Evangelizzazione
Vita e Luce : Maternità, Paternità e Consacrazione…
“Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto,
prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato…”(Ger. 1,4)
La Presentazione di Gesù al tempio c’introduce , in questo mese , alla ‘Giornata per la vita’, appuntamento per riflettere, almeno un momento, sul valore inestimabile del dono della Vita umana : le sue dimensioni non possono essere separate… che cosa faremmo della sola vita fisica senza la nostra dimensione spirituale? Saremmo totalmente accomunati agli altri animali, senza possibilità di alzare lo sguardo verso il cielo ed esclamare per lo stupore davanti ad una cometa o rincorrendo con lo sguardo le stelle cadenti in una notte d’agosto, o ammirare un’infinità di bellezze in modo personale e con miliardi di sfumature…Ma c’è qualcosa di più bello, di più grande di un bambino?
Le madri sanno che quello è il miracolo della vita che si ripete e si manifesta…Come difendere e custodire la vita oggi…Basterebbe leggere e mettere in pratica l’Evangelium vitae (sul Vangelo della vita) di Giovanni Paolo II, sempre più attuale, per comprenderne l’urgenza e la reale svalutazione del nostro bene primario senza il quale è impossibile usufruire di tutti gli altri: libertà, salute , bellezza…e di tutto ciò che l’amore comprende e racchiude…
Come aiutare i giovani a fare sul serio per prepararsi, con ogni sforzo e impegno, al proprio futuro senza bruciare le tappe, mentre molti di essi distruggono le loro speranze e svendono le loro ricchezze personali prima di conoscerne e apprezzarne il valore?
Ad esempio, come gestire il ‘capitale’ prodigioso dell’affettività, riscattata dalle sensazioni epidermiche e inevitabilmente superficiali, il ‘deposito’ del rispetto profondo dell’altro che, testimoniato e manifestato già in tenera età dai genitori, s’esprime nelle relazioni familiari e comincia dal considerare ogni persona un fratello, una sorella, qualcuno che ci appartiene veramente, ‘uguale’ a noi, nostro simile e con le stesse prerogative di tutti gli esseri umani… La nostra società vive nella confusione e offre inganni, sotterfugi e scappatoie, dimostrando attraverso i fatti, non solo di cronaca , che non rispetta la VITA in tutta la sua dignità e ‘svalutandone’ il suo ‘prezzo’ sul ‘mercato’… Mentre l’oro e il petrolio, considerati preziosi economicamente, aumentano di valore quando c’è crisi, la vita umana sembra ancor più minacciata e svenduta, sino a diventare merce di scambio per un momento di edonismo e di sesso senza pensieri, un insignificante passatempo per superare la noia e scaricare le tensioni…basta richiedere la pillola del ‘giorno dopo’ o ricorrere in tempo all’aborto: tali ‘sistemi’ dovrebbero mettere a posto la faccenda colpendo, chissà perché… in modo ‘esclusivo’ , un essere umano innocente e la donna, la sua salute e la sua psiche sino a tragiche conseguenze che lasciano il segno persino in tarda età. Da donna mi chiedo: perchè farsi assoggettare alle mode deteriori e senza scrupoli che suonano ‘lo fanno tutti, ormai bisogna adeguarsi per forza’ ? Il retaggio storico delle donne sembra essere il masochismo: far male a se stesse quasi per disperazione…
In quanti hanno seguito o seguono l’esempio di Gesù nel modo di comportarsi con le donne? Chi le ha mai rispettate più di Colui che ha voluto nascere da una donna?
Mai dovremmo dimenticare, in ogni circostanza, che noi siamo libere figlie di Dio, non soggette ad alcuna schiavitù o dominio, in virtù di Colui che ha riscattato ognuna di noi…Egli ci ha anche chiamate ad annunciare, per prime, la Sua Risurrezione! La donna partecipa alla stessa maternità divina e l’uomo – spesso pronto a scappare di fronte alle proprie responsabilità- partecipa della stessa paternità divina, come seppe fare san Giuseppe per Gesù… Maria e Giuseppe: icona di genitori perfetti e di vite offerte integralmente a Dio! La loro genitorialità è sperimentabile anche in coloro che, chiamati ad una speciale consacrazione e vocazione, diventano segni tangibili e fecondi di resurrezione, donne e uomini nuovi che anticipano l’avvento del Regno… Tutti in virtù del Battesimo, siamo chiamati a realizzare passo dopo passo il nostro cammino di santificazione: genitori, sposi, singoli, sacerdoti, religiosi… Ma, ancora, in questa nostra epoca dalle mille ambizioni, se qualcuno avverte la chiamata ad una speciale consacrazione -e persino al matrimonio-, cerca in tutti i modi di scappare, di ‘sopprimerla’ sul nascere, quasi sempre scoraggiato e canzonato da chi lo circonda e, persino, da una famiglia che se ne stupisce o ne contrasta ‘l’idea’ …
Il progetto di Dio non rientra nelle nostre abituali aspettative…Dio, comunque, non si scoraggia e non molla mai perché conosce la nostra sete di felicità, il nostro profondo bisogno di Lui e, quando avverte l’apertura di un’anima allo Spirito, nonostante le inevitabili lotte, i tentennamenti , i limiti e i peccati…va diritto al cuore e vi riversa un’abbondante misura di Amore che deve essere travasata, donata a sua volta… Molti giovani hanno scoperto il dono partendo da un servizio o dal volontariato, anche internazionale, si sono ritrovati ad accogliere una chiamata più grande: Francesca, Patrizia, Donato, Marisa, Salvatore, Don … (tutti quelli che conosciamo!) hanno compreso che l’amore di Dio riempie la vita per sempre: anch’essi sono padri e madri non di uno, due, dieci figli, ma di centinaia, di migliaia di uomini e donne in cerca di essere accolti, riconosciuti, liberati dal timore di non essere desiderabili, amabili, titolari di dignità …Divenire strumenti, astri che riflettono luce, illuminando anche solo come povere lampade o lucerne i passi degli uomini di oggi… desiderando, come Paolo esorta, “intensamente i carismi più grandi. E allora, –lasciandoci indicare da lui -la via più sublime …Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita.E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla.” (1Cor. 12,31) Solo per Amore di Cristo ritrovato sul volto dell’altro di fronte, spesso ai suoi piedi… capaci di portare in braccio un figlio smarrito, un bambino o un uomo, un povero e un disperato, di sostenere un anziano e di consolare un malato, accogliendo sofferenze sino a farsi quel fratello che chiede, semplicemente offrendo un qualsiasi servizio … I consacrati anche di oggi c’insegnano, inoltre, che la comunità genera comunione come una centrale idroelettrica: la Parola e i sacramenti diventano ‘pane da condividere’ e tenersi in cordata per scalare la santa montagna aiuta anche i meno forti a procedere…
Mi chiedevo se fosse giusto scrivere qualcosa per riflettere con voi, ed ho trovato le parole di Gesù…Egli non teme di servire secondo quanto il Padre gli ha chiesto di fare , nonostante i giudizi che i suoi concittadini sono pronti ad esprimere su di lui …li previene, li accetta …(Lc 4, 21-22) “ Tutti …erano meravigliati …Ma egli rispose loro: “Certamente voi mi citerete questo proverbio: Medico, cura te stesso…” Quando qualcuno di noi è, in qualsiasi forma, inviato ‘a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione…’ il mondo ha da ridire, ma noi ci rallegriamo insieme, come Maria, sapendo che siamo tutti servi ‘inutili’, ‘chiamati per nome’ a fare quanto il Signore ci ha richiesto …Conta solo l’amore che ci muove…
Basta guardare tanti altri volti, come questo trovato sul web, oltre a quelli dei ritiri di N.O.-per percepire che quel Gesù, se amato fedelmente e quotidianamente, risplende sui volti, illumina chi guarda e comunica pienezza di Vita!