Evangelizzazione
Tra discese e risalite: semplicemente noi
Quando entro in una chiesa, mi capita spesso di trovare immaginette colorate che raccontano brevemente la vita di qualche santo.
Sono sempre affascinato da queste storie. Leggendole, mi rendo conto che tutti i santi sono stati persone come noi, con le loro difficoltà e sofferenze sul cammino della vita.
Questo mi rassicura. Penso, infatti, ai miei tanti difetti, alle mie incertezze, ai momenti in cui mi sono allontanato da Dio… per poi ritrovarlo.
Ogni tanto risuonano nella mia mente le parole di una bella canzone di Lucio Battisti e Mogol: “Le discese ardite e le risalite…”
Penso che la vita di tutti noi sia così. A volte ci capita di scendere… e poi, se vogliamo, abbiamo sempre l’occasione di risalire verso Dio, soprattutto attraverso la confessione.
Tempo fa, alla fine di un incontro in una parrocchia, alcuni ragazzi mi hanno chiesto: chi può diventare santo? I preti e le suore? I vescovi e i cardinali? Il Papa?
Io ho risposto: non solo! Tutti, a poco a poco, sono chiamati a raggiungere la santità personale. In che modo? Nei piccoli gesti della vita quotidiana, nel lavoro, nello studio, nel divertimento, nel tempo libero e nei rapporti con gli altri.
Basta ricordarci che siamo tutti figli di Dio. Un Dio che, come un bravo papà, non abbandona mai i suoi figli, anche quando combinano guai. E’ un padre generoso, affettuoso, sempre pronto ad accoglierci tra le sue braccia.
Spesso abbiamo un’errata concezione del cammino verso la santità. Lo consideriamo difficile, quasi impossibile…
Questo accade perché i santi appaiono ai nostri occhi come eroi infallibili, senza macchia e senza paura. Ma non è così.
Per cancellare nella mia testa questo luogo comune, a me aiuta molto pensare ad alcuni fumetti che leggevo quando ero bambino: i super eroi.
Questi personaggi hanno poteri straordinari e sono in grado di compiere azioni meravigliose. Ma sono anche persone comuni, con i loro problemi quotidiani da affrontare.
Lo stupefacente Spiderman (l’Uomo Ragno), ad esempio, è uno studente che vive con la zia anziana e malata. Si divide tra lo studio e il lavoro, misurandosi con le insicurezze di ogni giovane.
Daredevil, gli X-Men e tutti gli altri super eroi sono persone come noi, con le loro fragilità e le loro sofferenze nella vita quotidiana.
Purtroppo noi siamo abituati ad immaginare i santi come super eroi irraggiungibili, dimenticando che anche i super eroi possono sbagliare, soffrire, piangere, inciampare…
I santi sono stati esseri umani come noi e hanno vissuto le nostre stesse cadute ed incertezze. Ma ogni volta hanno saputo rialzarsi, con forza e determinazione, ricercando il proprio incontro con il Signore.
Nel percorso ad ostacoli della vita terrena, nessuno di noi è un infallibile super eroe. Ma tutti sono chiamati a costruire ogni giorno, mattone dopo mattone, il proprio cammino verso Dio. Con speranza ed allegria.
cosi togli qualke Kg ok hihihihi 😉
Ciao Paolo! Grazie per la tua richiesta d’amicizia! Buona giornata.
Carlo grazie per questa bellissima riflessione. In effetti spesso, soprattutto nel nostro camminare sulla “retta via”, ci lasciamo scoraggiare dalle nostre ripetute cadute e a volte siamo anche tentati di abbandonare il cammino, perché pensiamo che tanto non ce la faremo mai.Gli esempi, le persone che ci ispirano ci appaiono troppo lontane dalla nostra fragile umanità e invece come giustamente fai notare tu dovremmo soffermarci di più a leggere, a scoprire qualcosa di più sulla vita di molti Santi; perché così comprenderemmo che anche noi con i nostri limiti e difetti possiamo tentare di farcela. Sai giusto qualche giorno fa questo pensiero ce lo ha proposto anche il nuovo sacerdote della mia parrocchia e io mi sono riproposta di “curiosare” di più sulla vita dei Santi, anche di quelli un pò meno noti, per trovare spunti e strumenti per poter migliorare con costanza il mio cammino. Quindi grazie ancora per questo tuo intervento, perché serve a far riflettere su un aspetto molto importante del cammino di fede e crescita spirituale….E gioia sia!
Ciao Katia, ti ringrazio molto. Ogni giorno di più mi rendo conto della mia umanità. Prima mi scoraggiavo. Poi ho capito che anche le cadute hanno un senso, perché mi aiutano a cercare ancora di più l’aiuto di Dio. E’ bello quello che hai scritto. Penso che “e gioia sia” sia proprio un invito meraviglioso, da vivere ogni giorno, affidandoci al nostro amico Gesù.
Anch’io da un po di tempo sono interessato alla lettura della vita dei santi. Mi aiuta molto nel cammino della mia conversione e a mantenere viva la fede, cosa che non è facile, perchè essere cristiani cattolici praticanti significa andare sempre controcorrente.