Francesca Moscetta e Libera Nappi. È bella, lineare, semplice, una specie di graffito con scritto appunto: Solo per amore. Tre brani, uno dietro l’altro, ma poi bisogna farli tante volte perché è impensabile che rimangano così. È un bel momento di ascolto, un bel momento di artisti perché danno il meglio in quel momento lì. È così che deve essere: la preghiera che diventa musica e la musica che diventa preghiera. Diventano un tutt’uno e si capisce immediatamente quanto il cuore abbia una parte importante. Il cuore, ma anche la fede, e soprattutto l’amore. I sorrisi sono spontanei, semplici anche nei momenti di pausa, nei momenti in cui si riposa, nei momenti in cui ci si relaziona con gli altri. Diventa tutto molto semplice, umano, lineare. I minuti passano ma non pesano. Son minuti ancora una volta lievi, minuti semplici.

Una breve pausa per il pranzo in attesa del pomeriggio. Gli operatori fanno il loro lavoro riprendendo i momenti particolari di mani, suoni, occhi e sguardi. Il tutto per montare dei video, delle immagini che devono lasciare il segno, che rappresentano in una parola la realtà. La realtà è che la musica diventa preghiera.

Poi qualcuno ha l’idea di uscire fuori all’aperto mentre il sole comincia a calare e sono circa le 18. È forse il momento più toccante della giornata. Siamo tutti fuori all’aperto, a Cittadella Cielo e dietro ai 9 componenti del gruppo c’è un cielo terso, dietro a loro la montagna ancora un po’ innevata, con l’ultimo spruzzo di neve. È una bell’immagine, con il sole che sta tramontando; e si fanno ancora le ultime canzoni. Le ultime parole vanno via come il vento che soffia in maniera ancora più lieve.

È il momento dei saluti e non c’è neanche il bisogno di dirsi arrivederci perché si sa che ci saremo rivisti in sala di montaggio a fare dei videoclips, delle immagini che si spera siano efficaci.

Qualcuno ha detto: “Abbiamo fatto un ottimo lavoro!”. A me, non so perché, tornano in mente le parole della mamma di Chiara, Mietta, che ogni volta che si facevano delle cose importanti o uno si sentiva fondamentale per Nuovi Orizzonti lei ti rimetteva coi piedi per terra e diceva: “Guarda che non sei tu che hai fatto un favore,  sono loro che ti hanno fatto un favore perché ti hanno permesso di conquistare un pezzettino di Cielo!”.

Ecco, forse quel sabato di qualche giorno fa abbiamo vissuto un pezzettino di Cielo e soprattutto di Paradiso, perché in quel giorno la musica è diventata preghiera.

Roberto Milone

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