E’ davvero incredibile sapere che tu, che sei Il Signore della Vita, ti sei lasciato abbracciare dalla morte, sei disceso nel baratro terribile dei nostri inferi per colorarli di cielo.
Hai voluto farci conoscere il tuo amore così in profondità da volerti addossare tutte le nostre sofferenze, ogni nostro dolore per trasfigurarli e trasfigurarci con il tuo infinito Amore.
Hai vissuto la più terribile delle notti per rivestirci della tua mirabile luce. […]
Sì, Signore, ho provato ad immergermi con te in molti terribili baratri. Ho provato a ‘discendere negli inferi’ di molti cuori ed ogni volta che mi sono sentita prostrata da un senso di scoraggiamento inesprimibile, schiacciata da croci troppo pesanti per le mie piccole spalle, sei arrivato tu!
Tu che rendi dolce e leggero ogni carico.
Tu che hai gridato con noi “perché?” per donarci di trovare in te ogni risposta.
Tu che sei l’Amore più forte della morte.
Tu che per amore sei disceso nei nostri inferi per dischiuderci le porte del Paradiso!
Grazie, perché sei l’Amore!
Grazie, infinito Amore!
Chiara Amirante (Mistero d’Amore, p.134)